Provate a immaginare Jump! Stasera mi tuffo in diretta. Provate, in pratica, a pensare se il nuovo show di Teo Mammucari potesse contare sulla suspense che ciascun ‘lancio dal trampolino’ porta con sè, visti i pericoli nei quali potrebbero incorrere i concorrenti. D’altronde, lo stesso Bettarini ha già un timpano perforato a causa di un tuffo. In Italia si è preferito andare sul sicuro e affidarsi ad un montaggio con la conseguente eliminazione dei tempi morti: ieri, nei primi cento minuti, solo per fare un esempio, si sono visti solamente gli otto tuffi della prima manche. Immaginate cosa sarebbe successo al netto di una diretta. Probabilmente Teo Mammucari avrebbe dato la linea direttamente al Tg5 Mattina.
Ecco, Mammucari. Se vogliamo parlare della conduzione sarebbe più corretto parlare almeno di una co-conduzione a due velocità diverse. Paolo Bonolis è infatti molto più che un semplice (e troppo gentile nelle votazioni) presidente della giuria. Il mattatore di Avanti un Altro è al centro di tutti i momenti salienti della trasmissione, ultimo a esprimere il giudizio sui tuffi, autore delle battute più brillanti e delle (poche) gag presenti in puntata. Paolino gigioneggia e intrattiene, sfotte e incoraggia. Teo invece è troppo ingessato. Un programma all’aperto, con un pubblico che partecipa e rumoreggia e un cast ad alto tasso di macchiette (Rinaldi, Valenti, Salvi) con cui poter interagire è (o almeno dovrebbe essere) pane per i suoi denti. Invece il Puma di Velletri resta composto nei panni del bravo presentatore, un ruolo per il quale potrebbe andar bene Frizzi o Amadeus ma che certamente non è nelle sue corde. Speriamo si sciolga un po’ nelle prossime puntate.
La gara è pesantemente condizionata dalla prestanza fisica dei partecipanti. E’ sin troppo ovvio che la disciplina dei tuffi penalizzi taglie abbondanti come Ciccio Valenti o Nadia Rinaldi e favorisca invece Principi della forma fisica come Bettarini o Cabrerizo e ciò si riflette sull’inesistente clima agonistico della puntata: c’è chi è già soddisfatto di essere salito sul trampolino, chi di aver sconfitto la paura dell’acqua, chi non sapeva nuotare. Il povero De Coubertin, insomma, autore del celebre brocardo “L’importante non è vincere ma partecipare” si sta rivoltando nella tomba.
Il format comunque non è tutto da buttare. Ci piace l’idea di accoppiare un tuffatore famoso con un nip, una trovata che nelle prossime puntate potrebbe regalare più di uno spunto curioso grazie alle peculiarità caratteriali di alcuni tra i tuffatori comuni, su tutti il Barone palermitano Fabrizio e il calabrese Ivano, futuro avvocato divorzista.
Concludiamo con un appello ai montatori della seconda puntata, in onda martedì prossimo: è possibile evitare di riproporre quel trashissimo momento dance che ha visto la trasformazione dello Stadio del Nuoto in una delle peggiori discoteche estive con una vocalist che incita a limonare due emeriti sconosciuti buttati in piscina e i concorrenti impacciati e spaesati da cotanta bruttezza?
1. xXx ha scritto:
13 giugno 2013 alle 12:59