Dal 16 settembre Victoria Cabello torna ad accendere la domenica pomeriggio di Rai 2 con Quelli che il Calcio, programma che ha già condotto nella scorsa stagione, ma che – proprio come successo a Simona Ventura nel triennio 2005/2008 – si appresta a “vivere” di calcio senza calcio. I diritti per la Serie A nella fascia oraria 13.30-18.15, come è noto, non sono stati acquistati dalla Rai, che si è “limitata” a garantire le voci degli amici di Tutto il calcio minuto per minuto, in onda in contemporanea alle partite delle 15.00 su Radio 1.
Il contenitore di Rai 2, dunque – rinominato Quelli che… -, si vede costretto a qualche forzata modifica, ad aggrapparsi ad altri fattori che siano in grado di sopperire alla mancanza dei collegamenti dagli stadi, restando sempre in linea con la gestione low budget imposta dall’alto:
“Noi abbiamo le teche Rai, la memoria - ha dichiarato la Cabello a Il Venerdì di Repubblica - Un giacimento preziosissimo che con Massimo Caputi stiamo pensando di sfruttare per un vero viaggio nel tempo. Poi cercheremo di scroccare la parabola agli italiani. Per esempio, su YouTube ho visto il video di una famiglia napoletana che tutte le domeniche si riprende mentre vede le partite in tv con la tavola piena di cibo e cose. Sono geniali”.
Tanto spazio, invece, sarà riservato alla comicità, con i confermati Virginia Raffaele, Ubaldo Pantani e il Trio Medusa, anche loro chiamati a rinnovarsi e stare al passo coi tempi:
“Non vogliamo ripeterci. Belen la lasceremo in pace per un pò. Non sarà nemmeno di attualità l’anno prossimo. Con il Trio Medusa sto pensando a un tavolo per farmi affiancare nelle interviste. Per straparlare un pò, come si fa in radio. E poi vorrei che il parterre dello studio evidenziasse qualche personaggio, come ai tempi di Fazio”.
E a proposito di Fabio Fazio, sarà proprio la sua “dimora televisiva” di Corso Sempione il nuovo studio dove Victoria Cabello andrà a lavorare con Quelli che…:
“E’ un posto storico, del ‘59, ha un’allure incredibile. Io, finora, ho lavorato sempre nei capannoni, questo è uno studio d’epoca. La nuova scenografia a cui stiamo pensando valorizzerà quest’aspetto. Ha presente l’ingresso della Tate Modern (nota galleria d’arte nel Regno Unito, ndDm)? Ecco, vorrei ispirarmi alla Tate”.
Ripensando all’edizione scorsa, dove dice di aver ingranato la marcia soltanto dopo Natale, ricorda con orgoglio l’ospitata dell’artista serba Marina Abramovic. Spunto per richiamare la tv di Stato ad osare di più dal punto di vista della qualità:
“Tutti si aspettavano il 3 per cento. Ha fatto il 9. Un risultato strepitoso. Una dimostrazione del fatto che alcune cose in tv si possono fare e che il pubblico ha voglia di stimoli (…) Perchè il pubblico, ormai avvezzo alla tv, esige più qualità. E la Rai ha qualche dovere verso i telespettatori. Ha la storia e il know how. Le serve solo applicarsi un pò di più”.
1. Phaeton ha scritto:
17 agosto 2012 alle 15:36