29
settembre

ILARIA CAVO FERMATA A CUBA

Ilaria Cavo

Update del 30 settembre 2012Sono liberi i quattro giornalisti italiani fermati a Cuba e non sono sottoposti a processo. Lo spiegano fonti della Farnesina precisando che il ministero sta seguendo la vicenda e che è in attesa di conoscere le decisioni delle autorità cubane. [corriere.it]

Disavventura per la giornalista di Videonews Ilaria Cavo, che è stata fermata nella notte a Cuba, nei pressi di Camaguey, durante la realizzazione di un reportage sull’omicidio di Lignano per il programma di Canale5 Domenica Live. Le autorità locali hanno disposto il medesimo provvedimento per l’operatore tv Fabio Tricarico, il cronista del Messaggero Veneto Domenico Pacile, e il fotoreporter del Corriere della Sera Stefano Cavicchi.

I cronisti erano sulle tracce di Reiver Laborde Rico, il fratello di Lisandra, la giovane che ha confessato il delitto dei coniugi avvenuto il 19 agosto scorso, ma disponevano di un visto turistico pur trovandosi a Cuba per motivi di lavoro. Per questo sono stati ‘arrestati’ e non possono lasciare l’isola.

Siamo stati interrogati per 10 ore in caserma. Ci hanno portato via i passsaporti e hanno cancellato filmati e fotografie dalla memoria di macchine e telecamere. Siamo in attesa per questa mattina del processo che deciderà la nostra sorte, io sono riuscito a recuperare un cellulare“ ha raccontato al Corriere il fotoreporter Stefano Cavicchi, dopo essere stato rilasciato insieme agli altri.

Appena informata del caso, la nostra sede diplomatica a Cuba si è subito attivata con le autorità locali ed ha avviato contatti diretti anche con i familiari. Oggi alle ore 15 si terrà il processo per direttissima.

Ilaria Cavo, ha spiegato il direttore di Videonews Claudio Brachino, si trovava insieme a un operatore Mediaset, Fabio Tricarico, e a un fotoreporter del Corriere della sera. Stava tornando a L’Avana, dopo aver realizzato una parte del reportage, quando è stata fermata dalle autorità. Il fatto è avvenuto ieri sera e la rappresentanza diplomatica italiana è stata immediatamente avvertita. “Ilaria non ha fatto nulla di illegale. Ha realizzato interviste assolutamente lecite“, ha spiegato Brachino.

Le prossime ore saranno decisive per la risoluzione del caso.

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45 Commenti dei lettori »

1. pig ha scritto:

29 settembre 2012 alle 15:22

Se lo son cercati loro il carcere.Per la voglia di avere un’esclusiva a tutti i costi hanno addirittura imbrogliato le autorità cubane dicendo che erano lì solo per turismo e invece armati di telecamere e microfoni erano li a fare un lavoro.Si sa che li c’è una dittatura e le regole vanno rispettate meglio, non erano mica in Spagna per dire

Comunque come hanno trovato i soldi quelli di mediaset a far partire 3-4 persone a Cuba per girare un servizio per un programma da domenica pomeriggio??
I conti non tornano.Prima dicono che non hanno budget e poi se ne vanno a Cuba a fare le esclusive



2. marcko ha scritto:

29 settembre 2012 alle 15:23

questo è il karma!



3. Gabriele90 ha scritto:

29 settembre 2012 alle 15:31

azz…non si scherza a Cuba.



4. michele86 ha scritto:

29 settembre 2012 alle 15:38

Se vengono i Cubani in Italia per lo stesso servizio delle vittime di Lignano li arresteremo



5. mick76 ha scritto:

29 settembre 2012 alle 15:40

Ok che odiate videonews ma essere felici di una cosa così… Se facessimo così in Italia staremo tutti meglio



6. Vincenzo ha scritto:

29 settembre 2012 alle 15:52

I soldi ci sono eccome….devono solo dire queste scuse per poter fare la tv che vogliono loro..per casalinghe..



