Alla tv manca da sei anni ma tra poco più di un mese, passata la sbornia sanremese, gli occhi saranno tutti puntati su di lui. D’altronde non capita tutti i giorni che Mediaset decida di fare il varietà più costoso della sua storia. Giorgio Panariello sa bene che, a partire da giovedi 1 marzo, sarà chiamato ad onorare le scintillanti attese riposte dai più. Avuta la bicicletta, gli tocca pedalare, insomma, nella consapevolezza che se dovesse “cadere” la colpa sarà solo e soltanto la sua:
“Il mio peggior nemico si chiama Giorgio Panariello – dichiara il comico in un’intervista a Vanity Fair – Mi è stato messo a disposizione tutto quello che ho chiesto: gli autori migliori (tra gli altri Sergio Rubino e Riccardo Cassini), il regista più bravo (Stefano Vicario), lo studio più bello (il 5 di Cinecittà). Con una macchina così posso sbagliare soltanto io [...] Per mettere in piedi uno show all’altezza e portare a casa gli ascolti che Canale 5 si aspetta, ho chiesto mezzi e investimenti importanti. E un numero di blocchi pubblicitari non eccessivi.”
Panariello nel Paese delle Meraviglie (titolo provvisorio) sancirà anche l’addio, dopo anni, alla Rai (e a Ballandi), azienda che ha lasciato senza rancore per motivi soprattutto di carattere economico.
“Ho scelto Canale 5 soprattutto per un motivo: in Rai, dopo il budget per Fiorello e prima di quello per Sanremo, per me ci sarebbe rimasto poco. A Mediaset, invece, non hanno mai speso così tanto per un varietà.”
Un Panariello assai schietto, dunque, che schiva solo le domande sui dati auditel. A proposito di obiettivi d’ascolto nicchia:
“Non sono stati fissati. C’è un calo generale degli ascolti vedremo.”
Per quanto riguarda gli ospiti, se il sogno è Corrado Guzzanti (“spero che Canale 5 non sia un problema per lui“), Panariello potrà contare sulla presenza in una puntata di Vanessa Incontrada e Raffaella Carrà. Al suo fianco, com’è ormai noto, vedremo Nina Zilli mentre non è prevista la presenza della bellona di turno.
Ce la farà Giorgio Panariello a consegnare a Canale 5 un varietà di successo? Le premesse ci sono tutte.
1. Ale ha scritto:
25 gennaio 2012 alle 17:59