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Ecco cosa diceva Pietro Fanelli su Canale5 e Summer Job

Le vecchie dichiarazioni del concorrente dell’Isola dei Famosi: «Amo l’arte e non tutto questo marasma di m*rda come Canale5…».

di Roberto Mallò

08/04/2024 - 16:53

Ecco cosa diceva Pietro Fanelli su Canale5 e Summer Job

E’ uno dei naufraghi della nuova edizione dell’Isola dei Famosi. Eppure, circa un anno fa, aveva dichiarato di essersi pentito della partecipazione a Summer Job, il reality Netflix che gli ha dato un briciolo di notorietà, anche se era “la più grande trashata e schifezza che io abbia mai visto“. Ci riferiamo al modello, aspirante attore, Pietro Fanelli, pronto a rimettersi in gioco nelle spiagge soleggiate dell’Honduras. Una scelta, quella di partecipare al programma Mediaset, che cozza con quanto dichiarato in precedenza.

Dato che sono un megalomane, narcisista, egocentrico, bastardo e sono molto impulsivo e impaziente, ho avuto la tragica e stupida idea di partecipare ad un reality show (Summer Job su Netflix), che è la più grande trashata e schifezza che io abbia mai visto, quindi apparire lì come partecipante mi crea una vergogna e un disgusto incolmabili

avrebbe scritto Fanelli in direct al tiktoker Marco Santarpia, che aveva poi divulgato altri suoi messaggi:

Io quando ho accettato non sapevo che fosse così, quindi mi sono pentito tremendamente. Io non avrei mai voluto fare tv o TikTok. Mi fa schifo questa roba. (…) TikTok e il reality mi hanno soltanto bruciato, le persone mi associano a quello schifo e non mi prendono sul serio. Tutta colpa mia e delle mie scelte affrettate. Dovevo aspettare, anche per tutta la vita forse. Sarei stato più fedele a me stesso. Sarebbe stato più dignitoso aspettare, vivere per ciò che amo, vivere della mia arte aspettando l’occasione giusta, che avrebbe fatto risaltare il vero me. (…) Ci tengo a ribadire che io amo l’arte e non tutto questo marasma di merda come Canale 5, i trapper e i social ecc ecc.

Certo che non avrebbe dovuto partecipare perché “al tempo pensavo che dovessi scendere a compromessi pur di diventare qualcuno“,  se l’era anche presa con i telespettatori che commentavano quel genere televisivo:

Voi che commentate siete degli idioti, dite le cose influenzati dai commenti stessi e così via parte un vortice di odio. Ricordatevi che è tutto costruito per manipolarti.

Peccato che oggi, a meno di un anno e mezzo di distanza, nonostante si sia definito un artista poliedrico che non può esprimere la sua cultura per la chiusura mentale del pubblico attuale, Fanelli abbia scelto di partecipare – lo citiamo testualmente – ad un’altra “trashata“. Prodotta, peraltro, da Banijay Italia, proprio come lo era Summer Job.

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