7. mariarosa ha scritto:

29 settembre 2012 alle 16:25

@Michele86: come no!, gli offrono un hotel a 5 stelle ospiti della cittadina altro che arrestarli, siamo noi i pi@la che qui gli facciamo fare tutto ciò che vogliono mentre negli altri paesi ci bastonano (vedi Marò ad es.)



8. Tripolina ha scritto:

29 settembre 2012 alle 16:26

Se L’Italia fosse almeno un 10% di Cuba avremmo risolto un 80% dei nostri problemi: sanità, sicurezza, lavoro, politica, cultura, modo di vivere, relazionarsi con gli altri, omossesualità,ecc…

W Cuba forever!



9. aaaa ha scritto:

29 settembre 2012 alle 16:40

il livello die commenti è scandaloso..
anche per i giornalisti c’è la serie A e la serie B

Ilaria Cavo è una delle + brave tra le nuove leve…
Se lavorasse per lA7 o Sky ora tutti a indignarsi, mentre che facciamo noi italianii? Osanniamo Cuba…

ciapet



10. Tripolina ha scritto:

29 settembre 2012 alle 17:16

aaaa: da un paese come Cuba c’è solo da imparare!
Di sicuro quando accendi la TV non vedi tutto quel marciume che vediamo noi.



11. Daniele ha scritto:

29 settembre 2012 alle 17:20

Ma vi sie4te drogati tutti????????????

A Cuba c’è una dittatura -.-’



12. Giuseppe ha scritto:

29 settembre 2012 alle 17:20

Per i giornalisti è un momento brutto anche in Italia (vedi caso Sallusti).

Tripolina, se fosse vero quello che scrivi la cosa piacerebbe anche a me. Però nutro qualche dubbio.



13. Tripolina ha scritto:

29 settembre 2012 alle 17:30

Giuseppe ho vissuto a Cuba qualche mese e so come funzionano tante cose.



14. Francesca ha scritto:

29 settembre 2012 alle 17:31

A parte che la Cavo è una brava giornalista….ma non capisco come si faccia a non essere critici verso Cuba e addirittura sperare che l’ italia diventi come cuba!!!già stiamo messi bene!!



15. Giuseppe ha scritto:

29 settembre 2012 alle 17:39

Tripolina, l’esperienza diretta dovrebbe essere sempre alla base dei nostri giudizi e, quindi, la tua testimonianza mi rincuora. Spero che il principio della libera informazione e circolazione di persone e idee trionfino anche in questo specifico caso italo-cubano.



16. tinina ha scritto:

29 settembre 2012 alle 17:39

aaaa

Ilaria Cavo è quella giornalista che intervistava Michele Misseri chiamandolo zio Michele e dandogli del tu, quasi fosse il suo avvocato difensore e non una giornalista super partes. Ilaria Cavo è quella giornalista che, convinta dell’innocenza di Parolisi, faceva da tramite tra lui in prigione e la sua amante consegnando lettere mentre i giudici avevano stabilito che fra i due non ci fosse nessun tipo di contatto. Inoltre, da quello che ho letto, sembra che avere un visto per motivi giornalistici richieda un certo iter piuttosto lungo, ma i 4 (furbi come solo noi italiani sappiamo essere) hanno pensato bene di ingannare le autorità cubane chiedendo un visto turistico e meravigliandosi, poi, anzi quasi scandalizzandosi, se le autorità cubane non hanno fatto altro che applicare le loro leggi. Addirittura ho letto che uno dei 4 giornalisti ha definito i poliziotti “molto puntigliosi e rigidissimi”. Embè, noi non ci lamentiamo sempre che gli stranieri qui in Italia fanno i porci comodi loro senza avere nessun tipo di problema con le forze dell’ordine? Noi non invochiamo più controlli da parte di polizia e carabinieri e più rispetto per le nostre leggi? Ah già, questo va bene solo per gli altri, se queste cose le facciamo noi in terra straniera dobbiamo sempre essere scusati e capiti!!!!!!!!!! Ridicola, poi, la scusa di avere con loro sollo delle “telecamerine” e dei “registratorini”
Ciò non toglie che a Cuba ci sia un regime dittatoriale.



