6
marzo

PANARIELLO NON ESISTE. IN EFFETTI GIORGIO DOV’ERA?

Panariello non esiste

Quando si allunga la coca cola con l’acqua naturale, c’è chi risparmia sul prezzo della coca e c’è chi si ‘ciuccia’ una bevanda diluita, e addio allo sgorgare di bollicine che si sente normalmente mentre scende per la gola. E’ successo più o meno questo con la prima puntata di Panariello non esiste: ad uno spettacolo preparato finalmente con tutti i sacri crismi, sono mancate le bollicine per creare quell’effervescente che in molti si aspettavano dal comico toscano.

Peccato perché le basi tecniche c’erano tutte, dalla fotografia di Pascucci alla scenografia di Gaetano Castelli, talmente sfarzosa che a sentir parlare di tagli e crisi economica scappava quasi da ridere. Fin dall’inizio però è mancata quella scossa capace di tenere il pubblico incollato al televisore. E’ come se Giorgio Panariello avesse deciso di prendersi i suoi tempi, ma i tempi della tv di una volta, che poteva permettersi Mina a Studio Uno, ma inconciliabili con la velocità a cui corre il mondo nel 2012.

Il varietà finisce per essere diluito dai monologhi: troppi e troppo lunghi,  poco graffianti e a volte persino scontati. Panariello strappa qualche risata ma la verve del comico toscano sembra congelata da qualche parte, forse è rimasta in camerino con i personaggi più famosi interpretati da Panariello. Di questi è rimasta solo qualche traccia: c’è lo sfaticato Sirvano, ma niente che elettrizzi lo studio come sapeva fare Mario il bagnino ai tempi di Torno Sabato.

Dopo sei anni di assenza dagli schermi, qualche sassolino dalla scarpa era giusto toglierselo: c’è stata la frecciata alla tv del dolore e ai casi di cronaca nera che impazzano nelle ore della fascia protetta. E se Fiorello e Baldini facevano i provini di X Factor ai big della musica, Panariello con la complicità dell’esperto in materia Salvo Sottile, risponde con Italia’s Got Killer, uno degli sketch meglio riusciti della serata. Che poi potesse proprio Panariello impersonare Sottile, lasciando il giornalista al proprio posto, è un’altra storia…

Piacevole il momento musicale con Tiziano Ferro, al contrario del siparietto con Micaela Ramazzotti e l’avvocato Taormina: altro che favola, sembrava un incubo. I tempi andrebbero comunque rivisti. Rotto il ghiaccio dell’esordio, ci aspettiamo di rivedere il Panariello mattatore di Torno Sabato, quello goliardico e ‘pazzo’ che riusciva a tirare in mezzo il pubblico in studio con il macellaio Pio Bove, o quello di Lello Splendor e della Signora Italia. Magari lo show sembrerà meno elegante e raffinato dello Studio Uno di Mina ma, come ha detto Panariello, “siamo qui per far divertire il pubblico“.



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28 Commenti dei lettori »

1. Vincenzo ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:16

Concordo con la critica, anche se io avrei usato toni più pesanti.

Monologhi lunghissimi, non accattivanti e noiosi, imitazioni sottotono, con gli ospiti non ha interagito quasi per niente, Italia’s got killer ironico ma Sottile fuori luogo e così si è giocata la poca credibilità che aveva.

Per me, rimandato a lunedì prossimo, sperando che abbia imparata la lezione di critica, non dell’auditel, perchè se ripropone lo stesso spettacolo non sò se viene ri-premiato. (Anche se, sinceramente, io mi aspettavo almeno un 30% di share).



