Traino del “buono ma d’annata” Super Varietà, e via con l’edizione 2009 di Miss Italia nel Mondo, la seconda targata Caterina Balivo.
In diretta dal Palazzo del Turismo di Jesolo, alle 21:20 entra la grazia preferita dell’“Ei fu direttore Del Noce”, in versione rosa confetto. Saluti di rito a patron e sponsor e spazio, quindi, alla giuria, ribattezzata “dei cinque bellissimi”; giuria nella quale spicca il presidente, quell’Emanuele Filiberto di Savoia reduce da un’altalena di successi e non nel nostro Paese negli ultimi mesi: dall’esperienza al reality flop Il Ballo delle Debuttanti, passando per la vittoria a Ballando con le stelle, fino alla sconfitta alle recenti elezioni europee dove si era candidato fra le file dell’UDC. Dal rosa della conduttrice si passa presto al nero, non quello pubblicitario ma quello, assai più inquietante, del co-conduttore-spalla Biagio Izzo e dei suoi “nuovissimi” capelli, freschi freschi di tintura color ebano; perché sta lavorando – tiene a farci sapere egli stesso – ad un film con Pieraccioni in uscita a Natale.
Si entra, allora, nel vivo della competizione. Due medley dei riscoperti Abba e subito un’eliminazione avvenuta dietro le quinte no-sense: giusto il tempo di vederle sgambettare, e metà delle 50 Miss dà l’addio definitivo alla manifestazione; arriva, poi, il televoto e, in pochi minuti, le Miss passano da 25 a 15. Senza nemmeno un ripescaggio d’ordinanza, aggiungasi. Resta giusto il tempo di porre alle ragazze rimaste in gara “le classiche domande stile Miss Italia” (su cui sentiamo il bisogno di glissare); ma nemmeno a tutte: “non c’è tempo” dice la conduttrice.
Ma un attimo, che sta succedendo? Perché tutti vanno di fretta? Dove sono finiti primi piani e stacchi sugli stacchi di coscia? E soprattutto, dove sono finite le presentazioni delle Miss e la loro volontà di portare la pace nel mondo?
Svelato presto l’arcano. Se a condurre c’è l’onnipresente Caterina Balivo, alla regia c’è l’affidabile Roberto Cenci. L’ex Signor Rossella Brescia, però, mette anche la sua firma al programma, riempiendolo di zavorre davvero non indispensabili, che hanno l’unico effetto di rallentare lo spettacolo e snaturarlo: tra i siparietti (poco) comici del duo Vitale-Garretta e le giovani ugole di Ti lascio una canzone, la presenza delle Miss e la loro corsa fino all’elezione diventano impalpabili. Così, si va avanti. All’erede di casa Savoia, che tenta di rubare più volte la scena e la parola alla padrona di casa, spetta poi il compito di ridurre la rosa delle finaliste da 15 a 6 con un principesco baciamano.
Largo alla musica leggera con Raf in versione danzereccia (“Ballo”) e le 6 Miss, dopo esser state sottoposte ad un quiz (?), si riducono a 3; con cambio d’abito sia per la Balivo (che passa al rosso ed al lungo) che per le 3 Miss rimaste, che sfilano sulle note di Michael Jackson, in un omaggio-tributo al re del pop appena scomparso, sancito da una standing ovation. Le Miss sopravvissute ringraziano, piangendo, genitori e parenti vari; il tutto accompagnate dai bambini della Clerici (costretti a rinunciare, dopo ai sabato sera primaverili, anche alle colonie estive).
Chiuso definitivamente il televoto, ed in attesa della proclamazione, arrivano gli Zero Assoluto con la loro ultima hit, “Per dimenticare”. Insomma, la canzone giusta per una serata trascurabile; “da dimenticare”, appunto.
Mezzanotte esatta, un saluto-commiato al pensionando capostruttura De Andreis, e la corona della più bella vola dal Paraguay, terra della Miss uscente (Fiorella Migliore), alla Moldavia, sul capo della 19enne Diana Curmei, mora bellezza dell’Est Europa che ama la musica di Pausini e Tiziano Ferro.
Ci auguriamo Milly Carlucci abbia preso appunti; per le cose da non ripetere, si intende. E che, in particolare, lasci a terra tutte queste zavorre.
1. Luigi 32 ha scritto:
28 giugno 2009 alle 09:16