17. Tripolina ha scritto:

29 settembre 2012 alle 17:53

Francesca vai a Cuba, vivici e ti renderai conto di tante cose.
Ora non dico che siano perfetti, hanno tanti problemi pure loro, però in molte cose sono migliori di noi.
Noi pensiamo che siano poveri e che non abbiano niente invece hanno molto piu di noi a cominciare dalla serenità interiore, dalla voglia di vivere.

Se pensavano di andare la ad intervistare la gente a caccia dello scoop hanno pisciato fuori dal vaso. La c’è molto rispetto che significa farsi gli affari propri e non mettere il naso in faccende altrui.
Qui ormai quando ti arriva una telecamera a casa sono tutti naturali e pronti a parlare per avere un minimo di celebrità anche se si parla della figlia della vicina violentata e fatta a pezzi. Tanto per fare un esempio.

Io mi fermo qui, difenderò Cuba per sempre.



18. Tripolina ha scritto:

29 settembre 2012 alle 17:57

Tinina quoto tutto, hai toccato il tasto della polizia, sicurezza, immigrazione, hai centrato tutto. La non si scherza! Si riga dritto!
Se vai in banca, fuori dalla porta ti aspetta un poliziotto, ti chiede documenti e motivo. Poi ti fa entrare e quando entri te ne aspetta un’altro che ti controlla. Per le strade, ogni 5km c’è una volante.
Non mi sono mai sentito cosi sicuro, tornavo alle 4/5 dalla disco in albergo senza paura, qui a volte ho paura pure ad andare a correre lungo il fiume. In centro la sera?! Non ne parliamo! C’è di tutto tranne che italiani.



19. marcko ha scritto:

29 settembre 2012 alle 18:03

titina concordo al 100%

poi c’è poco da dire si sa ke è un paese rigido dove c’è una dittatura,
se si sceglie di andarci, cercando di raggirare la legge non ci si può poi lamentare ke siano severi quando si viene beccati.
no no assolutamente no, cmq ora vedremo come andrà a finire..

cmq se anke in italia ci fosse un pò di questa rigidità, credo ke le cose andrebbero molto meglio x tutti.



20. Giuseppe ha scritto:

29 settembre 2012 alle 18:05

Tutto è bene quel che finisce bene: “Sono liberi i quattro giornalisti italiani fermati a Cuba e non sono sottoposti a processo”. (fonte Corriere della Sera).

Mi permetto di riportare, sempre dal Corriere della Sera, queste dichiarazioni: «Non c’è ragione alcuna che possa giustificare l’arresto dei quattro giornalisti italiani a Cuba. La galera e il bavaglio alla libertà di informazione ci fanno orrore sempre, comunque e dovunque, tanto più in un paese che occupa una delle ultime posizioni nelle graduatorie internazionali della libertà dei media (classifica che peraltro condanna anche l’Italia per l’irrisolto conflitto di interessi)» affermano in una nota Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e portavoce di Articolo21. «Il fermo dimostra ancora una volta – ha commentato il presidente dell’ Ordine dei giornalisti della Liguria, Allilio Lugli, che ha tra gli iscritti Ilaria Cavo – l’ottusità di un potere, di qualunque colore politico sia, che vede nei giornalisti un obiettivo da colpire e non la vera risorsa che sola può garantire il diritto all’informazione». «È una notizia che fa rabbrividire – ha sottolineato Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa – . Siamo vicini ai colleghi, ora in attesa di processo immediato, sollecitiamo il governo italiano ad insistere nella sua azione diplomatica perchè sia fatta chiarezza e venga indicato alle autorità cubane l’orrore compiuto da riparare immediatamente».



21. Tripolina ha scritto:

29 settembre 2012 alle 18:12

ma certo che sono liberi, chissà cosa pensavano che gli facessero, gli hanno soltanto fatto capire come funzionano le cose.
Solo in Italia le leggi non vengono applicate e gli extra fanno quello che vogliono.

