Non si è ancora capito bene se il pubblico di X Factor voti il cantante o il giudice. Sta di fatto che, per la seconda volta consecutiva, ad uscire è stato un gruppo del Capitano Ruggeri. Sono gli Effetto Doppler, un trio che fa musica insieme solo da un anno. Ai microfoni di DM, non si sono risparmiati qualche rimprovero e neanche qualche retroscena pur contenti dell’ottima vetrina che il programma ha rappresentato. “E’ un buon trampolino di lancio” - dichiarano gli Effetto Doppler - ”X Factor è un gradino di partenza, ora vogliamo sotanto crescere. Abbiamo dei ricordi bellissimi, sia a livello umano che musicale”.
Ragazzi, il vostro è un sodalizio recente…
Io (Enrico) ho fatto tanta gavetta nei villaggi, dove facevo piano bar, poi ho conosciuto loro un anno fa ma all’inizio cantavamo insieme per gioco. Solo pochi mesi prima di X Factor abbiamo concretizzato con un progetto. Sicuramente ha funzionato, se siamo riusciti a fare i provini ad X Factor. Arrivare alla quarta puntata del programma, ci ha reso pienamente soddisfatti. Nonostante la nostra poca esperienza, abbiamo ricevuto i complimenti da pezzi grossi come i Pooh, Povia, Rossana Casale.
Dove li avete incontrati?
Rossana Casale si è complimentata durante le prove mentre i Pooh li abbiamo incontrati nel loro studio della Sony. E’ una grande soddisfazione soprattutto perchè ci hanno detto che abbiamo un’amalgama di voce che a loro è piaciuta molto. E’ un grande onore!
La vostra sconfitta l’ha decretata il voto di Anna Tatangelo. Cosa le direste, adesso che siete usciti?
Ci siamo già incontrati con lei fuori dagli studi e ci ha fatto capire in tutti i modi che comunque non è dipeso esclusivamente da lei quel risultato. Sappiamo com’è andata in realtà: la trasmissione andava sfumata per via della partita e quindi ci sono state delle costrizioni più forti di Anna nel decretare l’eliminato. Lei era molto dispiaciuta e noi l’abbiamo letto nei suoi occhi che la cosa è stata un minimo forzata, anche la scelta di farla parlare per ultima. Lei è sempre stata dalla nostra parte, mentre nell’ultima puntata, sui titoli di coda, c’era gente che le faceva segno di sfumare e quindi ci ha eliminati. Ma questo non è un alibi, noi prendiamo l’eliminazione come un bagaglio per ripartire e per migliorare tutto quello che in trasmissione non è potuto emergere sia per mancanza di tempo che per nostre mancanze.
Proprio sulla mancanza di tempo per il “tilt”, Enrico Ruggeri, sul suo sito, ha scritto che voi siete stati penalizzati da questa cosa…
Tutto questo discorso lo abbiamo già messo da parte; quello che è successo farà riflettere chi di dovere. Ruggeri ha dimostrato, ancora una volta, il suo affetto per noi, anche a livello umano. Ci dispiace di tutta questa confusione che si è creata ma non vogliamo continuare a parlare di cose che ormai appartengono al passato. Non vediamo l’ora di realizzare tutti i nostri progetti!
Sempre sul suo sito, Ruggeri ha dichiarato che siete stati “vittime di un mix audio che, privilegiando a caso le armonie, rendeva impossibile l’ascolto e la valutazione della vostra esibizione”. Vi appellerete?
Se n’è già parlato del fatto che tre voci sono penalizzate in tv proprio perchè a casa arriva un suono non mixato perfettamente e abbiamo dovuto affrontarlo, non ce la possiamo prendere con nessuno. E’ vero che siamo alla Rai quindi il fonico dovrebbe essere attento ai minimi dettagli però non possiamo dare la colpa a lui. Se a casa non siamo arrivati, non siamo sicuri che sia per questo motivo. Non vediamo l’ora di incidere un disco, così, se la resa sarà quella reale, avremo modo di farci ascoltare.
Elio, dopo la vostra esibizione della terza puntata, ha dichiarato di non vedere in voi il fattore X…
Se ci chiedi se ci è dispiaciuto? Sicuramente, sì! L’uscita di Elio si commenta da sola perchè crediamo non sia nè carino nè opportuno che venga detta una cosa del genere, in un contesto in cui dei giovani si mettono in gioco. Noi rispettiamo il suo lavoro, il suo lavoro ad X Factor ed il suo essere artista.
Se poteste tornare indietro, c’è qualcosa che cambiereste nella vostra storia ad X Factor?
Non ci pentiamo di quello che abbiamo detto e fatto. Abbiamo sempre detto quello che pensavamo. L’unica cosa che cambieremmo sono i vestiti che ci hanno costretto ad indossare!
Non ve li sentivate bene addosso?
Non in tutti i casi. Abbiamo dato fiducia al nostro giudice e al nostro vocal coach ma non ci siamo mai sotratti dall’esprimere il nostro giudizio sui vestiti che ci venivano assegnati. Andrea, che noi stimiamo, subiva le pressioni dei giudici per farci vestire in un modo un pò più serioso perchè il nostro giudice non voleva che potessimo dare l’idea di una boy-band che deve piacere alle ragazzine. Noi dovevamo essere seri per cui ci tarpava un pò le ali dal punto di vista dell’abbigliamento. E’ un piccolo neo in un mare di cose positive!
Con le coreografie di Tommassini, vi sentivate a vostro agio?
