18
aprile

HOMELAND 3: LA CACCIA PROSEGUIRA’. MA CHI E’ LA SPIA?

Claire Danes e Damian Lewis

Spy thriller, spy drama, chiamatela come volete, fatto sta che Homeland resta una delle serie tv più avvincenti degli ultimi anni. Appena finita, ieri su Fox, la seconda stagione, già si parla di Homeland 3 e del futuro di Carrie e Brody, interpretati dagli ottimi Claire Danes e Damian Lewis. Due personaggi controversi e complicati che rappresentano le debolezze di un paese, gli Stati Uniti, in cui la costante minaccia del terrorismo fa sì che la paura sia ormai nel Dna della popolazione. Non a torto. Come gli eventi degli ultimi giorni hanno dimostrato.

La seconda stagione, nonostante il “calo fisiologico” rispetto alla prima, è riuscita nel difficile compito di non deludere i fan, prendendo le giuste misure per non trasformare la storia in una sorta di fanta spy. La scelta di porre fine all’ambiguità del personaggio di Brody è stata fatta nei tempi giusti, evitando il rischio di forzare troppo la sceneggiatura su una dualità che era stata intrigante nella prima stagione ma che, portata per le lunghe, avrebbe finito con l’infastidire il telespettatore. Qualche cedimento al romanzato, in più di un’occasione, è stato probabilmente inevitabile, oltre che nella storia d’amore tra i due protagonisti, anche nel momento in cui Quinn decide di disobbedire agli ordini ricevuti e di non uccidere il suo bersaglio, Brody nel caso specifico. Niente però è mai risultato stucchevole, anche perché in Homeland la tensione rimane sempre alta, i colpi di scena si susseguono e il cedimento all’ottimismo dura solo il tempo di una scena.

Poi l’epilogo della seconda stagione. La happy end è rimandata. I dubbi restano irrisolti, i sospetti anche. La bomba, esplosa durante la commemorazione del vice presidente, era nella macchina di Brody. Depistaggio o no? E da parte di chi?  Saranno queste le domande che apriranno la terza stagione (a settembre negli Usa), in cui sarà in gioco anche il futuro sentimentale di Carrie e Brody, messo a dura prova nel finale. Damian Lewis è stato confermato nel cast, quindi il suo personaggio tornerà dai boschi in cui Carrie lo ha fatto scappare. Ma sarà di nuovo al suo fianco? A quanto dichiarato dall’attore, no. La loro storia è probabilmente conclusa.

Confermato anche il personaggio di Saul, interpretato da Mandy Patinkin, che si ritroverà a capo dell’agenzia con Carrie al suo fianco. Ha invece abbandonato il cast Diego Klattenhoff,  Mike, ex migliore amico di Brody, divenuto amante di sua moglie. David Marciano, che interpreta Virgil, impegnato in un’altra produzione, sarà fuori dal cast regolare, ma resterà comunque un personaggio ricorrente. Nella terza stagione non ritroveremo anche David Harewood, che interpretava il controverso capo della Cia David Estes, Jamie Sheridan, il vice presidente Walden sacrificato da Brody per salvare Carrie e Navid Negahban, Abu Nazir il terrorista dalla cui caccia tutto è cominciato ma la cui morte non ha fermato il terrorismo.

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5 Commenti dei lettori »

1. AleXander ha scritto:

18 aprile 2013 alle 14:49

calo fisiologico? non mi pare guardando gli ascolti americani,
anzi rispetto alcuni episodi della prima stagione sono più che raddoppiati.



2. Valeria Carola ha scritto:

18 aprile 2013 alle 15:36

AleXander, il calo fisiologico era riferito allo sviluppo della storia non agli ascolti.



3. ele ha scritto:

17 giugno 2013 alle 14:44

dopo aver visto questo decantato homeland(?) …..ho trovato più dinamico e coinvolgente un film di mario merola

non riesco a capire il motivo di tanto entusiasmo, l’ho trovato noioso, improbabile, certe soluzioni totalmente ridicole



4. Mattia Buonocore ha scritto:

17 giugno 2013 alle 14:47

@ele assolutamente in disaccordo.



5. ele ha scritto:

18 giugno 2013 alle 14:11

anche mio figlio la pensa come voi ed io ero convinta che mi stesse prendendo in giro.
non riesco a capacitarmi del successo ottenuto da questa serie, per non parlare dei premi.
giusto per fare un (uno) esempio, proprio l’intuizione finale sulla permanenza di abu..ecc…all’interno della fabbrica:
otto idioti prendono un cunicolo, lei rimane sola con un solo soldato con l’ovvia conclusione che questo(mentre commenta entusiasta l’intuito di lei) viene sgozzato…..e solo per curiosità, quanto ci sarebbe rimasto lì? giusto il tempo di farle avere questa sbilenca intuizione………è tutto ridicolo.

vedendolo riesco solo ad immaginare lo stupore degli attori :”…ma veramente mi farete fare la figura del rimbambito/a…”

preso sullo scherzo, ci si potrebbe divertire quanto nel vedere l’ottimo e divertentissimo film: “Bolle di sapone”
ho retto le 12+12 puntate sperando si manifestasse il totale ridicolo come “bolle di sapone” o diventasse coinvolgente al cardiopalma come “24″

scrivo questo commento per stupore, non per polemica



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