28
maggio

Littizzetto si congeda dalla Rai con una ‘velenosetta’ lettera: «E’ finita, non abbiamo superato la crisi del settimo Governo». E percula Salvini: «Bello, ciao!»

Luciana Littizzetto - Che Tempo Che Fa

Luciana Littizzetto - Che Tempo Che Fa

“Eccoci arrivati alla fine della nostra relazione”. Esordisce così, Luciana Littizzetto, nel suo ultimo monologo a Che Tempo Che Fa targato Rai, che dedica proprio alla tv di Stato con una lettera di saluti. Cara Rai, dice. Continua:

E’ finita, non abbiamo superato la crisi del settimo Governo. Pensare che la prima volta che mi hai assunto c’era la destra, si parlava di condoni, il mondo era in guerra… Quante cose sono cambiate da allora, eh?!”

legge con fare divertito ma “velenoso”, che alterna però a passaggi anche ironici. “Che peccato andare via proprio adesso che in guardiola hanno imparato a scrivere il mio cognome”, aggiunge. Parla anche al plurale e lo fa quando con orgoglio difende e ricorda il successo di vent’anni di Che Tempo Che Fa, trascorsi per la maggior parte a Rai 3 (due anni a Rai 1 e uno a Rai 2):

Abbiamo resistito soprattutto grazie ai milioni di telespettatori che ci hanno voluto bene (…) e anche al nostro impegno, ma non grazie ad altro; questo lo dico a muso duro e con orgoglio.

Littizzetto ci tiene a precisare alla Rai (e non solo) che “il mio ricordo di te sarà sempre felice perché tu per me non sei la parte politica di turno che ti governa” bensì i tanti personaggi che l’hanno fatta grande (cita i grandissimi della tv, da Pippo Baudo a Raffaella Carrà) e le persone che invece non si vedono e che lavorano dietro le quinte. Un ringraziamento, doveroso ma sempre pungente, lo rivolge poi a Fazio:

“Grazie a Fabio di tutti questi anni insieme. L’unico presentatore che se fa pessimi risultati gli danno addosso e se ne fa di ottimi gli danno addosso il doppio.

“Restiamo amici, chissà magari un giorno ci ritroveremo”, continua Luciana nella sua lettera alla Rai, auspicando un’Italia – e anche un’azienda pubblica – dove “la libertà sia preservata e dove il dissenso sia sempre leale, un’Italia dove chi fa il ministro non abbia paura di chi fa il santinbanco”.

“Cara Rai, non dimenticarti mai che il servizio pubblico è di tutti, di quelli che la pensano come chi governa ma anche di quelli che pensano il contrario, e persino di quelli che non sono andati a votare. Di chi va e di chi resta, di tutti, di più. Tua, affezionatissima, Luciana”

conclude, riservandosi un post scriptum come affondo finale:

PS: bello, ciao!.

Il destinatario è chiaramente Matteo Salvini, che alla notizia del passaggio di Fazio e Littizzetto sul Nove reagì con un laconico messaggio su Twitter: “Belli ciao”. Ora la resa, ammesso che sia finita qui.

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5 Commenti dei lettori »

1. Perseo ha scritto:

29 maggio 2023 alle 00:33

Perculare, giusto quello sa fare, la frustrata!



2. Andrea C. ha scritto:

29 maggio 2023 alle 09:21

Ha fatto bene, i politici mica sono degli intoccabili. Diego Bianchi l’ha apostrofato in modo ben peggiore.



3. Fabio ha scritto:

29 maggio 2023 alle 10:09

“Cara Rai, non dimenticarti mai che il Servizio pubblico è di tutti. Di quelli che la pensano come chi governa, di quelli che pensano il contrario. Di chi va e di chi resta.”

Ipocrisia ai massimi livelli.
Si è svolta una trattativa conclusa negativamente con il precedente AD Rai, cioè Fuortes, e fanno credere velatamente che il mancato rinnovo, da loro rifiutato, sia colpa dell’attuale governo.

Hanno scelto entrambi “razionalmente” di rifiutare il contratto proposto dalla Rai e accettarne uno meglio remunerato da Discovery.
Dicono di amare la Rai, ma se avessero dato ascolto al cuore, avrebbero accettato il contratto proposto, e adesso non starebbero a versare lacrime di coccodrillo.
Probabilmente ha ragione Frassica, “in amore vince chi paga di più”.

Ridicoli!



4. Francesco ha scritto:

29 maggio 2023 alle 16:49

Per anni i comunisti in Rai hanno fatto il bello ed il cattivo tempo e vogliono andare dare lezioni agli altri?



5. Luigi ha scritto:

29 maggio 2023 alle 17:19

Destra o sinistra, la RAI è sempre stata egocentrica, e su questo sono d’accordo, vedendo quante fesserie ne hanno fatto (non parlo di Che Tempo Che Fa ma in generale sui personaggi in questione).



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