Ora in tendenza

Sergio tuona: «Scurati non lo avrei censurato»

Interviene l'AD della tv di stato: «Si doveva agire diversamente. Chi ha sbagliato paga».

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

22/04/2024 - 11:00

Sergio tuona: «Scurati non lo avrei censurato»

In casa Rai non si placano le polemiche in seguito all’ormai ampiamente discusso caso Scurati. L’immagine dell’azienda ne è uscita indebolita per la gestione della vicenda e l’Amministratore Delegato Roberto Sergio ha chiesto per oggi una relazione e promesso che saranno presi provvedimenti drastici.

Si doveva agire diversamente. Possiamo anche discutere sulla richiesta di mille e 800 euro per un minuto in trasmissione, se fosse esagerata o meno o non compatibile con gli standard Rai, e quindi anche eticamente inaccettabile, ma certamente non lo avrei censurato

dichiara l’AD a La Stampa. Dalla Rai, di fatto, è la prima volta che si parla di censura, che Sergio trova “surreale, surreale come sia potuto accadere, è necessario approfondire e dare risposte”.

Chi ha sbagliato paga (…) Non può finire qui

tuona sempre sul quotidiano torinese. L’AD afferma di aver appreso soltanto dai social dello stop al monologo di Scurati sul 25 aprile. Fosse dipesa da lui, aggiunge, “la questione avrebbe avuto un esito diverso”. Continua:

Io lo avrei mandato in onda e avrei chiesto a Serena Bortone, nel caso fosse stato necessario, un riequilibrio ai sensi della normativa che disciplina la par condicio.

Il suo intento è comunque quello di difendere la Rai, che considera “vittima di una guerra politica quotidiana con l’obiettivo di distruggerla”. Da chi, però, non lo dice, e l’Usigrai – in una lettera aperta a Sergio – scrive:

Se vuol difendere l’azienda, lei ha il dovere di dire chi la vuole distruggere. E di difenderla. Anche perché quello che sta accadendo oggi è il frutto prevedibile delle scelte assunte in questi mesi (…) Non è mai tardi per cambiare rotta. Quindi restiamo in attesa degli annunciati ‘provvedimenti drastici’.

Lascia un commento

Compila il form e lascia un commento sull'articolo. Registrati o accedi con Google o Facebook per riservare il tuo nickname e semplificare il processo di approvazione dei tuoi commenti.