Carlo Conti e Vanessa Incontrada (di Marco Rossi Photomovie)

E’ la seconda volta per lui, la quarta per lei. E per il secondo anno consecutivo si troveranno a condividere il palco di una delle manifestazioni musicali più attese, quella che apre la stagione estiva o, visto il meteo, quella che l’ha sostituita, premiando i cantanti che ci hanno accompagnato per tutto l’inverno. Loro sono Carlo Conti e Vanessa Incontrada, la manifestazione non è il Festivalbar, ma quella che, ormai giunta alla settima edizione, ha dignitosamente sostituito l’imperdibile appuntamento estivo per gli appassionati di musica: i Wind Music Awards 2013

Abbiamo incontrato i due conduttori alla vigilia di questa nuova esperienza televisiva insieme. Loro erano molto divertiti ed essendoci divertiti anche noi abbiamo deciso di raccontarvi questa intervista a modo nostro. Prima di tutto, giusto per farvelo sapere, qui in redazione abbiamo un problema. Presentarsi come quelli di davidemaggio.it, può comportare che Carlo Conti inizi a chiamarti Davide, anche se non sei uomo. Comunque, a parte questi piccoli inconvenienti del mestiere, vedendo una tale sintonia gli abbiamo chiesto…

Quanto è importante sapere chi sarà il partner per accettarre una co-conduzione.

Carlo Conti: io conduco solo cose da solo, è rarissimo faccia delle cose in coppia. Con Vanessa è un piacere proprio perché parliamo la stessa lingua, abbiamo la spontaneità, l’immediatezza, non prepariamo niente, io non ho un testo scritto sul gobbo – anche perché io non lo vedo il gobbo, interviene la Incontrada – viaggiamo molto all’impronta quindi,  cosa che soltanto con una professionista come Vanessa accetto di fare. Tra me e lei c’è un feeling. Parliamo nella stessa lingua e lavoriamo allo stesso modo.

Vanessa Incontrada: io vengo dalla co-conduzione. E’ molto importante la coppia, deve scattare un “click”. Io capisco i tempi di Carlo, lui capisce i miei. C’è un’alchimia e questa non è una cosa che si scrive, o ce l’hai o non ce l’hai. Tra noi è nata e per me è un piacere. Poi mi piace prenderlo molto in giro – e io mi diverto a farmi prendere in giro, interviene Carlo –  e lui è una persona molto auto ironica.

Alla domanda se, visto questo feeling che hanno, esiste la possibilità di vederli insieme, magari in uno degli show di Carlo, la risposta all’unisono è più o meno questa: Chi può dirlo!

Ma Carlo Conti e Claudio Bisio avranno qualcosa in comune?

Vanessa, dopo aver guardato Carlo: i capelli no –  io ne ho leggermente di più, si intromette Carlo con una punta di orgoglio. Sono molto autoironici e l’autoironia è una cosa importante. Non è scontata e non tutti ce l’hanno. Improvvisano, anche perchè hanno voglia di scherzare. Poi, certo, Claudio Bisio è un comico, Carlo ha un diverso tipo di esperienza.

Assodato che la coppia è affiatata, parliamo di musica… i due conduttori ce l’avranno una canzone della loro vita?

Carlo: Per me non c’è una canzone. Ho però un album che non esiste settimana in cui non lo abbia ascoltato almeno una volta ed è Dark Side of the moon dei Pink Floyd. Questa è la colonna sonora della mia vita. Poi è giusto ascoltare di tutto anche a seconda dei momenti.

Vanessa: io non ho una canzone specifica.Ci sono delle canzoni che mi ricordano dei momenti. Quando riascolti una canzone che ti ricorda un momento brutto è una sensazione terribile.

Carlo: Io sull’abbinare delle canzoni ai propri ricordi, ci ho fatto uno dei miei programmi di successo, I Migliori Anni.  Scopri che una canzone che pensavi fosse tua, invece è di tutti. Ma a te ricorda un amore, a un altro magari una cosa brutta. E’ la forza della musica.

A questo punto decidiamo di mettere alla prova la loro diplomazia. A quale dei cantati che parteciperanno a WMA darebbero un premio?

Vanessa: Noi premiamo tutti quest’anno! Queste sono domande “terribili”, ma non per paura che qualcuno si offenda. Non si può scegliere. Ognuno ha qualcosa per cui si merita quel premio.