2. Pippo76 ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:16

Proprio perchè lo sketch Italia’s Got Killer a tuo parere risulta uno dei migliori della serata, allora c’è qualcosa che non va.
A me è sembrato un cortocircuito evidente tra finzione e realtà con un Sottile più credibile nella parodia di ieri sera rispetto alla ‘parodia’ di Quarto Grado..
Poi qualcuno mi dovrebbe spiegare il senso di fare un pistolotto 5 minuti prima su certa tv che sfrutta Sarah e subito dopo uscirsene con quella gag sui serial killer.
Detto questo, io non trovo che la comicità fosse da Bagaglino… semplicemente non funzionava l’insieme.
Non funzionava il ritmo, non funzionavano i troppi monologhi, non funzionavano coloro che dovevano supportare Panariello. Quando su 3 ore di programma ridi sporadicamente, a detta di tanti, allora non hai centrato l’obiettivo.
Poi la curiosità, l’evento porta ascolti alti che potranno anche aumentare se verrà migliorato l’impianto perchè in tv la gente ha bisogno di show leggeri come questi anche se non sono eccezionali



3. pippo ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:17

indipendentemente dal verdetto auditel, come già detto in precedenza, non si possono accomunare fiorello a panariello (solo perché vanno in onda nello stesso studio, nella stessa stagione tv, con lo stesso scenografo, nello stesso giorno e con lo stesso tipo di spettacolo), grazie al cielo al mondo siamo tutti diversi tra noi, altrimenti sai che tristezza essere tutti cloni di qualcuno. fiorello è più un “giullare” che vuole far ridere anche a forza che però sa cantare, mentre panariello è più un attore comico/drammatico che a volte fa riflettere e a volte sorridere ma non ti vuole strappare una risata a tutti i costi. secondo me il vero “one man show” è quello di panariello pieno di monologhi (riusciti o meno su quelli si può discutere), e poco spazio agli ospiti e ai duetti; non a caso il virgolettato significa spettacolo di un uomo e non di più persone. infine fiorello andava in onda sulla prima rete italiana ed un grande battage pubblicitario alle spalle, mentre panariello sulla seconda rete italiana e senza promozione alle spalle.



4. Davide Maggio ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:23

Pippo76: sono d’accordo per alcune osservazioni che hai fatto su Italia’s Got Killer. Ma il momento e’ riuscito proprio perchè fa discutere.



5. Pippo76 ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:25

Il bello è che nei nostri commenti non abbiamo nominato Fiorello , caro pippo..



6. MisterGrr ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:29

A me sono bastati 10 minuti di cui:

- 5 minuti dello “sketch” TERRIFICANTE con Micaela Ramazzotti e l’avv. Taormina, vi giuro, stavo buttando la tv fuori dal balcone.
- 3.30 occupati da Nina Zilli che cantava per sempre (ripeto, mettere l’asta col microfono quando è già partita la musica e lei arriva correndo…)
-1.30 della chiusura

per farmi ribadire ciò che pensavo di Panariello. Non mi interessava guardarlo prima, mi interessa ancora meno guardarlo per i prossimi 3 lunedì. Che poi in giro nel web l’abbiano massacrato pace e amen, non mi importa.

Ho visto troppo poco per giudicare? Può essere. Ma, ripeto, Panariello per me continuerà a non esistere.



7. pippo ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:29

#5: il mio era un commento sunto di tutto quello che ho letto da ieri a oggi su questo blog.



8. Vincenzo ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:30

Ma perchè Panariello non può essere paragonato a Fiorello? C’è un motivo logico?



9. MisterGrr ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:30

(avevo spento il pc quindi non potevo commentare nel live, ma l’avessi fatto, mi avreste bannato a vita)



10. Matteo ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:36

sono gli ascolti che non possono essere paragonati perche’ c’e’ gente che , dopo che fiorello ha fatto 12 milioni , se chi viene dopo , zalone panariello o chi per loro fa 6 o 7 milioni allora e’ andato uno schifo



11. Davide Maggio ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:37

Matteo: ma non e’ vero visto che nessuno nega il successo da un punto di vista di ascolti.



