Piccolo “giallo” all’Eurovision Song Contest 2023 con protagonista Volodymyr Zelensky. Nelle scorse ore, l’organizzazione della kermesse canora, che si sta svolgendo a Liverpool e non in Ucraina a causa della guerra, ha infatti rilasciato un comunicato dove spiegava per quale motivo avesse deciso di negare un videomessaggio -  nonostante una sua formale richiesta – al Presidente Ucraino per parlare della difficile situazione del suo paese. Tuttavia, nelle scorse ore, l’addetto stampa Sergii Nykyforov ha smentito tale iniziativa da parte di Zelensky.

“L’Eurovision Song Contest è uno spettacolo internazionale di intrattenimento e governato da regole e principi rigorosi che sono stati stabiliti sin dalla sua creazione. Come parte di questi, uno dei capisaldi del Concorso è la natura non politica dell’evento. Questo principio vieta la possibilità di fare dichiarazioni politiche o simili come parte del Concorso. La richiesta dell’onorevole Zelensky di rivolgersi al pubblico dell’Eurovision Song Contest, pur essendo fatta con lodevoli intenzioni, purtroppo non può essere accolta dalla direzione dell’Unione europea di radiodiffusione in quanto sarebbe contraria alle regole dell’evento“

ha fatto sapere, infatti, l’EBU attraverso una nota, rimarcando l’apoliticità dell’evento. Tuttavia, l’organizzazione ha voluto chiarire che, nonostante tutto, l’Eurovision sta mostrando la giusta solidarietà all’Ucraina per la difficile situazione che sta vivendo con la Russia:

“L’EBU ha assicurato, dal momento in cui è stato concordato che la BBC avrebbe ospitato l’Eurovision Song Contest 2023 per conto dell’emittente pubblica ucraina UA: PBC, che l’Ucraina, la sua musica, la sua cultura e la sua creatività sarebbero state fortemente presenti in tutti e tre gli spettacoli dal vivo. Non meno di 11 artisti ucraini, tra cui i vincitori dello scorso anno Kalush Orchestra, si esibiranno o parteciperanno alle semifinali o alla finalissima. La grafica del marchio per l’evento è stata creata insieme a un’agenzia di design ucraina e le musiche di scena presenti durante lo spettacolo sono state composte anche in collaborazione con musicisti ucraini. Inoltre, 37 località in tutta l’Ucraina saranno presenti nelle “cartoline”, cortometraggi che presentano ciascuno degli artisti partecipanti prima di salire sul palco“.

Una posizione, piuttosto netta, che si è conclusa con un auspicio:

“Crediamo che questo sia il modo migliore per riflettere e per celebrare la vittoria dell’Ucraina all’Eurovision Song Contest e mostrare che siamo uniti dalla musica in questi tempi difficili“.

A stupire è stata però la reazione di Sergii Nykyforov, addetto stampa del Presidente ucraino, che ha smentito l’indiscrezione, non citando il comunicato dell’EBU ma ‘attaccando’ il Times (che ne ha parlato per primo).

“Le informazioni del Times non sono vere. L’ufficio del presidente dell’Ucraina non ha contattato gli organizzatori dell’Eurovision Song Contest con l’offerta dell’intervento online di Volodymyr Zelensky durante la finale o in qualsiasi altra fase del concorso“.

ha scritto l’uomo su Facebook, chiarendo – a chi gli ha fatto presente il comunicato – che intende approfondire quanto successo anche con l’EBU. Una ’stranezza’ che, irrimediabilmente, è diventata una questione politica, nonostante le distanze prese dall’Eurovision.

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