Carlo: Non ci sono nemmeno i premiatori quest’anno quindi premiamo davvero tutti noi! Io un premio lo darei a tutti quelli che in vita non hanno avuto riconoscimenti e che solo quando ci hanno lasciato ci ricordiamo della loro importanza.

Dieci e lode in diplomazia a entrambi! Indaghiamo però sui progetti di Carlo Conti. Dopo l’interesse mostrato per The Voice che il direttore Giancarlo Leone avrebbe voluto portare su Rai 1 (cosa che non accadrà), non è che ha in mente un talent tutto suo?

Carlo: Ci sono delle cose nel cassetto. E tra questi ce n’è uno molto carino che mi piace molto, però l’idea non te la dico! Visto che ha anche un titolo che già lascia capire qualcosa. Su altre cose ci stiamo lavorando. Quando posso evito di prendere i format stranieri e cerco di lavorare su prodotti nostri. Poi, come è successo per Tale e Quale, che è spagnolo, capita di prenderne. L’importante è adattarli al linguaggio italiano. In alcuni casi ci sono format talmente forti che non hanno bisogno di adattamento, come Grande Fratello, Chi vuol essere milionario, Italia’s Got Talent, lo stesso The Voice. The Voice in Spagna è stato un successo incredibile, conferma la Incontrada.

E una volta introdotto l’argomento talent, scatta automatica la domanda che, dopo lo sdoganamento di Al Pacino a giudice internazionale, è diventata doverosa, soprattutto per Carlo Conti e Vanessa Incontrada, che l’esperienza musicale se la sono guadagnata sul “palco”. Farebbero i giudici, i coach, i direttori artistici o simili in un talent show?

Vanessa: Perchè no! Dovrei però vedere di cosa si tratta. Mai dire mai nella vita.

Carlo: più che coach, giudice – no anche io, coach no, aggiunge subito la Incontrada, con il tono di chi pensa “chi mi prenderebbe come coach!” – Vista però la mia esperienza con i comici potrei anche divertirmi a fare un talent comico (mica male lo spunto di Conti, d’altronde abbiamo “talentizzato” tutto, si può fare anche con i comici, ndDM)

Vediamo a questo punto se abbiamo gusti televisivi in comune. Qual è l’ultima cosa che hanno visto in tv e gli è piaciuta? La prima risposta di Carlo Conti è stata le previsioni del tempo. E noi ci crediamo pure che le abbia viste, ma dubitiamo seriamente gli siano piaciute, viste le nuvole e l’imminenza dei Wind Music Awards all’aperto.

Carlo: un film, the Flight con Denzel Washington, molto bello.

Vanessa: ultimamente guardo davvero poca televisione.

La stagione televisiva si è quasi conclusa, ma noi siamo avanti e ci chiediamo se…

Carlo Conti nel preserale preferirebbe avere dall’altra parte Paolo Bonolis o Gerry Scotti?

Carlo: L’Eredità ha la sua grandissima fetta di pubblico. Non ha subito grandi sbalzi, anche se dall’altra parte uno può essere andato meglio o peggio, l’Eredità non ne ha risentito più di tanto, proprio perché il confronto oggi non è “questo batte quello” ma c’è la voce “altre”. E’ li che dobbiamo attingere. L’Eredità quando aveva Bonolis come competitor oscillava tra il 21 e il 22, con Gerry Scotti tra il 22 e il 23, ma i punti che sono andati via da Canale 5 non sono venuti su Rai Uno. E’ una corsa su stessi. Noi almeno la viviamo così. E poi loro sono due amici straordinari e posso essere solo onorato di sapere che dall’altra parte ci sono loro.

Ma torniamo ai WMA, i due conduttori sono spaventati dalla diretta, novità di questa edizione della manifestazione? Carlo Conti ci risponde che lui è più spaventato dalle registrazioni, ma nota che la Incontrada fa strani gesti. “Perchè a te spaventa?”, le chiede. La risposta è no. Non è la diretta che la Incontrada teme, ma lui e la possibilità che gli venga in mente di fare qualche esperimento!

Arriviamo così all’ultima domanda. Vi scriviamo solo la risposta, perchè abbiamo fiducia nei nostri lettori e sappiamo che intuirete sia la domanda sia quale dei due conduttori ha risposto.

Ti giuro, non lo so, però, niente pantaloni, sarà un abito e non sarà lungo.

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