Mare profumo di mare, con l’amore io voglio giocare. Così cantava Little Tony nella storica sigla di Love Boat, telefilm anni ‘80 che raccontava la vita dell’equipaggio di una nave da crociera e dei suoi passeggeri, impegnati a rilassarsi ed innamorarsi dando vita ogni volta a nuove e vecchie storie. Oggi, la nave è diventata un galeone e il mare che lo accoglie è quello che bagna la nostra Sardegna.
Sweet Sardinia: la vita privata delle coppie alla “berlina” dei giudici
Sweet Sardinia, docu-reality nonché love game di La5 partito il 19 settembre 2013 e arrivato – con la puntata in onda questa sera 24 ottobre 2013 – al sesto appuntamento, non è un telefilm ma poco ci manca. Gli ingredienti, infatti, ci sono tutti: i personaggi ben delineati e molto differenti l’uno dall’altro, gli antagonisti (in questo caso talvolta i giudici, talvolta gli altri concorrenti) e una trama che magari non è già scritta ma di cui possiamo facilmente immaginare il seguito.
Le nove coppie in gara, a cui ne è stata aggiunta in corso d’opera un’altra prontamente fatta fuori alla prima occasione, hanno deciso di mettere in gioco, e alla berlina, la propria storia. E la novità del programma, se vogliamo, è tutta qui. Indagare l’amore con l’occhio attento di una telecamera, infatti, era già venuto in mente ad altri, in particolar modo a Maria De Filippi che con il suo Uomini e Donne crea tuttora in tv nuove coppie e nel fu Vero amore del 2005 separava quelle già esistenti, mettendo alla prova gli innamorati con tentazioni varie. Su La5, invece, coppie sia nate da poco che sposate e con una lunga storia alle spalle si espongono al giudizio di qualcuno che, con una parola, può demolire la loro convintissima sintonia.
Se lo psicoterapeuta di coppia Luca Mazzucchelli indaga i comportamenti dei concorrenti analizzandone la psicologia e dunque le fragilità magari finora inconsce, la scrittrice Federica Bosco si limita ad interrogarli per capirci qualcosa di più. Ad Alessandra Barzaghi, ultima dei tre giudici che stabiliscono chi resta e chi torna a casa, il compito di punzecchiare le coppie, criticarle e fare molto spesso “da maestrina”. Ruolo che all’attrice si confà meglio di quello di ballerina (è stata la prima eliminata di Ballando con le stelle 2013).
La vita sul galeone, tutto sommato, non è male, soprattutto quando ogni coppia lavora per conto proprio e non è costretta a far parte di un team. Certo, i concorrenti non hanno a disposizione tutte le normali comodità ma non devono superare nessuna prova estrema, al massimo pulire la chiglia di una nave o creare un souvenir con le loro mani. Lo spazio per le pubbliche effusioni per fortuna poi non è troppo ma immancabile, con scene sulla spiaggia degne perfino di Laguna Blu.
In conclusione nulla di nuovo sotto il (pur fantastico ed affascinante) sole della Sardegna, ma l’esperimento di La5 è interessante e dinamico, e soprattutto serve a dare brio ed identità alla rete (almeno nelle intenzioni).
1. rara ha scritto:
24 ottobre 2013 alle 18:57