C’è una lite in un bar?! Provate a chiamare la polizia e poi ditemi cosa vi dicono!



22. Tripolina ha scritto:

29 settembre 2012 alle 18:13

Prepariamoci ad una puntata speciale di mattino5 e quinta colonna.

Del Debbio il lunedi sera deve imparare a far parlare la gente che dice cose vere ma fastidiose non soltanto i politici.



23. giovanni ha scritto:

29 settembre 2012 alle 19:15

Vespa sta già preparando il plastico



24. tania ha scritto:

29 settembre 2012 alle 19:58

Cuba rimane una dittatura e quindi questi sono i risultati



25. teoz ha scritto:

29 settembre 2012 alle 20:12

KARMA! impara a impicciarsi morbosamente a sti delitti…nn le auguro brutte cose ma qualche giorno in carcere sarebbe divertente poi figuriamoci poi LIBRO, INTERVISTE a go go appena torna…
scusate il cinismo



26. Francesca ha scritto:

29 settembre 2012 alle 20:15

Tripolina:A parte il fatto k nn ho proprio parlato di povertà loro e ricchezza nostra e non ho manco detto che l’italia è un paese vivibile ,organizzato e civile e che cuba non lo sia…ti dico che per principio non amo le dittature. Per il resto sicuramente hanno sbagliato a motivare il loro ingresso a cuba come turistico se non lo era…. ma a cuba nn ci sarebbero entrati spiegando le reali ragioni. ah e cmq a me nn piace ne la polizia ogni 5 km cm quella k descrivi tu ne’ quella italiana k nn esiste.



27. Pippo76 ha scritto:

29 settembre 2012 alle 20:18

La questione è semplice.
Se dei giornalisti entrano a Cuba con un visto turistico invece di un visto per lavoro e fanno interviste e riprese per giornali e televisioni italiane ad una specie di latitante allora poi non si possono meravigliare se a CUBA ( non in Sardegna) sorgono dei problemi, vengono fermati, interrogati e processati per direttissima.
Quando uno i guai se li cerca volendo aggirare le leggi (locali) non può appellarsi a telecamerine piccole o alla libertà di informazione.



28. Dario Manili ha scritto:

29 settembre 2012 alle 20:19

Mi dispiace per Ilaria Cavo, ma s’è l’è andata a cercare, daltronde, cosa c’è di peggio di un’intervista in esclusiva al fratello di un killer?

Nulla, se non il caso di speculare su una tragedia e farci puntate su puntate tra Quarto Grado e Pomeriggio Cinque.

Basta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



29. patrizia ha scritto:

29 settembre 2012 alle 20:19

N on avete pensato all’ottima Barbara D’Urso. E’ già pronta con il suo sguardo tutto afflitto a dedicare un intero pomeriggio alla disavventura dei suoi “colleghi”. Orrore!



30. Pippo76 ha scritto:

29 settembre 2012 alle 20:29

Non ci sarà nessun processo per direttissima ma una banalissima espulsione dal territorio. E non sono stati arrestati ma sono stati posti in fermo , interrogati e poi rilasciati
—–
Sarebbero stati liberati i 4 giornalisti italiani fermati a Cuba senza dover essere sottoposti a processo. Questo è quanto riportato dal Corriere.it sulla vicenda.
Dalla Farnesina precisano comunque che il ministro sta seguendo la vicenda e si è in attesa di conoscere le decisioni delle autorità cubane

LE ACCUSE Ai quattro cronisti italiani fermati a Cuba è stata contestata la «violazione dello status migratorio» e nei loro confronti si sta effettuando un «procedimento amministrativo più che di natura penale». Lo ha precisato il viceambasciatore d’Italia a Cuba, Pietro de Martin, intervistato da TgCom24.
«Il procedimento – ha proseguito De Martin – è ancora in corso e la decisione di merito spetta all’autorità migratoria. Normalmente non ci sono altri tipi di contestazione. Si può arrivare al massimo a un provvedimento di espulsione dal territorio».
De Martin ha precisato che «non è stato frequente in passato che si arrivasse in maniera surrettizia a Cuba salvo poi svolgere attività giornalistiche senza aver chiesto il visto per attività cronistiche»



