L’Assemblea dei giornalisti che lavorano nelle reti Rai senza contratto giornalistico esprime “profonda preoccupazione” per una situazione contrattuale ritenuta “inaccettabile”, accusando la tv di Stato di applicare accordi di lavoro “illegittimi e irregolari”.
“Esprimiamo profonda preoccupazione perché il tavolo aperto lo scorso marzo sulla nostra situazione contrattuale, che si protrae ormai da anni, si è arenato dopo continui rinvii. Chiediamo di convocarlo al più presto per avviare una rapida definizione positiva della nostra vertenza. Rivendichiamo il nostro diritto ad avere il contratto nazionale di lavoro giornalistico Rai-Usigrai. Consideriamo inaccettabile che la Rai, azienda pubblica, non riconosca ai lavoratori il contratto previsto dalla legge, e si renda colpevole dell’applicazione di contratti illegittimi e irregolari“
è il documentato votato a larghissima maggioranza dall’Assemblea, riunitasi nella giornata di ieri. Hanno partecipato in presenza e online 130 persone: si tratta – si legge nella nota – di oltre la metà dei giornalisti non contrattualizzati come tali (“false” partite IVA e interni con contratto da programmisti multimediali), che ogni giorno contribuiscono a realizzare i programmi di informazione delle reti del Servizio Pubblico (eccetto i tg).
L’Assemblea, infine, si è dichiarata pronta ad aprire, assieme alle proprie legittime rappresentanze sindacali, “una fase di mobilitazione che contempli ogni iniziativa utile a conseguire il riconoscimento dei propri diritti”.