Ora in tendenza

ROBERTO CENCI E QUELLA POLEMICA INSENSATA SU TI LASCIO UNA CANZONE

di Daniele Pasquini

17/09/2012 - 15:40

ROBERTO CENCI E QUELLA POLEMICA INSENSATA SU TI LASCIO UNA CANZONE
Ti lascio una canzone, una bimba piange
Ti lascio una canzone, una bimba piange

Se Roberto Cenci fosse titolare del Ministero dell’Istruzione, l’Italia sarebbe presumibilmente un paese di pecoroni. Non si spiega altrimenti la recente polemica su Ti lascio una canzone e in particolare sulla nuova struttura del format che per questa garanzia si è dato una rispolverata e ha spostato il baricentro sulla gara tra piccoli talenti, e non più sulle canzoni. L’edizione di quest’anno prevede infatti che una giuria di esperti esprima, motivandola, una votazione in decimi alla fine di ogni esibizione.

Cenci – ci ha tenuto a sottolineare sulla sua pagina Facebook – non si riconosce in questa nuova formula che poi, ironia della sorte, ricorda proprio il format concorrente, diciamo così, da lui stesso creato per per l’ammiraglia del Biscione. Con una sottile differenza: a Io Canto i bambini vengono messi direttamente alla gogna del televoto tra gli applausi scroscianti e i complimenti della giuria – che assegna anche un premio della critica (e stila inevitabilmente una classifica) -, nel baby talent condotto da Antonella Clerici lo stesso meccanismo viene semplicemente reso esplicito con un sistema di votazione, cercando per quanto possibile di stimolare il piccolo protagonista a fare meglio e, allo stesso tempo, fornire agli spettatori un criterio consono per votare.

Tanto che nessuno di quei (pochi, a dire il vero) giudizi negativi si possono reputare gratuiti ma – anzi – spesso fin troppo intrisi di tecnicismi. Che un bambino possa poi dispiacersi può esser tutto sommato inevitabile. Dopotutto anche nell’istituzione pubblica per eccellenza, la scuola, viene adottato lo stesso sistema di votazione – universalmente riconosciuto valido tra l’altro – che premia e boccia in base al livello di studio dei ragazzi. A sentir Cenci, invece, in televisione lo stesso metodo non si può e non si deve applicare perché i bambini e i ragazzi vengono messi “alla gogna con motivazioni assurde e sbagliate solo per movimentare meccanismi di giuria che noi conosciamo bene”.

Di assurdo e sbagliato a dire il vero noi non abbiamo intravisto niente, se non nell’ipocrisia di taluni personaggi che, nella speranza che qualche addetto se li fili ancora e per portare preziosi contatti all’editore, alimentano una polemica che, come spesso accade da certe parti, non ha in tutta franchezza alcun senso di esistere. “Penso che Ieri sera a Ti lascio abbiano superato il limite facendo piangere una bambina” denuncia intanto Cenci su Facebook, e noi non vogliamo immaginare quei milioni di bambini che giornalmente versano lacrime dopo un’interrogazione o, per rimanere in tema, dopo una competizione sportiva fallimentare, dove – addirittura – c’è chi vince e c’è chi perde.

Forse un problema alla base c’è, un errore di gioventù tutto sommato perdonabile allo staff del programma e non riconducibile ai voti dei tre giurati: vista l’esagerata reazione della piccola viene infatti da ipotizzare che ai bambini non sia del tutto chiaro il passaggio da quel gioco che ha caratterizzato le passate edizioni al gioco competitivo che invece contraddistingue questa sesta edizione “accademica”.

Per la cronaca, il regista di origini calabresi ha chiesto a Giancarlo Leone di eliminare ogni riferimento alla sua persona nei titoli di testa del programma.

