15
gennaio

Sanremo 2024, le pagelle delle canzoni al primo ascolto

canzoni sanremo

Gli ascolti delle canzoni di Sanremo

E’ arrivato il momento tanto atteso, quello che segna l’imminente fine della marcia d’avvicinamento al Festival di Sanremo 2024, ossia l’ascolto delle trenta canzoni. Qui su DavideMaggio.it abbiamo preparato il nostro pagellone che sarà svelato prima con una speciale diretta Instagram, a partire dalle 17.55 (l’embargo cadrà alle 18), e poi su queste pagine.

Da premettere che si tratta di un primo ascolto e, dunque di prime impressioni, suscettibili di variazioni con gli ascolti successivi, quando i brani saranno eseguiti dal vivo sul palcoscenico.

Iniziamo con un giudizio sintetico di massima: non c’è la canzone che si impone sulle altre. C’è tanta omologazione, come se si seguisse una ricetta perfetta: canzone che parte lenta e poi ritornello dance o simil dance. A prescindere dalla coerenza tra testo e musica.

Sanremo 2024, le pagelle delle canzoni

Alessandra Amoroso – Fino a qui 7+

La nuova era di Alessandra Amoroso non è molto diversa dalla vecchia. Qualcosa cambia però: c’è uno scatto di maturità, Fino a Qui è una ballata intima, in cui la cantante si confessa provando a darsi uno spessore. Un’interpretazione accorata, ma senza strafare, potrebbe portarla dritta nella cinquina finale. L’impressione è che abbiano voluto cucire ‘Due Vite’ sulla Amoroso.

Verso cult: E quante notti sono stata sveglia a disegnare sul soffitto anche solo una stella, a sentirmi come Sally senza avere più voglia di fare la guerra

Alfa – Vai! 6+

Non sappiamo se la reference fosse un brano country o Ed Sheeran, fatto sta che dal cilindro di Alfa è uscito l’ennesimo brano orecchiabile,  in cui si sentono pure dei fischi. Atmosfera scanzonata e tiktokabile.

Verso cult: Ma se morirò da giovane spero che sia dal ridere

Angelina Mango – La noia 7 1/2

La noia sembra una normale evoluzione degli ultimi singoli portati al successo dalla concorrente di Amici 22. In un Sanremo, abbastanza omologato musicalmente, Angelina si differenzia con un brano per certi versi sofisticato, pur senza avere pretese alte. Mostra sicurezza nel cambiare toni e nel giocare con gli ossimori.

Verso cult: Muoio senza morire

Annalisa – Sinceramente 7 1/2

Chi si aspettava un ritorno alla Annalisa della prima d’ora, per una consacrazione sanremese, rimarrà deluso. Sinceramente è rafforzativo di un posizionamento preciso iniziato con Bellissima. E’ un brano pop all’ennesima potenza, più alto e adulto rispetto a Mon Amour, pensato per la radio e, perchè no, per l’Eurovision…

Verso cult: Anche se a volte mi nascondo non mi sogno di tagliarmi le vene

Big Mama – La rabbia non ti basta 5+

Sul palco potrebbe sprigionare tutta la carica, per ora è un insieme di parole che filano bene senza stupire.

Verso cult: Se anche fossi solo vetro ti coprirei per strada e mi farei colpire

bnkr44 – Governo punk 6

Brano orecchiabile e giovane, scanzonato quanto basta. Si fa ascoltare, eppure fatica a lasciare il segno.

Verso cult: Parliamo da soli in una notte di prigione con gli occhi spalancati e le labbra di silicone

Clara – Diamanti grezzi 5 1/2

Clara è moderna, fa ballare e mixa i generi, testo un po’ deludente. Una canzone d’amore sì che tuttavia non sconfessa il suo personaggio.

Verso cult: Siamo la prima volta quella che non si scorda, quel bacio con la lingua che fa paura

Dargen D’Amico – Onda alta 7–

Anche stavolta Dargen sembra centrare il ritornello tormentone. Sfrontato, scapigliato, si fa notare.

Verso cult: C’è chi mi chiama figlio di puttana, che c’è di male?