31. tania ha scritto:

29 settembre 2012 alle 20:30

Repressioni contro dissidenti,gay e preti ,un art.52 della costituzione che in pratica dice ” siete liberi di dire cio’ che volete,ma l’importante e’ che abbiate l’autorizzazione del partito” e 2 miei amici cubani che si sono dovuti mettere da parte piu di 14 mila euro per partire e venire ad abitare in Italia,perche con meno soldi puoi farti un viaggio turistico e niente di piu!In un paese cosi non andrei mai ad abitare,chi la ama tanto puo sempre andarci e rimanerci!



32. Pippo76 ha scritto:

29 settembre 2012 alle 20:35

Se vuoi andare in giro per il mondo ed entrare in moltissimi paesi come giornalista/fotografo ecc. devi avere il VISTO per GIORNALISTA.
Se hai un visto turistico la Cavo e gli altri dovevano fare semplicemente i turisti.
Quindi nessuno caschi dal pero o si scandalizzi se sono stati fermati.
ps Se un cubano viene trovato in Italia senza visto o permesso di soggiorno sapete che fine fa….?



33. Valerio ha scritto:

29 settembre 2012 alle 20:40

Uhhh il solito rigurgito nazionalista italiota. Per favore finitela col credere che noi italiani saremmo “migliori” degli altri. A me Cuba non pare questa dittatura spaventosa. Se l’Italia avesse sanità ed istruzione gratuita per tutti come a Cuba ora saremmo la prima economia mondiale, invece abbiamo la peggiore mobilità sociale di tutta Europa dove un figlio dimitricom poveri non può che rimanere tale e dove se non migri al nord o nelle cliniche private certe cure non le puoi fare (prima devi dimostrare di poter pagare però). Chissà cosa hanno fatto la Cavo e i suoi colleghi, bisogna raccontare il “prima” per poter dare un’opinione che non sia viziata dal classico pregiudizio di “superiorità”. Raccontare solo il “dopo” è troppo semplice.
ps: a coloro che dicono che «Cuba fa così perché è una dittatura» andrebbe ricordato che anche nei paesi che si definiscono democratici (incluso il nostro) entrare da «clandestini» (li definite così voi di destra quelli che hanno il permesso di soggiorno no?!) è considerato un illecito amministrativo (in Italia Maroni lo ha fatto diventare reato penale) e prevede l’internamento forzoso per oltre 6 mesi (se non 12) in uno dei meravigliosi centri Cie sparsi per l’Italia in cui gli stranieri per disperazione tentano il suicidio. Almeno questi giornalisti o pseudotali prima di istigare sentimenti forcaioli privi di qualsiasi traccia di umanità per puro asservimento politico (i voti sono voti) ci penseranno due volte.



34. Valerio ha scritto:

29 settembre 2012 alle 20:58

@ Pippo76: d’accordissimo con te. Questi vogliono regole rigide per gli ingressi degli stranieri in Italia e poi pensano che all’estero non restituiscano il maltolto alla prima occasione. In ogni paese bisogna motivare il proprio soggiorno (pure in Italia). La differenza è che i quattro giornalisti italiani non passeranno un anno in un “centro di identificazione ed espulsione” con la scusa che bisogna identificarli – impiegandoci mesi per chiamare un’ambasciata – come sarebbe accaduto loro se fossero stati in Italia e non a Cuba e se si fossero chiamate Aisha o Abdul e non Ilaria. Ma per favore siate almeno coerenti con le vostre stesse idee, altrimenti è solo razzismo perché può valere per uno straniero in Italia ma non per un italiano che è all’estero.