12. Pippo76 ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:38

No Vincenzo, non c’è un motivo logico e poi sono principalmente loro che con una impostazione di programma di quel tipo ( monologo, interazione direttore d’orchestra, ospite + interazione, imitazione, monologo ecc.) rimandano per forza di cose a quello show visto poco tempo fa
ps cosa normale anche perchè alcuni autori di Panariello son gli stessi di Fiorello



13. Marco Bosatra ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:38

Pippo76
il ‘pistolotto’ di 5 minuti era una cornice che spiegava il motivo dello sketch. Italia’s Got Killer io l’ho inteso come satira della tv che sfrutta il dolore. E Salvo Sottile (che non è un killer, ma un giornalista che conduce un programma di cronaca nera) si è prestato al momento, mettendosi in gioco visto che la critica poteva essere rivolta anche a lui (anche se personalmente trovo che le trasmissioni morbose siano altre e non Quarto Grado). Dunque non vedo tutto questo scandalo.



14. Pippo76 ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:39

Ma chi ha parlato di ascolti schifosi..? -.-



15. Vincenzo ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:41

Matteo, io non ho paragonato Fiorello a Panariello per gli ascolti. Semplicemente ho detto che i due one man show possono essere paragonati.

Dal punto di vista auditel, Panariello ha avuto un ottimo ascolto, ma essendo un evento questo suo programma, a mio avviso mi aspettavo un 30% di share.

Ho visto la curva, e fino alle 23 non ha una bella curva… rimane costante a quasi il 30% e poi risale solo in seconda serata.
Se fosse stato coinvolgente, io credo che l’ascolto sarebbe stato più alto.



16. Marco Bosatra ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:43

Pippo76
c’è un solo autore in comune che è Cassini



17. Pippo76 ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:45

Marco, io ho trovato quel momento fastidioso. Non è la prima volta che un giornalista che si occupa di casi di nera scherza su quegli avvenimenti “tragici” che in teoria uno dovrebbe raccontare in maniera seria.
A questo punto ho trovato molto più calzante ed efficace l’imitazione di Zalone con canzone di Gaber finale, visto che anche in quel caso si trattava di satira verso la tv del dolore.
Si tratta di opportunità e non mi pare il caso che un giornalista che si occupa di quei casi si debba prestare a questi scivoloni.
Inoltre tutto questo è venuto subito dopo un momento serio di Panariello che addirittura stigmatizzava certa tv del dolore nella quale rientrava il suo ospite successivo (Quarto Grado è abbastanza morbosa , come no.. forse non ricordi Zio Michele con corda in mano e giornalisti amici al suo seguito o altre vicende con Pariolisi protagonista)



18. 1VULCANO ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:55

A me é piaciuto molto lo sckech con Vincenzo Salemme inoltre Panariello lo vedo sempre volentieri xké mi fa rilassare. Il paragone con Fiorello non sà da fà !



19. Ale ha scritto:

6 marzo 2012 alle 13:55

stavo vedendo un video sul sito videomediaset e prima che iniziasse la riproduzione e’ apparsa la pubblicita’ dello show di Panariello 30 secondi di cio’ che e’ accaduto ieri sera e la scritta in sovraimpressione BOOM DI ASCOLTI 27% DI SHARE e alla fine il tutto si concludeva con lo slogan “MEDIASET DOVE SUCCEDONO I SUCCESSI” hahahahah ridicoliiiii ma per piacere. Si accontentano di poco



20. Marco ha scritto:

6 marzo 2012 alle 14:01

Scenografia fastosa??? Beh parliamone si puo’ fare molto di piu’ sembrava una copia aggiornata di quella della Corrida di Insinna di sfarzoso c’era ben poco, Castelli ne ha fatte moooolto ma mooolto di piu’ belle e sfarzose.
La fotografia poi io direi appena sufficiente, guardatevi un varieta’ RAI li’ si che si vede la vera fotografia e le luci come sono impostate a regola d’arte.



