30
settembre

MARCO BOCCI A DM: SONO TERRORIZZATO DAI GIORNALISTI. QUEST’ESTATE IN SALENTO MENO DI QUANTO SI POSSA IMMAGINARE

Marco Bocci

Lo abbiamo rincorso sul set di Squadra Antimafia 6 come se fossimo dei mafiosi e alla fine lo abbiamo preso senza nemmeno bisogno di sparargli. Parliamo di Marco Bocci, che ogni lunedi sera ritroviamo nei panni, e a volte nella canottiera, del vice questore Calcaterra in Squadra Antimafia 5. Durante l’intervista ha scattato più foto lui con i fan che Belen in una settimana di attività su Instagram, ma questo non ci ha impedito di chiedergli tutto ciò che volevamo sapere.

Sei impegnato sul set di Squadra Antimafia 6, intanto però già si parla della tua presenza (o assenza) nella settima serie.

È veramente molto molto prematuro. Abbiamo cominciato le riprese del 6 nemmeno da un mese. Poi, tutto può essere, ma io non ne so nulla.

Come sei arrivato a diventare il vice questore Calcaterra?

A seguito di un incontro con il regista che, quando ho cominciato, era Beniamino Catena con il quale fin dal primo incontro c’è stato un feeling incredibile, sono stato convocato dal produttore e mi è stata consegnata la sceneggiatura. L’ho trovata molto interessante. Seppure fossi stato chiamato per interpretare la figura di un vice questore, era comunque molto distante da qualsiasi cosa avessi fatto prima e, soprattutto, le dieci puntate di sceneggiature le ho divorate. Non riuscivo a smettere. Questo è il primo sintomo di quanto un progetto sia interessante.

Determinante quindi la sceneggiatura nella scelta di accettare.

E’ sempre determinante. Se come base c’è una sceneggiatura buona lo valuti, altrimenti no, non approfondisci nemmeno il dialogo. In più, per Squadra Antimafia, c’era una produzione con cui non avevo mai lavorato e con cui mi faceva piacere instaurare un rapporto, una regia che mi piaceva moltissimo. Sono già tre elementi fondamentali.

Scialoja e Calcaterra. Tutti e due un po’ tormentati e passionali?

Sono due persone che fanno lo stesso lavoro, ma poi per il resto sono completamente diverse tra loro. Scialoja non ha mai preso una pistola in mano, era assolutamente cervellotico. Calcaterra invece è l’esatto opposto. E’ un dinamico, uno iperattivo, che cerca prima di tutto lo scontro fisico e non ci pensa due volte a tirar fuori la pistola o qualsiasi altra arma. E’ uno che la passionalità ce l’ha proprio nel metodo di lavoro. E’ un estroverso. Poi si, magari è tormentato pure lui, ma in maniera diversa rispetto a Scialoja.

E invece, tra Calcaterra e Rosy, la storia infinita?

Il loro rapporto è molto particolare. Lei è una mafiosa, lui uno che rappresenta la legge. E’ un esempio molto estremo, in cui c’è una passione che va oltre le rispettive figure. Sono come due opposti. Calcaterra rappresenta la parte femminile di Rosy e Rosy quella maschile di Calcaterra. Quando si incontrano vale tutto. C’è un’unione cerebrale ed empatica. E’ un’unione estrema, quasi di fantascienza, in cui si percepisce il bisogno dell’altro senza nemmeno dover comunicare. Si sente da un profumo, da un movimento.

A proposito di questo rapporto, in Squadra Antimafia con le scene di sesso ci siete andati pesante. Più imbarazzo a girarle o a rivederti?

Né l’uno né l’altro. Non mi imbarazzo mai se sto girando scene che sono indispensabili per raccontare un’emozione e avendo fatto al 100% quello in cui ho creduto poi non c’è imbarazzo nemmeno a riguardarmi. Mi imbarazzo a fare cose gratuite, che sono realizzate solo per stupire, scioccare o far parlare. In questo caso credo che non lo farei proprio.

E i rapporti con Giulia Michelini come sono?

Ottimi. Secondo me lei è l’attrice più brava che esiste nel panorama italiano.

Nel caso in cui il vice questore Calcaterra dovesse uscire di scena, cosa preferiresti, la morte violenta o il trasferimento?

Una morte lenta e lunga. No, in realtà io Calcaterra lo vedo come uno che sopravvive sempre. Non muore mai. Però il trasferimento, no!