Di seguito la lettera di Roberto Cenci pubblicata sulla sua pagina Facebook:

“Ho scritto ora una Mail al Dott.Leone della Rai dove chiedo ufficialmente di togliere il mio nome dai titoli di testa di “Ti lascio una canzone”. Avevo già scritto al Dott. Leone dopo la prima puntata dicendo che non riconoscevo la mia idea in un programma dove si mettono i bambini/ragazzi alla gogna con motivazioni assurde e sbagliate solo per movimentare meccanismi di giuria che noi conosciamo bene. E anche se qualcuno ha scritto che lo hanno fatto per avvicinarsi a “Io Canto” ricordo che nel suddetto programma nessuno ha mai dato un voto o espresso un giudizio negativo. Bene penso che ieri sera a Ti Lascio abbiano superato il limite facendo piangere una bambina in diretta e provando anche a motivarlo in modo assurdo come una cosa pedagogica. Forse non ne conoscono il significato. Detto ciò intanto io tolgo il mio nome e spero che qualcuno si accorga che di educativo non stanno facendo.”

Lascia un commento

Compila il form e lascia un commento sull'articolo. Registrati o accedi con Google o Facebook per riservare il tuo nickname e semplificare il processo di approvazione dei tuoi commenti.

68 commenti su "ROBERTO CENCI E QUELLA POLEMICA INSENSATA SU TI LASCIO UNA CANZONE"

  1. Cenci ha pienamente ragione. Una cosa era l'edizione iniziale ed "io canto" in cui su vedeva chiaramente che era un gioco anche per i bimbi... Altro e' questa cosa ridicola. Qualsiasi cosa vogliamo dire e' innegabile che la mano di Cenci si fa sentire qualsiasi cosa faccia. Vogliamo ricordare il vecchio "amici" e il nuovo?! La stessa e analoga caduta di stile e contenuti! Cenci a Sanremo

  2. ++allora secondo me Cenci ha proprio ragione , questo programma ha preso una svolta bruttissima bambini che piangono e giudici ipocriti che cercano di giustificarsi ( pupo) come caso non c'è stato solo questo ma anche la bambina a cui uno dei giurati che per adesso non mi ricordo il nome ha dato "5" ma vi rendete conto ?? neanche la sufficienza ... la bambina stava per scoppiare in lacrime solo che si è trattenuta ma noi telespettatori da casa ce ne siamo accordi benissimo perché la inquadravano in faccia . queste sono vergogne !!!!!!!!!!! E poi per non parlare di un altra cosa , in pratica in questo programma ci sono 30 e + bambini che dovrebbero cantare un gruppo per ogni puntata invece vengono presi molti bambini che hanno cantato già nella prima puntata e 2 - 3 nuovi ... ora io mi sto lamentando perché lì c'è Calogero Accardo che è di palermo ed è un mio amico e quindi lo vorrei sentire cantare , ma di questo passo mi sa che non canta :/ e poi dico i bambini che partecipano a più puntate hanno più de gli altri la possibilità di vincere e questo non è giusto ....... mha questo programma è un po così io lo guardo solo per Calogero ma non vedo l'ora che inizi Io Canto che è molto meglio .... cmq volevo rispondere a qualcuno che ha scritto che ad io canto una bambina si è messa a piangere perché a sbagliato ma non è per niente veroo!!! e poi se i bambini decidono di partcipare è normale che vogliono vincere e si mettono in gara per superare tutti però almeno a IO CANTO la giuria non li fa piangere e non da mai un giudizio brutto ! questo è sicuro e dovrebbe essere così da tutte le parti .

  3. signor Cenci ha sprecato una buona occasione...quella di stare zitto......ma guarda da che pulpito viene la predica....

  4. Critico Tritatutto dice:

    Pippo:se prima di fare certe domande,leggi bene tutti i commenti... :)

  5. Non sono d'accordo con l'autore di questo pezzo. La differenza che si è omessa è che a scuola non c'è l'umiliazione di un pubblico o non si è vittima di un meccanismo televisivo - che già gli adulti spesso non sono capaci a digerire, figuriamoci degli infanti -. Preciso che sono anche contrario a competizioni agonistiche sportive per troppo piccoli, poichè lo ritengo eccessivo e "da cavia" per i piccoli. Sia lo sport che questa trasmissione devono rimanere un gioco ed una grande festa, non un motivo per fare ascolti a discapito di piccoli infanti.

  6. Luna, sinceramente neanche a me non suscitano molta simpatia. Già da piccola mi stavano antipatici quelli del coro dell'Antoniano figuriamoci questi.