Lo fanno apposta! E’ impossibile non ritenere che la scelta sia voluta e consapevole. Il riferimento è ai concorrenti di Grande Fratello, sempre più (già) lanciati nello showbiz ancor prima di varcare la soglia della celebre porta rossa. Lontani i tempi in cui la ‘residenza’ era blindata: adesso il ‘motel’ di Cinecittà è un via vai continuo di personaggi vari e avariati alla ricerca di una carriera nello sfavillante mondo dello showbiz.
E, se vogliamo, dal loro punto di vista è più che comprensibile. Chi non vorrebbe far la spola tra un salotto televisivo ed un altro, arricchendo il proprio portafoglio parlando del nulla? Probabilmente nessuno. Ma che il meccanismo, diventato ormai quasi perverso, sia ‘legittimato’ proprio dai ‘motori’ del reality di Canale5 svuota il formato dei suoi contenuti e fa di Grande Fratello uno show che tutto è fuorchè un reality show.
E potrebbe anche starci! L’importante sarebbe esser chiari sin dal principio perchè il rischio che si corre è un rigetto da parte dello spettatore che si sente (giustamente) preso in giro. Ma c’è un secondo ‘però’. In un periodo nel quale la meritocrazia latita, e gli scandali sessuali unitamente ad intercettazioni varie svelano un modus operandi del Belpaese che francamente risulta poco edificante, non è controproducente mettere in piedi una macchina che risulta criticabile sin dalle fondamenta?
Come dire, erano preferibili i ‘furbetti’ alla Roberta Beta che nascondevano la propria partecipazione a La Ruota della Fortuna pur di entrare al Grande Fratello, piuttosto che personaggi per i quali una partecipazione ai Soliti Ignoti di Fabrizio Frizzi funge quasi da lasciapassare necessario per il motel. Perchè se è vero, come è vero, che gli aspiranti inquilini abbiano (gioco-forza) alle spalle pregresse esperienze televisive, è altrettanto vero che riscontrare queste pregresse partecipazioni in un programma prodotto dalla stessa casa di produzione non può non generare il dubbio, più che lecito, che si attinga volontariamente dagli archivi di Endemol per pescare i concorrenti giusti per lo show.
Ma ad essere pescati sono concorrenti che tutto portano in tv tranne quella ‘realtà’ tanto sbandierata nella prima edizione, quando l’esperimento sociologico prevaleva sulle logiche televisive. E’ anche vero che, in tempi di magra in cui un 20% di share sembra un miraggio, la ‘fiction’ (che ha tutto il sapore di essere già scritta) può (o poteva?) garantire un’infarcitura completa al palinsesto dell’ammiraglia del Biscione. Ma è proprio necessario dover puntare sulla concorrente paparazzata con il direttore del Tg1? O il concorrente che ha un passato per furti e scippi? O ancora il modello sospettato di avere una storia con Valerio Pino? O l’ex fidanzato di Nicole Minetti? O l’amante di Lory Del Santo?
Si potrebbe obiettare che lo show, seppur costruito in questa maniera, dopo un iniziale star up continui a tener banco negli ascolti e sarebbe poco intelligente dal parte del broadcaster che lo trasmette rinunciare ad un prodotto-garanzia. Ma se, invece, l’editore più che ingegnarsi sulla sceneggiatura di una fiction monstre lunga sei mesi puntasse sull’ingegno autorale cercando di virare altrove, riportando innanzitutto la fiction ad una più genuina realtà, non sarebbe più opportuno?!
Perchè, ora come ora, la sensazione è che ci si voglia dare la zappa sui piedi e viene il sospetto che i soliti idioti non siano solo le guest star che hanno fatto irruzione nella casa nella seconda puntata.
1. Pippo76 ha scritto:
3 novembre 2011 alle 17:14