Ti dico degli aggettivi e tu li associ ad un’attrice. Dolce

Senza dubbio Daniela Virgilio (sua partner in Romanzo Criminale, la serie, ndDM)

Continuiamo?

No, ti prego. Poi mi dispiace, perché io sono in ottimi rapporti con tutte le colleghe con cui ho lavorato e poi sono un galantuomo!

E invece sposato per fiction con…

Non ne ho idea. E poi, forse non hai capito, io ho paura a parlare e sto zitto. Sono terrorizzato. Io ormai non faccio più interviste (presenti escluse, ndDM)

Il medico di Un Medico in Famiglia, il Commissario in Rex o il mafioso in Baciamo le Mani. Quale di questi ruoli ti piacerebbe interpretare?

Nessuno dei tre. Mi piacciono i personaggi di carattere, che non sono mai scontati, su cui si può lavorare facendo una dovuta analisi del testo, quelli che mi consentono di fare a 360° gradi il mio lavoro.  Mi piacerebbe anche la commedia che è quella con cui sono nato e che mi diverte fare. Poi nello specifico non lo so. Può essere un prete, un dottore, un killer o un altro poliziotto.

Il primo provino lo hai fatto per…

Mi sembra per una pubblicità, ma non mi hanno preso.

E l’ultimo?

Non ne ho fatti ultimamente. Quando è finito Squadra Antimafia 5 sono andato in Sicilia a girare un film per il cinema che si chiama Italo, poi ho girato Watch them Fall a New York, sono tornato a Torino e ho cominciato a girare “Profumo di pesche”. Finito questo son tornato in Sicilia a girare Squadra. Adesso avrò una breve pausa e poi inizierò a girare un altro film, Alex. Un anno e nove mesi che sono sempre in giro.

Quest’estate, tra una cosa e l’altra, però, hai fatto anche un passaggio in Salento…

Meno di quanto tu possa immaginare.

Ti hanno chiesto più volte chi avrebbe aperto la botola o come andava con Emma?

La domanda che mi hanno fatto di più in assoluto da quando sono nato è chi avesse aperto la botola. Una cosa che non puoi capire. Ogni persona con cui ho parlato me lo ha chiesto.

Si parla tanto del corpo delle donne, ma il corpo dell’uomo? Tu ti sei mai sentito sfruttato?

Assolutamente no, anche perchè nei momenti in cui ho sentito il profumo di una cosa del genere non l’ho permesso. Io faccio davvero ciò che mi va di fare e ciò in cui credo. Sono la persona più testarda e cocciuta del mondo. Non mi faccio influenzare da niente e da nessuno.

Hai vissuto male il passaggio da attore a personaggio del gossip?

Mi sa che sta arrivando l’aereo (ride – sta partendo per Milano, ndDM). Non ti dirò nulla. Te l’ho appena detto che sono cocciuto…

Quale titolo vorresti per quest’intervista?

Per carità, ti lascio fare il tuo lavoro…  aspetto di leggere il risultato. Poi eventualmente me la prendo con te. Chè sui titoli nessuno si prende mai la “colpa” (ride, ndDM)

Marco Bocci, le altre interviste rilasciate a DavideMaggio.it

MARCO BOCCI A DM: MI SONO INFATUATO SUL SET, MA NON MI SONO MAI CONFESSATO. IN SQUADRA ANTIMAFIA 4 CI SARA’ UNO SCONTRO PIU’ FRONTALE DI CALCATERRA CON DE SILVA [clicca qui]

MARCO BOCCI A DM: IN SQUADRA ANTIMAFIA 4 IL MIO PRIMO NUDO INTEGRALE FRONTALE [clicca qui]

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3 Commenti dei lettori »

1. claudia ha scritto:

30 settembre 2013 alle 16:37

Bocci..quanto è antipatico, ma chi cavolo si credi di essere, attore discreto, ci sono attori molto ma molto più bravi di lui esempio Giallini ed è persona splendida.
Questo quanto sela tira.



2. pappy ha scritto:

30 settembre 2013 alle 20:05

Personalmente penso che abbia conoscuito la vera notorietà solo per la storia con Emma (che non sopporto), prima se lo filavano in pochi.
Invece di ringraziare, fa lo spocchioso. Mah!



3. sara ha scritto:

30 settembre 2013 alle 21:16

ti potresti pure sbottonare ora te la stai a tira’ un po’ troppo emma tutta la vita



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