Tempo di bilanci per il Grande Fratello, chiamato a capire quale sia il proprio futuro in Italia. Se la trasmissione, tra alti e bassi, continua ad essere un marchio su cui puntano moltissimi paesi esteri (basta vedere il numero di edizioni in partenza da qui a settembre in tutti i cinque continenti) in Italia si è arrivati al bivio, tra la tentazione di forti cambiamenti e la nostalgia verso la semplicità delle origini.
Sorprende però che l’analisi col senno di poi presenti all’opinione pubblica una forte contrapposizione di sfumature tra Massimo Donelli, direttore di Canale 5, e Paolo Bassetti, presidente di Endemol Italia. Per il numero uno del Biscione i toni sono di grande entusiasmo e si scontrano con la percezione generale di edizione poco riuscita, con affermazioni che tanto assomigliano alle interviste a caldo dopo le elezioni, quando a perdere non è mai nessun partito politico.
Ecco il commento di Donelli:
“Anche quest’anno il Grande Fratello ha raggiunto e superato gli obiettivi d’ascolto fissati dalla rete. Un risultato importante perché ottenuto, rispetto al passato recente, all’interno di un quadro competitivo molto più forte, ampio e articolato e in una dimensione temporale (24 puntate in sette mesi) che non ha paragoni nel sistema televisivo italiano. Per valutare compiutamente questa performance e apprezzarla appieno, però, occorre allargare il campo visivo anche ai numeri che il Grande Fratello è stato capace di generare sul web: 330 milioni di pagine viste, con una media giornaliera di 2,1 milioni; 190 mila visitatori unici quotidiani; e 740 mila video scaricati giornalmente per un totale, dalla prima all’ultima puntata, di oltre 120 milioni di video visti. Non basta. La pagina ufficiale su Facebook ha totalizzato oltre 852.000 fan e il nuovo sistema di voting via Facebook credits, prima iniziativa in Italia collegata ad un reality, ha pesato per il 12% sul totale dei voti espressi tramite tutte le modalità disponibili. Numeri che, una volta di più, confermano la centralità e il peso della tv generalista anche su Internet e certificano la forza del brand.”
Sul futuro di Alessia Marcuzzi nessuna comunicazione ufficiale. Per ora solo ringraziamenti:
”Un grazie particolare per tutto ciò va ad Alessia Marcuzzi e al team di Endemol: nel corso di sette mesi hanno garantito sempre entusiasmo e professionalità consentendo al programma di mantenere la leadership sul target commerciale 15-64 anni, il più pregiato per gli investitori pubblicitari”.
Forse un tantino troppo indulgente il direttore, troppo facile dire che si vince sul target commerciale senza parlare della grande emorragia di pubblico registrata nell’arco di 12 edizioni. Di Bassetti, di contro, colpisce maggiormente il mea culpa snocciolato tra le righe nell’analisi. Il manager di Endemol coglie molto bene alcune zone d’ombra nell’impostazione del programma non nascondendo la necessità di ritrovare slancio, confermando al tempo stesso la stima per il team del GF e Alessia Marcuzzi:
”Quello di ieri sera è stato un risultato prevedibile. Siamo consapevoli che il prodotto, come altri, va rivisto. Ma sono convinto che il brand sia ancora molto forte. Ora faremo almeno un anno di stop, va un po’ tutto ripensato. Non siamo stati capaci di raccontare storie come gli anni passati. D’altra parte il programma va in onda da 12 anni, ininterrottamente, sempre con risultati importanti e, di anno in anno, con un numero sempre più alto di puntate; quindi è stato più difficile, quest’anno, appassionare il pubblico con le storie dei ragazzi. Forse 36 concorrenti sono troppi. Maria De Filippi, che è bravissima, ha tutti sconosciuti, ma prima di andare in prima serata fa quattro mesi daytime. Per questo dico che anche per il Gf forse la formula va un po’ ripensata. Non lo voglio stravolgere, né, come dicono alcuni, tornare alle origini, ma tutti i programmi vanno aggiornati. Esistono dei cicli per questi format, noi abbiamo avuto la fortuna che in questi 11 anni siamo sempre andati benissimo”.
1. MisterGrr ha scritto:
3 aprile 2012 alle 16:53