8
marzo

ISOLA DEI FAMOSI, I “FIGLI DI”: ROBERTO FIACCHINI, IL SORCINO SNOB NAUFRAGA CONTRO IL VOLERE DEL PADRE

Alla notizia di un sorcino all’Isola gli animalisti del WWF sono balzati su dalla sedia. Tranquilli, non si tratta nè del topolino di campagna, nè del ratto di fogna, e nemmeno del noto imitatore toscano Giorgio Panariello, bensì di Roberto Fiacchini, figlio adottivo di Renato Zero. Mentre il papà si fa vedere su Canale cinque con i bambini cenciani di Io canto, lui sta naufragando, televisivamente parlando.

“Mio padre mi ha consigliato di non andare”, e tu che fai? Ignori il saggio suggerimento del mitico cantautore e parti per l’Isola dei Famosi per far parte dei quattro figli di previsti per l’edizione in corso, osservando pedissequamente ciò che dicono gli psicologi che vanno in tv, e cioè che il figlio tende sempre a ribellarsi e a fare l’opposto di quello che dicono i genitori, anche se questi ultimi sono adottivi (è stato accolto sotto l’ala protettiva dell’artista romano solo nel 2003).

Dalle prime dichiarazioni, rilasciate in esclusiva a Romina di Leo, per Diva e Donna, sembra un personaggio sui generis, molto timido, che con la sua partecipazione al reality vuole avvicinare il pubblico italiano a tematiche serie come l’adozione, le annesse difficoltà legislativo-burocratiche che ci sono in Italia e l’estensione dell’istituto anche alle coppie gay.

Il trentaseienne futuro naufrago ha una storia molto particolare alle spalle, essendo letteralmente passato dalle stalle alle stelle“: dall’orfanotrofio a casa Zero, dalla minestra della mensa al piatto raffinato, dalla sfiducia nel futuro alla gloria e ai successi della sua etichetta discografica. Adesso è anche sposato, con due figlie, e può contare sulla presenza di una sorella che non sapeva di avere: “L’Isola è anche un modo per farmi conoscere da mia sorella Cinzia, incontrata di persona solo pochi giorni fa”. Sembra una soap opera ma è tutto vero; il padre adottivo Renato Zero lo seguirà in silenzio da casa, assieme alle nipotine Virginia e Ada, sue fans.

Ma la favola finirà con un lieto fine? Non sentenziamo frettolosamente, “entriamo nel fuoco delle polemiche”, come dice Monica Setta. Noi di DM lo abbiamo sentito spavaldamente affermare, durante il suo provino, con la sua identificabilissima erre moscia, di essere un uomo fortunato, perchè vive nel benessere, può permettersi lussi, auto, case meravigliose, vestiti firmati tanto che sembrava stesse interpretando la canzone di Tiziano Ferro “…case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale”.

Un atteggiamento che, se portato anche in Nicaragua, fa ipotizzare una scarsa ”presa” sull’italiano medio, sicuramente meno fortunato. D’altro canto, un “figlio di”, si sa, parte già cinquanta metri avanti in una gara di atletica dei cento metri piani. 

Probabilmente avrebbe dovuto ascoltare meglio una canzone del padre che dice che nella vita ci vuole “prudenza e giudizio”. Anche perchè, con ogni probabilità, fa più simpatia la delicatezza di chi non ostenta piuttosto che la sincerità a volte smargiassa di chi paga con un’American Express Oro.



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10 Commenti dei lettori »

1. lauretta ha scritto:

8 marzo 2010 alle 14:25

io ho letto da qualche parte che ha anche un matrimonio in crisi e andrebbe li anche per vedere di recuperarlo. Solita solfa insomma…!