21. tano ha scritto:

6 marzo 2012 alle 14:20

nessuno ricorda che questo show arriva dopo un grande lutto per Panariello e che se dentro si è un po spenti è difficile dare il meglio. Da professionista ha portato avanti il progetto affidatogli.



22. Roberto ha scritto:

6 marzo 2012 alle 14:24

Facciamo presente che a Zelig, venerdì sera, sono state dette battute tipo “le unioni gay sono botte di c**o”, la Cortellesi ha fatto un pezzo di Mai dire gol, insomma sulla banalità e tristezza e ripetività c’è chi sta peggio.



23. limone ha scritto:

6 marzo 2012 alle 17:10

Ieri sera in più di un momento la mia impressione è stata quella di rivedere lo show di Fiorello: stessa scenografia con la passerella in mezzo al pubblico, stessi ospiti “pescati” in platea come se fossero lì per caso, stesso dialogo continuo con il direttore dell’orchestra … innegabilmente la struttura del programma è molto molto simile.
E molto molto simile è stato il mio personale gradimento dei due programmi: siamo certo lontani dall’effervescenza di Torno Sabato, Aria Fresca, Vernice Fresca, ma anche Fiorello era ben lontano da Stasera pago io. Però lo spettacolo nel complesso è godibile, alcuni momenti riusciti meglio (Sirvano Vaia), altri peggio (Ramazzotti-Taormina), ma la serata scivola piacevolmente, col panorama tv di questi tempi non è poco. Forse tra i due dò una leggera preferenza a Panariello (concordo con il commento n. 3).. Sicuramente lo riguarderò.



24. lillina ha scritto:

6 marzo 2012 alle 17:24

Anch’io ho avuto l’impressione di una falsariga dello show di Fiorello ma molto molto sotto tono, mancava verve, improvvisazione dell’ultimo momento, freschezza di espressione, capacità di trascinamento dello spettatore insomma una delusione, peccato.



25. Pippo76 ha scritto:

6 marzo 2012 alle 18:11

Mi era sfuggita questa cosa
“fiorello è più un “giullare” che vuole far ridere anche a forza che però sa cantare, mentre panariello è più un attore comico/drammatico che a volte fa riflettere e a volte sorridere ma non ti vuole strappare una risata a tutti i costi”
—-
Quindi Fiorello sarebbe un guitto mentre Panariello un grande attore.
Mi mancava questa differenza sostanziale.
Fiorello canta, ballicchia, sa intrattenere, è un comico , un presentatore ed è un GRANDE improvvisatore. Come Fiorello ne nascono ogni 50 anni.
Lui verrà ricordato come uno dei più grandi intrattenitori del nostro tempo..



26. Pippo76 ha scritto:

6 marzo 2012 alle 18:12

Tra limone e lillina, mi ritrovo sostanzialmente con l’analisi di quest’ultima



27. FDiv88 ha scritto:

6 marzo 2012 alle 18:41

”E’ come se Giorgio Panariello avesse deciso di prendersi i suoi tempi, ma i tempi della tv di una volta, che poteva permettersi Mina a Studio Uno, ma inconciliabili con la velocità a cui corre il mondo nel 2012.”

Però..oddio…se fosse effettivamente così non avrebbe avuto il consenso del pubblico. Rispetto a Studio1, credo che avesse dei tempi un po’ meno lento, però ci si è fermati ai tempi dei varietà anni 90, però se ottiene certi consensi (anche se bisognerà vedere le altre puntate) mi viene da pensare che siano tempi ancora ”leggibili”.



28. FDiv88 ha scritto:

6 marzo 2012 alle 18:44

Personalmente, avrei aggiunto un tocco di festosità in più, che potrebbe anche essere portato da spazi appositi per i bambini (effettivamente c’erano dei momenti in cui dicevo: ”è un po’ lunghetto” ma non sempre e comunque). Premesso questo, complessivamente mi è piaciuto.



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