Questa sera alle 23.30 prende il via su Rai3 la dodicesima stagione di Storie Maledette, la storica trasmissione ideata, scritta e condotta da Franca Leosini. Anche in questa nuova edizione la giornalista napoletana continuerà a ripercorrere le vicende giudiziarie e umane che hanno segnato nell’ultimo ventennio l’opinione pubblica.
Pignola, attenta e incalzante nel fare le domande ai suoi interlocutori, la Leosini dimostra sempre grande competenza e professionalità nel fare il proprio mestiere, a differenza di tanti colleghi o presunti tali che da alcune stagioni “sguazzano” allegramente nella cronaca nera. Una competenza e una voglia di conoscere a fondo la materia che portano la giornalista, unica autrice del programma, a lavorare per diversi mesi alla realizzazione di una serie. A dichiararlo sulle pagine di Sette è la stessa Leosini:
“Per preparare una serie ci metto anche 8 mesi. Per questo che non scrivo libri. Studio tutti gli atti processuali, dalla prima all’ultima pagina. Leggo la cronaca, soprattutto quella locale, piena di particolari, di schegge di colore”.
Prevista per la primavera, la trasmissione è poi slittata all’estate. Una scelta che non dispiace affatto alla “signora in giallo di Rai3″, che sempre allo storico settimanale de Il Corriere della Sera precisa:
“Ho scelto di andare in onda a luglio perché è uno spazio nel quale tradizionalmente non vengono proposte novità di rilievo nei palinsesti televisivi. In quest’ottica, Rai3 si propone di offrire ai telespettatori, anche e soprattutto nel corso dell’estate, una programmazione ritenuta di spessore e qualità”.
La nuova serie si aprirà con una vicenda che ha occupato a lungo le cronache, quella di Francesca Brandoli, 34 anni, modenese, condannata all’ergastolo con l’accusa di aver ucciso il marito Christian Cavalletti il 30 novembre 2006, in complicità con l’amante Davide Ravarelli. A scatenare la furia omicida sarebbe stata la disposizione del giudice di affidare al marito i figli di tre e cinque anni della coppia. Ma un colpo di scena trasforma ancora il destino di Francesca: il 23 agosto 2011, in carcere, la Brandoli sposa Luca Zambelli, anche lui detenuto alla casa circondariale Dozza di Bologna, perché condannato per uxoricidio. Una storia d’amore fra le sbarre, che colora di rosa un noir a tinte forti.
1. Markos ha scritto:
7 luglio 2012 alle 22:15