2. giemmegi ha scritto:

8 marzo 2010 alle 20:02

Beh! che dire….
Ho visto la clip, mercoldì scorso, e ne rimasi molto sorpreso, quasi non credevo a quello che avevo sentito.
Poi mi sono chiesto: e chi capperi ti ci ha mandato?
Potevi startene a casa tua, nel lusso e fra le tue auto, …. ma chi si crede di essere?
Tra le doti che amo nelle persona è la sincerità, ma questo non significa essere sinceri, ma sbatterti in faccia che tu sei niente al suo cospetto,
Cosa avrà mai fatto Renato Zero a meritarsi un figlio così poco riconoscente. Mi dispiace molto per Renato Zero che stimo molto.
Tutti indistintamente, amiamo il lusso o almeno lo sognamo, ma anche chi ci vive, di solito non lo mette in piazza con quella superbia.
Temo che la sua permanenza sarà breve.



3. Nita Petronela ha scritto:

8 marzo 2010 alle 20:18

Non possiamo chiedere l’impossibile a Roberto! Non potrebbe mai essere come il padre. Non è sangue del Suo sangue, anche se avendo la fortuna di essere educato da Renato, sicuramente ha capito tante cose ma non abbastanza. Lo sbaglio è stato già fatto con la sua presenza in questo programma ma sicuramente si renderà conto e tornerà di corsa, sotto l’ala protetrice del padre. Il compito Suo è rendere omaggio a RENATO ZERO e a tutti coloro che amano Renato e la Sua Opera. Questo è il suo lavoro che si fa in mezzo alla gente, non nelle isole. Vi dedico la canzone ” Figlio” di Renato Zero, dedicata a Roberto.



4. daniela ha scritto:

8 marzo 2010 alle 20:36

Da fan ultratrentennale di Renato Zero, ringrazio Davide per quest’articolo.



5. zerocry ha scritto:

8 marzo 2010 alle 21:35

quello che stona in tutto questo è vedere associato renato e quello che ha rappresentato per tantissime persone che sono cresciute immersi, nella sua poesia ad una trasmissione come questo reality..



6. Davide Maggio ha scritto:

8 marzo 2010 alle 21:36

Consigli per gli acquisti! Gnocchi sul fuoco!

Vi siete spenti?



7. Federico ha scritto:

8 marzo 2010 alle 22:44

Mi trovo estremamente in accordo con l’autore dell’articolo.
Ci tengo a sottolineare che molti dei fan di Renato Zero non si identificano ne sostengono la partecipazione al reality più trash della televisione italiana, e che si dissociano totalmente da tale scempio.
Preciso che l’arte di Renato Zero e le “baracconate” dell’Isola non vanno confuse, e che per fortuna Renato Zero è un vero artista.
I figli di.. se hanno bisogno di far così è perchè dall’arte e dai valori dei padri evidentemente non hanno recepito un bel niente.

Saluti



8. Stefania ha scritto:

9 marzo 2010 alle 10:28

Sono anche io d’accordo con l’autore dell’articolo.
Mi fa piacere sapere che il padre non fosse d’accordo, d’altra parte a noi sorcini da sempre, questo genere di programmi e di esibizioni non smuovono certo i nostri sentimenti e le nostre emozioni. Veder trascinato il nome di Renato nel fango di così basse esibizioni – e dichiarazioni di Roberto – fa male… Certo, lo sappiamo anche noi, non siamo struzzi, che Renato grazie al suo lavoro può permettersi una vita agiata, ma lo sbandieramento di Roberto è stato di pessimo gusto. Renato si è fatto da sè, è arrivato dove è arrivato faticando e con le sue mani, Roberto si è trovato proiettato nella bambagia e si sta proprio comportando come il classico “arricchito”.



9. sbisy ha scritto:

10 marzo 2010 alle 08:27

…e anche qui…



10. francesco ha scritto:

10 marzo 2010 alle 15:35

Sono indignato anch’io, da sorcino storico di Renato Zero, di questa infelice e volgare scelta dell’”erede”. Ma ancora di più mi indigna leggere di quei fanatici che hanno aperto e monopolizzato gruppi su facebook e mi vergogno letteralmente quando leggo che i sorcini tifano tutti per roberto. non è così ma a noi lo spazio non viene mai dato, si parla solo di questi altri, che sono molto potenti come mezzi ma NON SIAMO TUTTI COSI’!!!!!ringrazio davide di averci concesso almeno questo spazio per darci un pò di visibilità,anche se servirà a poco… :-(



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