La vita dell’artista è spesso all’insegna delle difficoltà, degli sbalzi di popolarità e la storia di Lorenzo Crespi, nella drammaticità di alcuni aspetti, purtroppo rischia di non essere l’ultima disavventura per un protagonista del piccolo o del grande schermo. Altri attori e registi, nonostante abbiano prestato il tratto della penna e il volto ad opere di grande rilievo, si sono trovati ad un certo punto con lo spauracchio del fallimento davanti ai propri occhi.
La confessione di Crespi a Di più è veramente un racconto a cuore aperto, che getta la luce su un mondo pieno di immagini patinate lontane dalle crude e amare difficoltà di alcuni istanti. La storia di un uomo che ad un certo punto ha pensato di doversi ritirare e che adesso spera di trovare serenità per costruirsi una famiglia:
”Improvvisamente la mia carriera aveva subito una pesante battuta d’arresto. So bene che la vita di un attore è fatta di alti e bassi: ci sono periodi in cui si lavora molto e altri più fiacchi. E poi io sono un viscerale, uno che dice pane al pane e vino al vino, e c’è chi pensa che abbia un caratteraccio. Fatto sta che mi sono trovato praticamente disoccupato, a terra. Avevo solo uscite e nessuna entrata.”
Il racconto si fa più cupo quando entra nel vivo dei suoi mesi più terribili:
”Non potevo più permettermi di vivere a Roma, in un appartamento in cui pagavo circa tremila euro al mese tra affitti e spese. Ero sempre più preoccupato. Finché un giorno ho parlato con un mio amico d’infanzia di Messina, la città dove sono nato, e lui mi ha detto che poteva offrirmi una casa in affitto a poche centinaia di euro.[...] appena ho messo piede in Sicilia ho sentito subito di aver fatto un passo indietro nella mia vita. Ho lasciato chiuse negli scatoloni tutte le cose che raccontano la mia carriera.”
Probabilmente a pesare sul destino di Crespi anche la ‘condanna’ del sex symbol, un ruolo che ti porta sull’altare e che ti schiaccia col pericolo che non riesca a trovare un nuovo profilo per il pubblico, uscendo dal giro non appena sfiorisce quel mito e si viene rimpiazzati da nuovi prototipi di bellezza. Forse gli attori caratteristi in questo hanno meno rischi e navigano in un equilibrio maggiore, senza alti e bassi radicali.
Nel mondo dello spettacolo qualcuno però gli è rimasto vicino, rappresentando un’ancora per qualche lavoro, seppure breve, sul piccolo schermo. Il suo grazie particolare va ad Antonella Clerici, capace di ridargli fiducia con i suoi due inviti a Ti lascio una canzone, da cui è emerso come padrino del vincitore Michele:
”Solo due amici nell’ambiente mi hanno aiutato. Lucio Presta e Bibi Ballandi mi hanno fatto partecipare a qualche programma e, con i compensi che ho percepito, ho tirato avanti. Però, non ho più avuto una continuità o un ruolo importante. [...] mi hanno offerto di partecipare come ospite al programma di Antonella Clerici…la mia esibizione ha avuto successo, Antonella mi ha fatto i complimenti e mi ha chiamato nuovamente per l’ultima puntata. Per me è stata una botta di vita, non smetterò mai di ringraziarla.[...] Sto buttando giù l’idea per un musical in cui mi piacerebbe coinvolgere Michele.”
Parole che rappresentano un bel bagno di realtà per gli addetti di lavoro e non, che scavalcano quell’immagine di personaggi famosi sempre felici e senza desideri per via del loro comfort che gli può dare tutto in termini di lusso, amore, soddisfazioni.
1. tinina ha scritto:
23 dicembre 2012 alle 12:39