Le nostre coreografie non erano molto articolate. Quel poco che avevano organizzato per noi, era abbastanza facile da riprodurre per cui ci siamo sentiti a nostro agio. Per spezzare una lancia a nostro favore, molte volte siamo stati anzi dei consiglieri del coreografo. In determinate situazioni, abbiamo consigliato di fare qualcosa di particolare. Ci viene in mente l’ultima puntata: è stata cambiata la nostra coreografia all’ultimo anche su consiglio nostro, oltre che su quello di Ruggeri. Quando ci voleva, il nostro punto di vista lo abbiamo sempre detto.
La categoria dei gruppi è quella più temuta dai giudici. Perchè X Factor fatica a far emergere le band?
In Italia manca da sempre una cultura per quanto riguarda i gruppi vocali. Ce n’è molta per quanto riguarda le band, in cui un solo cantante canta, però l’esperienza dei gruppi vocali, in Italia manca. Non è come in altri paesi europei, come l’Inghilterra e la Germania dove le boy band funzionano molto bene. Ci viene in mente la prima edizione di X Factor che è stata vinta dagli Aram Quartet, nostri compaesani, che hanno dimostrato di valere nel programma ma che poi, ahinoi, dopo l’esperienza sono finiti purtroppo nel dimenticatoio. Noi, quest’anno, ci auguravamo di inaugurare una nuova era per i gruppi vocali perchè ci presentavamo come tre ragazzi giovani, freschi, che amano la loro musica e vogliono trasmetterla in maniera semplice e diretta. La paura dei giudici è proprio dovuta al fatto che non esiste un precedente di un gruppo vocale che abbia potuto esprimersi in maniera tranquilla e con seguito.
Avete perso contro la raffinata Manuela. Che cosa ha lei che voi non avete?
Sicuramente, tantissima esperienza. Lei viene da un Festival di Sanremo e ha fatto un musical internazionale importante come La bella e la bestia. Noi, dal punto di vista dell’esperienza, avevamo meno speranze, conoscendoci da così poco. Manuela ha una tecnica e una voce che sfiorano la perfezione però se ci chiedi se, a nostro gusto, lei ha cantato bene martedì, lei non è stata impeccabile in quella canzone; le hanno dato una canzone che non le si addiceva molto (“Bring me to life”), mentre in passato ha dimostrato di essere molto più nel pezzo.
A proposito del loft, dell’aspetto reality, quanto aiuta voi cantanti per il consenso del pubblico?
Purtroppo è un’arma a doppio taglio. La nostra immagine veniva, non manipolata, ma travisata dai montaggi. La lite con Nevruz, per esempio, è durata televisivamente circa due settimane ma in realtà il tutto si è concluso sì e no in 24 ore. Molto dipende da come la produzione vuole dipingere le situazioni. Nella discussione con Nevruz, ci hanno mostrato come non siamo. Per esempio, la risposta a Nevruz in cui uno di noi diceva “non ti devi permettere”, non mostrava quello che lui aveva detto affinchè ci fosse quella reazione. L’aspetto televisivo, per chi è entrato nel loft già in modalità “televisiva” e ha saputo sfruttarlo, ha potuto favorire. Noi non avevamo copioni e neanche idea di come muoverci in ambito televisivo.
Secondo voi, chi ha sfruttato meglio questo aspetto?
Non è un’accusa ma un elogio! C’erano almeno tre persone che sapevano sfruttare furbescamente bene il mezzo televisivo
Qualche nome?
Preferiamo di no! Non ci riferiamo soltanto a Nevruz…
Secondo voi X Factor rispetta la musica?
No! X Factor rispetta la televisione e tralascia l’aspetto musicale, se no molti personaggi esclusivamente televisivi e non musicali sarebbero usciti prima dei Borghi Bros, di Alessandra e di noi. Purtroppo non è un mistero che in un programma televisivo uno debba essere pronto a veder messo da parte quello per cui è nel programma, ovvero la musica. Non lo diciamo come una critica, noi stessi sapevamo di entrare in questo circuito, che poteva essere un minimo malato. Come ci disse Luca Tommassini, qui la musica sarà il 5%, tutto il resto sarà il 95%. Detto da Luca Tommassini, che era il direttore artistico della trasmissione… L’attenzione alla musica (alla preparazione e ai dettagli) è stata messa molto da parte!
Per voi chi vincerà?
I nostri preferiti sono Davide e i Kymera;
Chi sarà, invece, il prossimo ad uscire?
O Manuela o Ruggero. Manuela è troppo palesemente accademica; è brava tecnicamente ma non riesce a trasmettere come vorrebbe. A casa probabilmente percepiscono un pò di freddezza. Ruggero, in certi casi, ha dimostrato di essere un pò troppo acerbo, non completo sotto l’aspetto vocale. Martedì si sono visti alcuni limiti, il pezzo era completamente fuori dai suoi range vocali.
Nevruz e Stefano sono in testa alla classifica di video musicali più cliccati in rete. Che effetto vi fa?
Ce lo aspettavamo perchè, essendo l’italiano medio più interessato alla televisione che alla musica, ovviamente è affascinato maggiormente dall’appariscente Nevruz, personaggio molto più televisivo che musicale. Per quanto riguarda Stefano, è stato un pò sfruttato da X Factor; a causa del suo problema, è stato tralasciato l’aspetto musicale. E’ stato messo sul palco per curare l’aspetto televisivo, per fare emozionare il pubblico e lui non se lo merita perchè è davvero un ragazzo speciale. Ovviamente ha una voce bellissima ma non viene esaltata da pezzi che non la possono evidenziare tantissimo e viene invece sfruttato sempre l’aspetto emozionale.
Ed ora, un futuro da solisti, o continuerete a provarci, uniti, come i vostri conterranei Negramaro?
Gli Effetto Doppler rimangono gli Effetto Doppler. Siamo ancora più convinti. Questo è solo l’inizio…
1. tinina ha scritto:
3 ottobre 2010 alle 13:16