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Bonolis: «A giugno scade il contratto con Mediaset e la voglia di continuare»

Le dichiarazioni del conduttore a La Stampa: «Sono 13 anni che faccio Avanti un Altro, ho bisogno di nuovi stimoli».

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

27/01/2024 - 15:28

Bonolis: «A giugno scade il contratto con Mediaset e la voglia di continuare»

Il prossimo giugno scadrà il contratto di Paolo Bonolis a Mediaset. Il rinnovo, però, non è affatto scontato, anzi: il conduttore, attualmente in onda con Ciao Darwin e Avanti un Altro, manifesta l’intenzione di volersi fermare e prendere una pausa dal piccolo schermo, sostenendo che a giugno scadono un sacco di cose: pure il desiderio di continuare a fare tv.

Fosse stato per me avrei già lasciato da due anni. Sono andato avanti solo perché se smetto comprometto l’esistenza di molte persone, che lavorano con me e hanno famiglia. Per questo ho tenuto duro. Solo che adesso sono veramente stanco

dichiara a La Stampa, lamentando nella sua vita professionale una ripetitività (sempre gli stessi programmi) che oggi non sembra voler più accettare. Se a questa si aggiunge una mancanza di stimoli, continuare ammette che non ha senso:

Sono 13 anni che faccio Avanti un Altro. Ho bisogno di nuovi stimoli, ma mi mancano lo spazio e le energie per immaginare nuovi progetti. Sento la necessità di una pausa per rielaborare il mio pensiero e la mia natura. Fare tv vuol dire sapere cogliere lo spirito del tempo e io devo trovare me nello spirito di quest’epoca: devo capire cosa sono diventato e se ho qualcosa da dire a questa generazione. Altrimenti rischio di essere anacronistico, televisivamente parlando. A meno di non fare Techetechetè all’infinito, ma vorrebbe dire continuare a guardarsi indietro: avere mille passati e nessun futuro.

Il suo, almeno in apparenza, non vuol essere un attacco a Mediaset, dal quale dice di aver ricevuto diverse proposte negli anni ma “sono io che rifiuto: non voglio condurre format di altri, ma programmi che invento io. Come Il Senso della Vita, che avrebbe sempre voluto riportare in onda, a differenza dell’azienda. “Tredici anni fa mi offrirono il preserale e mi proposero una serie di format, anche carini. Ma non erano miei. Quindi dissi: ‘Se mi viene in mente un’idea, faccio il preserale, altrimenti no’. Ebbi poi l’intuizione di Avanti un Altro”, aggiunge.

A proposito di preserale, Avanti un Altro avrebbe dovuto scontrarsi quest’anno con Pino Insegno, escluso da L’Eredità a vantaggio di Marco Liorni. Sulla vicenda, il conduttore tende una mano al collega silurato:

Sì, mi spiace, ma per una ragione diversa: trovo che gli abbiano fatto una cosa spregevole. Pino Insegno ha tentato un’impresa impossibile. In quella collocazione oraria (preserale di Rai 2, ndDM) nessuno, nemmeno Vasco Rossi nudo in elicottero, poteva andare bene. Se davvero gli hanno tolto L’Eredità attaccandosi ai bassi numeri del Mercante in Fiera, è stata una grande ipocrisia. Mi spiace, anche perché un conto è il professionista, un altro l’uomo con le sue convinzioni. Il tutto senza nulla togliere a Liorni che è un ottimo conduttore.

Nel suo futuro immediato, dunque, non vede per il momento nulla, a meno che non si spalanchino le porte del Teatro Ariston per il post Amadeus al Festival di Sanremo, a cui non direbbe di certo di no:

Se dovessi prendere in considerazione l’idea, servirebbe un investimento importante e un’idea che ‘eventizzi’ la kermesse, che porti qualcosa all’Ariston che non siamo usi vedere nel corso dell’anno in tv.

Idea che a quanto pare già ha ma “mica glielo dico”. Infine, una battuta sui fuorionda di Striscia la Notizia, da cui prende nettamente le distanze, “rievocando” vecchi dissapori con Antonio Ricci evidentemente mai superati:

Io sinceramente non li diffonderei, però è un atto lecito e c’è chi lo fa. Ognuno fa i conti con la propria coscienza e morale, peccato che queste siano molto spesso al soldo della propria convenienza.

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