Diodato – Ti muovi 6 1/2

Una canzone dalle venature un po’ blues in cui non manca l’occasione per far sentire la voce. Magnificente, possente, peccato per un ritornello che non si mantiene all’altezza.

Verso cult: Hai sciolto le catene che abbiamo stretto insieme per tenerci lontano

Emma – Apnea 6

Il brano d’amore parte bene e poi si perde, è come se avessero voluto mettere po’ troppe cose insieme. Finisce pure per ricordare, a un certo punto, Viola Valentino.

Verso cult: Trovale tu le parole nelle onde del televisore o del mare

Fiorella Mannoia – Mariposa 5 1/2

Fiorella Mannoia sceglie un brano dalle sonorità vive in cui affrontare la tematica femminile; se volessimo descriverlo citando un pezzo esistente diremmo: Il Pescatore di De Andrè. Tra una similitudine e l’altra, risulta ripetitivo.

Verso cult: Sono stupore e meraviglia, sono negazione e orgasmo

Fred De Palma – Il cielo non ci vuole 6-

L’esordio sanremese di De Palma non tradisce il suo mondo. Non è il classico tormentone ma nemmeno si può dire che abbia fatto il salto.

Verso cult: Ma tu promettimi che staremo bene anche all’inferno, il cielo non ci vuole pieni di rimpianti fino all’overdose

Gazzelle – Tutto qui 7-

Delicato, nostalgico senza essere smielato, Gazzelle non sfigura. Tuttavia, conoscendo la sua storia artistica, ci saremmo aspettati un pizzico di introspezione in più.

Verso cult: Sembriamo due panda, amore mio

Geolier – I p’ me, tu p’ te 8-

Geolier sa come deve parlare al suo pubblico, è lui, riconoscibile e non sbaglia. Il ritornello con l’acceleratore risulta pure superfluo. Ecco, se ad Alessandra Amoroso va il “premio Due Vite”, a Geolier il “premio Cenere”. Sappiamo com’è finita lo scorso anno ma questo? La notizia è che c’è anche un verso in italiano

Verso cult: T stai vestenn consapevole ca tia spuglia

Ghali – Casa mia 5+

Ghali abbandona la trap pura per un brano più vivo che non sembra avere quella forza di chi fino a poco tempo fa dominava le classifiche. Ritornello ‘da rivedere’ mentre le tematiche esplorate non sono a lui nuove.

Verso cult: siamo tutti zombie col telefono in mano

Il Tre – Fragili 7

In Fragili, Il Tre chiede scusa e si assolve. E anche noi lo assolviamo per un brano furbo,che racchiude i generi che vanno per la maggiore, risultando orecchiabile.

Verso cult: le tue pupille sembrano pallottole se mi guardi mi ferisci -

Il Volo – Capolavoro 6-

Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble sono quella roba lì: lirismo, amore, melodramma e qualche banalità. Il ritornello c’è ma non è possente come ai tempi di Grande Amore.

Verso cult: Io che sto seduto dentro a un cinema a sognare un po’ d’America e un po’ di casa tua

Irama – Tu no 6 1/2

Sanremo per Irama è ormai sinonimo di ballad. Tralasciando l’inizio gridato “da uomo del monte”, il brano è struggente e un briciolo banale. Manca quella parte cantabile che gli avrebbe consentito di raggiungere la perfezione nel contesto sanremese.

Verso cult: Cado ma in fondo me lo merito, il fondo è così gelido

La Sad – Autodistruttivo 6+

Un po’ Blink 182, un po’ Finley, i La Sad appaiono genuini e non forzati. Cantano come mangiano. La mano di Riccardo Zanotti, tra gli autori del brano, si è amalgamata bene con loro.

Verso cult: l‘amore spacca il cuore a metà, ti lascia in coma dentro al solito bar

Loredana Bertè – Pazza 7-

E’ un autoritratto/testamento in musica, con venature rock, quello di Loredana Bertè. La cantante si autoassolve e glorifica a suo modo, mettendo in evidenza altresì i paradossi con cui ha dovuto fare i conti (in un verso dice “prima ti dicono basta sei pazza e poi poi ti fanno santa“). Diretta e dal testo viralizzabile.