35. tania ha scritto:

29 settembre 2012 alle 21:06

Ho riportato dati veri! Se danno fastidio non posso farci nulla



36. Veroncia ha scritto:

29 settembre 2012 alle 23:12

Per Titina: Non partire prevenuta per l’intervista che la Cavo fece a Misseri; tanto di guadagnato, quelli più parlano in tv e più si tirano la zappa sui piedi, tanto che nessuno crede più alle mille teorie di Michele, meglio che continui a parlare in modo che si capisca che lui è inattendibile!
Un errore lo hai fatto, ma forse dalla foga dei modi dell’intervistanda…Insomma quella che faceva da tramite tra Parolisi e l’amante non era Ilaria Cavo, ma 1 altra giornalista (direi che passa inosservata tra l’altro, ma se googli un po’ lo ricavi il nome), credo fosse bionda tra l’altro, ma davvero anonima.



37. Nina ha scritto:

29 settembre 2012 alle 23:33

Brava Tania, ci vuole un po’ di chiarezza!



38. Critico Tritatutto ha scritto:

30 settembre 2012 alle 00:39

Il soltio copione già visto un milone di volte: sono di Videonews [che schifo,vero?] e allora se la sono cercata,gli sta bene,imparino fare le persone serie,e soprattutto a qualificarsi con i visti in regola,che in Italia li trattiamo peggio…
E a parte poche felici eccezioni [con Tania {che di destra non mi pare sia,quindi al di sopra di ogni sospetto} che ricorda giustamente,sanità o meno, che a Cuba C'E' e RIMANE un regime dittatoriale,con tutto quel che ne consegue] c’è da dire che i democratici in servizio permanente effettivo non si smentiscono mai: solidiarietà a senso unico e se la danno anche gli altri è sempre con mille “se” e mille “ma”.

Figuriamoci se fosse stata feramata una troupe Rai [di RaiTre,poi...] o Sky o La7come hanno scritto anche altri…

A Valerio,incommentabile come sempre,un augurio: ci vadi e ci resti,a Cuba,e magari faccia sapere là di essere Gay,o di essere un prete di confessione cristiano-cattolica o di non avere le stesse idee del regime.Quando si è fatto un po’ di annetti di galera comprensivi di interrogatori-tortura,vediamo se avrà ancora voglia di magnificare Castro e soci,e di dire che siamo noi cattivoni [genericamente indicati come di destra]in Italia,che parliamo male del regime solo perché è comunista.
Ma signora mia,le scuole e la sanità come a Cuba,qua ce le scordiamo…



39. tania ha scritto:

30 settembre 2012 alle 01:01

Critico: grazie per aver compreso il mio scritto ;)



40. Critico Tritatutto ha scritto:

30 settembre 2012 alle 01:16

Tania: è lì.
Basta leggere.
Più chiara di così non potevi essere… ;)



41. tania ha scritto:

30 settembre 2012 alle 01:23

Critico: ;)



42. Pippo76 ha scritto:

30 settembre 2012 alle 01:43

Ahhh Critico. Sempre le stesse cose dobbiamo leggere.
Se fosse stata una troupe del Tg3 , o la Sgrena io avrei detto le stesse cose.
Non me ne importa nulla del Tg3, di Santoro, di Fazio.
Noia
Noia
Si racconta e si commenta un fatto. Se vogliamo aprire un dibattito su Cuba è un’ altra storia…
Poi voglio capire che alta pagina di giornalismo qualcuno sta cercando di difendere… si tratta della solita intervistina per i soliti contenitori morbosi che tutti denigriamo dopo quelle fatte a Misseri, Schettino ed ora al cubano. Quello è realmente giornalismo?



