E’ domenica e le due trasmissioni trainanti delle reti ammiraglie della tv generalista sono pronte a battersi a colpi di cronaca nera e attualità politica per aggiudicarsi la sfida d’ascolto. Formula già ampiamente rodata per Rai1 che continua a puntare sui polemici interrogativi sollevati da Giletti all’Arena e all’estremo buonismo di Domenica In – Così e la vita alla corte di Don Mazzi e Lorella Cuccarini. Contemporaneamente alla striscia curata dalla “più amata dagli italiani”, la sua dirimpettaia a Domenica Live è pronta ad organizzare l’angusto spazio riservatole da Alessio Vinci. E la voglia di allargarsi c’è. E si vede.
E’ Sabrina Scampini, allenatasi presso la palestra di Quarto Grado e ora pronta a invadere le case degli italiani la domenica pomeriggio. La Scampini si mostra capace, autoironica anche se, a tratti, un tantino rumorosa. Dopo una prima finestra dedicata a Fiorito e ai succulenti dettagli del Toga Party, la giornalista bionda gestisce una discussione sull’indipendenza delle donne. Gli ospiti, orfani di Barbara Alberti che non voleva imbattersi nel gloss e nei “chips” della vera Minetti, danno vita a un dibattito vacuo e stereotipato, vittima dei classici cliché della Domenica Cinque dei tempi andati.
Dopo aver ironizzato sull’effettiva utilità della discussione e su una possibile ripercussione del tema sui telespattatori, è durante l’intervista a Elena Sofia Ricci che la giornalista dimostra il suo valore e la sua professionalità. La Scampini è spigliata, è divertente e dispone di una cultura e una proprietà di linguaggio atte a rendere interessante anche un momento distensivo come un’intervista. La Ricci si presta alle domande delle giornalista che abbracciano un po’ di tutto: dal rifiuto di firmare con la Columbia Pictures all’avventura dei Cesaroni in quel della Garbatella fino ad arrivare al commuovente rapporto con i suoi “padri”.
La diretta rivela sempre qualche piccolo problema tecnico come gli rvm non pronti o un’eccessiva altezza di alcune colonnine disposte al centro dello studio, ma la Scampini non si scompone: intona una canzoncina che stimoli il lancio dei video e ironizza sull’altezza minuta delle donne che, malgrado tacchi vertiginosi, sbucano a fatica da dietro le colonnine: “Noi più di così non possiamo fare!”.
Dopo il break pubblicitario spazio ad Adriano Celentano, a possibili anticipazioni sul suo show di domani, a un’intervista a un sudatissimo Gianni Morandi dopo la 17 chilometri veronese e al canonico dibattito con gli ospiti in studio. Cambio d’abito per Sabrina, ma a starle stretti più che i jeans, sembra essere la presenza di Alessio Vinci. La Scampini, tuttavia, ha vinto la sfida dimostrando di essere una giornalista preparata e dotata di presenza scenica organizzando con maestria e ironia il suo spazio. Certo, se non facesse capire di non gradire completamente il ruolo di spalla, sarebbe preferibile.
1. Alessandro ha scritto:
7 ottobre 2012 alle 21:27