Verso cult: Col cuore che ho spremuto come un dentifricio e nella testa fuochi d’artificio

Mahmood – Tuta gold 7-

Tuta gold rispecchia l’anima da “ragazzo di Porta Venezia” di Mahmood. Il cantante si racconta alla sua maniera, menzionando bullismo e il rapporto con suo padre. Osa con il suo slang, meno col ritmo arabeggiante. Produzione impeccabile, ballabile e con un “jingle” da ricordare.

Verso cult: Maglia bianca oro sui denti blue jeans, non paragonarmi a una bitch così

Maninni – Spettacolare 7-

E’ dal giovane e sconosciuto Maninni che arriva la canzone forse più sanremese tra le 30 che saranno in gara. E viene da dire finalmente, in mezzo ad un mucchio di brani omologati, il sentore di tradizionale non guasta. Attenzione classicità, in questo caso, non fa rima con anzianità.

Verso cult: E ci saranno le giornate bastarde quelle che non ce la fai più

Mr. Rain – Due altalene 7-

E’ una canzone accorata, su un genitore che perde i propri figli, nello stile di Mr. Rain, con parti cantate e parti rappate. Il palcoscenico sanremese potrebbe valorizzarlo.

Verso cult: In mezzo al temporale abbiamo unito i nostri lividi come due oceani invisibili

Negramaro – Ricominciamo tutto 8-

I Negramaro fanno i Negramaro, aggrappandosi a quell’autenticità che li ha sempre contraddistinti a rischio di apparire scontati. Manca un po’ di graffio.

Verso cult: Eravamo una canzone di Battisti all’alba, anche senza bionde trecce

Renga e Nek – Pazzo di te 5 1/2

Non escono dalla loro comfort zone ma sono in ritardo di 15 anni. Al pubblico milf piacerà, sul resto nutriamo qualche dubbio.

Verso cult: L’amore è nobile, è fatto di un metallo indistruttibile

Ricchi e Poveri – Ma non tutta la vita 6

Un inno a cogliere l’attimo, che farà impazzire le balere, è il brano scelto dai Ricchi e Poveri per il ritorno in gara. Operazione coerente con la loro storia. Da segnalare l’incipit in cui sembrano autocitarsi: “che confusione il sabato sera”.

Verso cult: Anche la più bella rosa diventa appassita

Rose Villain – Click boom! 6 1/2

Un po’ uguale a se stessa, aspetto che non è necessariamente un male, e in linea col mood sanremese di quest’anno. L’interpretazione c’è, l’energia pure, si poteva scavare più a fondo.

Verso cult: Il cuore parla e dice stupida

Sangiovanni – Finiscimi 6 1/2

Sangiovanni fa mea culpa con la freschezza e l’ingenuità dei suoi ventuno anni. Finiscimi è una lettera d’amore e di scuse per gli errori commessi, intima e diretta, dedicata alla sua ex, Giulia Stabile. Catalizzerà sicuramente l’attenzione del gossip. Quota Tre metri sopra il cielo.

Verso cult: Io non so come si controllano le emozioni perciò delle volte ho fatto un po’ il coglione

Santi Francesi – L’amore in bocca 5

Toni drammatici, e un po’ da club, il debutto dei Santi Francesi più che con L’amore in bocca lascia con L’amaro in bocca.

Verso cult: Lascerò i vestiti per strada ti sembrerà strano seguire un filo di lana

The Kolors – Un ragazzo una ragazza 6-

Questa non è Ibiza ma potrebbe essere Marbella. Battute a parte, conserva un po’ di quel mondo, trovando rifugio in sonorità anni 80 e 90. Il ritornello ‘un ragazzo incontra una ragazza” vorrebbe essere martellante ma dubitiamo ci riesca.

Verso cult: Comprerei per te la luna se avessi money



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Emma
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1 Commento dei lettori »

1. Silvia ha scritto:

15 gennaio 2024 alle 19:24

Avete sbagliato i nomi di due componenti de Il Volo, li avete invertiti… 😂



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