Si base su una storia vera, è ambientato in un’altra epoca ma non è un biopic. La Legge di Lidia Poet, da mercoledì 15 febbraio su Netflix, è un procedural (di fantasia) con protagonista la prima (vera) avvocata di Italia. Ad interpretarla è Matilda De Angelis, orgogliosa di indossare i panni di un personaggio iper carismatico, turbolento nonché anticipatore dei tempi: 

“E’  molto importante che vengano scritte queste storie per la parità di genere (…) Io ho cercato di darle più sfumature possibili, di renderla determinata e anche di renderla fallibile - e poi aggiunge ciò che pensa sulle discriminazioni di genere nella nostra società - C’è una disparità salariale. Io non faccio i conti in tasca agli altri, molto spesso all’estero vengono denunciate situazioni di disparità. Ma quello non è un problema solo dell’industria cinematografica. Alcune discriminazioni sono interiorizzate perché fanno parte dell’uso e del costume della società, si fanno complimenti che invece non si dovrebbero fare, ad esempio l’epiteto bella ragazza bella attrice non accompagna gli uomini (…) Io sono discretamente privilegiata, sono stata educata a rispondere, le subisco poco le discriminazioni perché sono sempre stata una grande testa di caz*o“.

Sanremo e discriminazioni di genere

Il discorso sulla disparità di genere porta un giornalista, nel corso della conferenza stampa tenutasi a Torino (città in cui è ambientata la storia), a fare un riferimento alle donne al Festival di Sanremo. Matilda, che nel 2021 ha affiancato Amadeus come co-conduttrice, dichiara:

“(…) E’ come se la forma non diventasse mai sostanza, c’è molta forma in queste situazioni, al di là di Sanremo che insomma è abbastanza innocuo, come sparare sull’ambulanza, lì tutto è un problema per vari motivi (…) Ci sono delle quote a Sanremo”.

Concorda la collega Sara Lazzaro, che nella fiction interpreta un personaggio femminile pienamente calato nello spirito dell’epoca:

“Si parla tanto di certe cose in modo plateale ma nelle piccole dinamiche ancora non c’è un cambiamento nel profondo. A piccoli passi, vediamo cosa succede magari l’anno prossimo (…) Sanremo è un momento di vetrina generale, di cultura popolare, un insieme delle cose…”.

La Legge di Lidia Poet: personaggi e il commento di Netflix

Entrando nel merito del racconto, il personaggio di Lidia avrà rapporti di odio-amore con il fratello, un uomo tutto d’un pezzo che lei riuscirà a sciogliere, interpretato da Pier Luigi Pasino (“l’amore passa anche attraverso le botte” dice parlando delle situazioni dei 2 personaggi), e con il fratello della cognata, un giornalista che la aiuterà nelle indagini che ha il volto di Eduardo Scarpetta. “Ci siamo divertiti anche troppo” ha detto, in conferenza stampa, il lanciatissimo attore partenopeo a proposito del rapporto con la De Angelis.

Filippo Rizzello, content executive di Netflix, così parla della serie:

“Stiamo lavorando un lavoro di “riridicamento” della proposta. Questa era una storia che aveva una grande protagonista che aveva una storia vera non cosi conosciuta che ci dava l’opportunità di reinventare (…) Abbiamo rivisitato  più generi (…) La cosa che ci ha interessato moltissimo è che il personaggio di Lidia, sia nei gialli che nelle vicende personali, si industria, si promuove per combattere il pregiudizio che c’è dentro ai gialli e al canone sociale dell’epoca”.

Non vorremmo però che la mescolanza di tanti generi, unita all’innesto di “elementi spregiudicati e moderni” su un impianto classico, possa non essere centrata per il pubblico della piattaforma (qui maggiori dettagli sulla trama).

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