12
maggio

INTERVISTA A MACCIO CAPATONDA, CAMPIONE DI CLICK SUL WEB.

Questa volta devo iniziare ringraziando Davide (Maggio s’intende) perchè mi ha dato modo di conciliare il lavoro ad una personale passione. Sono fresca di Telefilm Festival, dove sono andata sabato scorso per conoscere uno dei miei miti: Maccio Capatonda. Maccio è il personaggio di punta del comico Marcello Macchia. Le sue performance umoristiche a Mai dire con la Gialappa’s, su All Music e a Tatami di Raitre gli sono valse migliaia di clip su Youtube, milioni di views e un altro mezzo milione di seguaci in Facebook. Insomma, un fenomeno di culto della rete, venerato dai giovani in fuga dalla tv generalista.

Da quest’anno, Maccio Capatonda e la sua Shortcut (casa di produzione che ha fondato con Enrico Venti) sono approdati anche a FlopTv, la web-tv umoristica di Fox Channels Italia, con Drammi medicali, il serial parodia delle fiction medicali, con Elio de Le storie tese. Se non conoscete il soggetto e se siete in cerca di spassosi spunti parodistici sulla nostra tv e sul nostro cinema, vi suggerisco di digitare in YouTube le seguenti parole: Padre Maronno, Mariottide, Jerry Polemica, Piccol, e trailer Capatonda. Ma bando alle ciance! Eccovi l’intervista (con la quale ho inaugurato peraltro il mio nuovo sito www.cinziabancone.it) e grazie Davide per avermi permesso di diffondere, in questo spazio, un po’ di sano umorismo macciano, che ce n’è tanto bisogno!

Nelle scorse settimane, Flop-tv ha ricevuto in premio un Webby Award. Anche la rete comincia ad avere dei riconoscimenti. Che effetto ti fa?

Mi rende molto felice ma credo sia anche ora, visto che ormai la rete ha quasi surclassato la tv.

Com’è che con un compagno del liceo ti sei ritrovato a fare l’attore e a fondare una casa di produzione? Hai studiato recitazione?

Io ed Enirco abbiamo fatto l’università di Tecnica Pubblicitaria insieme a Perugia e siamo stati mandati entrambi a fare uno stage a Milano in due aziende diverse. Dopo qualche anno ci siamo resi conto di avere due ruoli esattamente complementari, lui organizzazione, io creatività. Questo ci ha permesso di unire le forze. Io non ho studiato recitazione però ho fatto un corso di dizione per tre mesi.

E la gavetta l’hai fatta?

Nel campo del demenziale l’ho iniziata a 10 anni, dopo che ricevetti in regalo la mia prima videocamera. Da allora ho sempre girato film filmetti e cavolate varie con gli amici. Per quanto riguarda la gavetta seria come ti dicevo l’ho fatta a Milano in questa grande casa di produzione dove fui mandato a fare uno stage e rimasi a lavorare per circa 2 anni e mezzo ricoprendo diversi ruoli come assistente di produzione, assistente regia, operatore backstage, galoppino ecc.

Ma che modello di business c’è in rete? Come si monetizza questo successo?

Per quanto ci riguarda non si monetizza granchè, nel senso che a parte Floptv, i video che sono in rete erano tutti destinati alla tv e sono stati messi in rete dagli utenti.

Su MySpace ti definisci “montauttoregista”.

Si è una parola che racchiude le figure di montatore, autore, attore, e regista, manca il doppiaggio però. Comunque mi occupo di tutti gli aspetti in cui c’è spazio per la creatività.

A proposito di casting, come hai trovato personaggi come Catherine J Junior e Herbert Ballerina?

Ci sono capitati, non li abbiamo cercati. Credo di avere una specie di calamita per i casi umani. Non so spiegarti come sia possibile. Comunque facciamo anche dei veri casting, ed ogni tanto ne escono di belli anche da lì.

La vostra comicità si esprime per lo più in formato cortometraggio, adattissimo al web. Come comico, te la sentiresti di fare comicità dal vivo, tipo Zelig, magari per un pubblico generalista?

Mi è stato proposto qualche volta, e mi piacerebbe anche, soltanto che sono troppo preso a fare video e non riesco a ritagliarmi il tempo per pensare a cosa fare su un palco.

I vostri corti sono parodie dei vari generi televisivi, musicali e cinematografici. Come nascono questi soggetti e personaggi?

Spesso nascono spontaneamente, senza fini di parodia dichiarati, ma sono ovviamente il frutto della grande quantità di tv e di cinema assorbiti negli anni dell’infanzia, adolescenza e vecchiaia (cioè ora).

Ti fa ridere Zelig? E Digei Angelo?

A Zelig preferisco il cabaret dal vivo, cioè preferirei andarlo a vedere agli Arcimboldi. Dalla tv spesso non si percepisce il calore del teatro. Digei Angelo mi piace, ma non lo conosco molto.

Il tuo comico italiano preferito?

Ce ne sono almeno tre quasi a pari merito: Verdone, Troisi, Guzzanti.

Che tipo è Maccio Capatonda?

Il personaggio di Maccio Capatonda in realtà non è stato approfondito più di tanto, è più che altro un nome che è rimasto appioppato a me Marcello. Se ti riferivi a me, sono un tipo normale. Ma anche un po’ strano. Forse più strano che normale. In realtà non so definirmi.

Ogni volta che vedo una tua clip, dico a me stessa, chissà quanto si sono divertiti a girarla… Vi divertite?

Si ci divertiamo molto, è un lavoro stupendo, l’unico che avrei mai potuto fare. Però è anche molto pesante, soprattutto quando giriamo senza sosta, o quando si fanno le nottate al montaggio.

Dì la verità, te le vai a leggere le pagine a te dedicate su Facebook?

E’ una cosa che facevo soprattutto all’inizio, quando non c’era ancora Facebook, per avere un responso. Attualmente non lo faccio più di tanto.

Vuoi dire qualcosa ai tuoi fans?

Si, volevo dire una cosa molto importante e ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di farlo: cari fans, non abbiate paura di essere quello che avete avuto.

Mi sai dire perché se io mi ribalto dalla sedia quando guardo i vostri video, mia mamma non fa una piega?

Perchè se si ribaltasse tua mamma si farebbe troppo male. No scherzo, credo sia questione di gusti come in tutte le cose.

Ultima domanda, ma come ti vengono? (se vuoi, rispondimi come se fossi Maccio!)

Mi escono dal naso la mattina presto.

Ultimissima domanda, indicami i tuoi tre video preferiti.

La febbra, l’uomo che usciva la gente, il sesto scemo.



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3 Commenti dei lettori »

1. sirgeorgebest83 ha scritto:

12 maggio 2010 alle 15:54

“Natale al cesso” è ormai un classico



2. Angelo D'Adamo ha scritto:

12 maggio 2010 alle 20:34

ma il capolavoro è senza ombra di dubbio “l’uomo che usciva la gente”… DEVE! FAR MALE… XDXDXDXDXDXDXDXD



3. Nedda ha scritto:

13 maggio 2010 alle 22:35

Che grande! Ammiro moltissimo queste intelligenze creative…vorrei lavorare con luiiiii! :-) mamma che risate! certo non è proprio un gioco realizzare cose del genere. Ma la domanda è : quando vedremo codesti capolavori dai gialappi, insieme anche a jean clode etc?



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