43. Valerio ha scritto:

30 settembre 2012 alle 06:34

@ Critico: se il mio intervento è a tuo modo di vedere «incommentabile» perché allora lo commenti? Evidentemente pungo eccome se pungo. Innanzitutto non si tratta solo di giornalisti di “Videonews”, la sobria e sempre cauta testata del Biscione (mai inopportuna, morbosa o eccessiva) ma c’erano anche un fotoreporter del Corriere della Sera e un giornalista del Messaggero Veneto. Questo a dimostrazione che la mia opinione prescinde dal fatto che sia coinvolta anche Videonews, che se comunque nella persona di Ilaria Cavo e del suo collaboratore avesse dichiarato la reale motivazione della sua presenza a Cuba probabilmente non sarebbe mai stata fermata (arrestata è un’esagerazione perché dopo un controllo di routine è stata rilasciata). Secondo poi voglio precisare che la solidarietà si può dare anche coi «se» e coi se «ma» perché come in molti pensieri articolati con dovizia di particolari, non è detto che si debba del tutto o anche solo parzialmente condividere le condotte altrui. Ora non è neanche permesso dire che fossi un giornalista mi sarei comportato diversamente? E poi saremmo noi quelli illibertari. Io non mi sostituisco alla tua volontà, magari te da leone coraggioso quale sicuramente sarai ti saresti introdotto in incognito in un paese straniero (a maggior ragione se lo ritieni una dittatura). Non ti sembra quantomeno imprudente? E se il presunto assassino fuggito all’estero che la Cavo voleva intervistare l’avesse aggredita, chi avrebbe potuto soccorrerla se avrebbe mentito persino alle autorità al momento del visto incappando nella «violazione dello status migratorio» cubano (fonte: RaiNews)? . Ma questo a te non interessa, vero? E poi fai il difensore di ufficio di Mediaset? Ma per favore! Non è difendere qualcuno stare dalla sua parte senza «se» e senza «ma», anche quando mette a rischio la propria incolumità in un paese che non conosce. Saranno anche i rischi del mestiere, ma rimproverare qualcuno è spesso più amichevole che dire sempre e comunque “va bene così, comunque tu faccia.
Questa cosa di giudicare Cuba non tenendo conto del fatto che sia sottoposta ad embargo forzato, e senza considerare il contesto geopolitico fa veramente sorridere se non fosse che la dici come se conoscessi Cuba come le tue tasche. Le informazioni che ne arrivano sono filtrate dai media nostrani sono sempre in negativo, perché? Sarà che siano viziate da un anticomunismo quello sì logoro, roba da guerra fredda permanente? Detesto la faziosità, è come quando si diceva di Chavez che era brutto, sporco e cattivo perché voleva nazionalizzare (e ricavarne utili per politiche sociali) le aziende petrolifere che sfruttavano popolo e territorio per quattro spiccioli. Quando si ascoltano le notizie bisogna sempre considerare i conflitti d’interesse, se dietro non ci siano le multinazionali coi loro interessi o editori che fanno altri mestieri. Poi ognuno in democrazia può avere le sue opinioni, io voto come te e il mio voto vale uno come il tuo. Non sono un delinquente e ho i tuoi stessi diritti e doveri di cittadino. Sicuramente ci sono cose in cui questi paesi sono arretrati ma altre in cui sono avanti perché hanno più consapevolezza di noi italiani sulle ingiustizie sociali. In Italia ci piangiamo sempre addosso ma poi eleggiamo una classe politica fatta di parecchi incompetenti o affaristi che poco fanno gli interessi nazionali e molto i propri.



44. tinina ha scritto:

30 settembre 2012 alle 09:24

Veronica # 36

Hai ragione, la Ilaria postina non è la Cavo ma la Mura. Pensa che ho avuto un’illuminazione proprio stamattina mentre ascoltavo il Gr1 proprio su questa notizia ed ho acceso il PC appositamente per fare questa correzione. La Cavo non mi sta per niente simpatica e non mi piace il suo modo di interagire con gli intervistati (hai ragione anche qui, Misseri dicendo tutto e il contrario di tutto si è tirato la zappa sui piedi da solo) ma accusarla di una cosa di cui non è colpevole non è bello!



45. michele86 ha scritto:

30 settembre 2012 alle 13:13

Quei cubani stanno solo coprendo “Tyson” . Quello è un criminale, ha commesso un delitto in Italia e ce lo devono consegnare



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