“Ma soprattutto ringrazio il mio spirito guida, che non è lo spirito dell’Isola, ma è la mia gobbista, Paola, senza di lei avrei fatto scena muta“. Ilary Blasi chiudeva così l’ennesima edizione incolore de l’Isola dei Famosi (qui la nostra recensione). La sua frase, per molti più verità che barzelletta, di certo denota una sua dote: l’ironia. Di tutto il resto, in questi anni, si è visto poco.
Spesso fuori fuoco, dal fare svogliato e sbrigativo, l’impressione sovente è quella di un pesce fuor d’acqua, della compagna di classe che non studiava ma si divertiva a lasciare qualche zampata per autocompiacimento o per diversivo. La vera domanda, la stessa che faresti ad un’alunna, è: cosa vuoi fare da grande?
Ilary Blasi ha 42 anni, non è più la signora Totti, e sulla carta vanta un curriculum degno di una super professionista che, tuttavia, a vederla all’opera poco traspare. Veste i panni di migliore attrice non protagonista dei suoi show tradendo irrimediabilmente la prerogativa chiave di una padrona di casa che è quella di imprimere il passo. Non è un caso che, quando si è trovata a fare i conti con format scricchiolanti, il risultato è stato sempre un disastro; ricordiamo i flop di Eurogames, Balalaika, Star in the Star mentre l’attuale Isola rischia di tramutarsi nel suo cimitero mediatico.
E’ giunto il momento di trovare il posto e il progetto giusto, un programma che possa far suo e valorizzi la sua freschezza, che la faccia maturare e che la appassioni tra case, auto, viaggi fogli di giornale, figli, gatti, Sabaudia e orologi.
1. Perseo ha scritto:
21 giugno 2023 alle 18:53