«Ho scelto la Bianchetti e non lei. La Senette la riproporrò nel mio palinsesto primaverile». «Ci sto lavorando».
[8 Ottobre 2009, “Il giornale”]
Verba volant, scripta manent, sostenevano saggiamente i latini. Come non ricordarsi di alcune celebri dichiarazioni che non hanno trovato poi riscontro nei fatti. Inauguriamo questa nuova rubrica grazie a un interessante “ipse dixit” del direttore di Rai2 Massimo Liofredi riguardo il caso Senette. Torniamo allo scorso agosto: mancavano poche settimane all’inizio della stagione autunnale 2009, quando il direttore decise di sostituire Francesca Senette con Lorena Bianchetti alla conduzione dell’”Italia sul 2”. Le polemiche si sono sprecate, e per la Senette, volto Rai emergente, si prospettava un autunno da disoccupata.
Ai primi di ottobre, però, Liofredi mise a tacere tutti (mentre gli ascolti delle sue “nuove” scelte non decollavano), rassicurando la Senette e il suo futuro professionale. Per la giornalista dalla lunga gavetta nella redazione di Emilio Fede, era allo studio un programma da inserire nel palinsesto primaverile. Ma ahinoi, a primavera ormai conclusa, della Senette nessuna traccia su Rai2. Per lei solo qualche comparsata in Rai, soprattutto nell’Arena di Giletti, nonostante potesse contare su un contratto biennale con l’azienda.
Nel palinsesto primaverile è comparso invece “Cuore di mamma”, game show sull’amore condotto con risultati poco esaltanti (5-6% di share) da Amadeus, già in forze sul secondo canale con “Mezzogiorno in famiglia”. Ora la questione potrebbe riproporsi: Monica Setta e il suo “Fatto del giorno”, infatti, verranno cancellati dal palinsesto, sebbene la Setta abbia ancora un anno di contratto in mano (si parla di alcune prime serate da far condurre alla procace giornalista). La Senette è davvero in ottima compagnia: i precedenti sono davvero numerosi, su tutti come non ricordare i celebri casi di Lorella Cuccarini (da ottobre a Domenica In) e di Alda d’Eusanio.
E così, come per la d’Eusanio, anche per la Senette non ci saranno impegni televisivi – sulla RAI – neppure nella prossima stagione.
Come sui banchi di scuola, spesso la continuità potrebbe garantire una maggiore fidelizzazione del pubblico e un risparmio alle casse dell’azienda, evitando così gli avvicendamenti dei conduttori di anno in anno. Ma ogni direttore e ogni direzione ha la sua storia: oltre al valzer dei palinsesti (vale a dire le variazioni all’ultimo minuto), ci dovremmo abituare anche al valzer dei conduttori.
1. Franco2 ha scritto:
14 giugno 2010 alle 15:22