16
gennaio

Sanremo 2023: le pagelle delle canzoni al primo ascolto

Sanremo 2023

Sanremo 2023

La gara al Festival di Sanremo 2023 è scattata ufficialmente oggi, lunedì 16 gennaio 2023, “data zero” del 73° Festival della Canzone Italiana. E’ il giorno, infatti, del primo ascolto delle 28 canzoni, che DavideMaggio.it ha sentito questa mattina in anteprima. Ora è tempo di commenti e vi proponiamo le nostre pagelle in diretta Instagram dalle 16.30. E’ d’obbligo ricordare che si tratta di un primo ascolto di brani registrati, mentre, com’è noto, all’Ariston sono eseguiti dal vivo, con un’orchestra, e non tutti sono di facile presa.

Ecco tutti i voti ai brani, dagli ultimi posti ai primi.

Modà – Lasciami 5 +

La canzone è nello stile dei Modà (e anche un po’ dei Pooh) senza però quella spinta che ha fatto diventare hit alcuni dei loro brani.

Verso cult: Ho bevuto il veleno e ho capito la parte peggiore di me.

Articolo 31 – Un bel viaggio 5 +

Dimenticatevi i brani più sfrenati o sfrontati che li hanno portati al successo: J AX e Dj Jad per la loro reunion sul palco sanremese hanno scelto una dimensione intimista. Un brano sulla crescita in cui non mancano riferimenti alla loro storia personale ( Siamo stati due coglioni infatti funzioniamo in coppia“). Non c’è cazzimma.

Verso cult: All’inizio era una pacchia come Frank Sinatra con la mafia.

Levante – Vivo 5 +

Se c’è Anna Oxa, forse non abbiamo bisogno di Levante con un brano dalle atmosfere quasi oniriche. La sua voce viene sfruttata ma bisogna capire dove la ricercatezza è un pregio e dove è un’operazione fine a se stessa.

Verso cult: Vivo un sogno erotico, la gioia del mio corpo è un atto magico.

Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato 5 1/2

Per il suo ritorno sulla scena sanremese, Gianluca Grignani ha scelto un brano accorato dedicato alla tormentata figura paterna, affrancandosi da alcuni cliché e riposizionando per certi versi la sua immagine. Si sente tanto la chitarra, si sentono tanto gli anni 90, non è un’occasione sprecata ma neanche una gran rentrèe.

Verso cult: Sono coltelli che cadon dal cielo, fan sanguinare anche l’uomo più duro.

Sethu – Cause perse 5 1/2

Il giovane Sethu grida alle Cause Perse, in una canzone accesa. Poco sofisticata però.

Verso cult: Se ho una testa dimmerda ma qua fuori è una guerra.

Cugini di Campagna – Lettera 22 6 -

E’ un matrimonio con qualche crepa ma che nel complesso ha dato dei frutti quello tra la Rappresentante di Lista, autori del brano, e Cugini di Campagna. Questi ultimi trovano una cifra più attuale. Ciononostante il brano non sembra essere esente da difetti: parte bene e poi inizia ad accartocciarsi su se stesso.

Verso cult: E con questo amore tornerei a dirti che ci vuole altro per convincermi a rinchiuderti dentro un singhiozzo.

Leo Gassman – Terzo cuore 6 -

La presenza di Riccardo Zanotti nel testo si sente quasi come la sua assenza in voce. Pur avendo dei tratti che rendono il pezzo radiofonico, nel complesso suona un tantino incolore.

Verso cult: So che hai riso quando ho detto che io ho tre cuori dentro al petto.

Madame – Il bene nel male 6 -

C’è un’anima dance nel brano di Madame che sembra fare a cazzotti col testo. Per il resto, solita interpretazione.

Verso cult: Hai pagato il mio corpo a parole, parole dolci, sarò una puttana, ma sei peggio di me.

Elodie – Due 6

Elodie presenta un brano in linea con il suo più recente repertorio. Il problema è che non emoziona né tanto meno spinge il piede sull’acceleratore. Il ritornello ha una buona musicalità e potrebbe funzionare in uno spot pubblicitario.

Verso cult: Sapessi dirti basta ma il cuore danza.

Tananai – Tango 6

La rivelazione dello scorso anno questa volta prova a fare il serio con una ballad, sebbene il suo scanzonato e paraculo emerga da alcune rime. Potrebbe piacere.

Verso cult: “Eravamo da me, abbiamo messo i Police, era bello finchè non ha bussato la Police“.

Mr. Rain – Supereroi 6

L’esordio di Mr. Rain non deluderà i fan del giovane artista ponendosi in linea con la sua (breve) discografia con un pizzico di malinconia sanremese in più. D’accompagnamento.

Verso cult: Si nasce soli e si muore nel cuore di qualcun altro.

gIANMARIA – Mostro 6+

Moderna ma non troppo, cantabile, il giovane gIANMARIA porta a casa il risultato senza troppi sforzi.

Verso cult: Ma che ti sembro un mostro? Guarda che sono a posto.

LDA – Se poi domani 6+

Un po’ sembra di averla già sentita, il che è tipico dei pezzi che funzionano. Tra i giovani è uno dei più classici.

Verso cult: Tu che disegni i silenzi a matita è così che ti senti capita.

Ultimo – Alba 6+

E’ un brano più solenne rispetto ai precedenti quello che ha scelto Ultimo per il suo ritorno sanremese. L’orchestra e l’interpretazione potrebbero valorizzare quello che è un brano che al primo ascolto non incanta.

Verso cult: Saremmo certo più distanti, ma più simili, e avremmo dentro noi perenni brividi, t’immagini se tutto questo fosse la realtà?

Will – Stupido 6+

Brano radiofonico ad alto tasso bimbominchiesco che difetta di intensità.

Verso cult: Volevo tutto il pianeta stringerlo in una mano, volevo fare il poeta, ora l’essere umano.

Paola e Chiara – Furore 6+

Programmate per ballare. Dalla reunion di Paola e Chiara è venuto fuori un pezzo dance, molto basico che va dritto al punto senza sottotesti o ambizioni da “premio della critica”.

Verso cult: Non dici niente però, dentro i tuoi occhi c’è un fuoco, una strobo, un riflesso di noi.

Olly – Polvere 6+

Fresco, scanzonato, Olly è in quota Dargen D’amico. Peccato che il ritornello non abbia la stessa forza del brano.

Verso cult: Io innamorato come i ciechi con gli odori.

Anna Oxa – Sali (Canto dell’anima) 6 1/2

L’interpretazione è intensa, il brano cresce senza essere piatto ed è sicuramente più apprezzabile rispetto all’ultima discografia targata Oxa pur rimanendo in quel mondo quasi mistico. Faticherà in radio ma gli applausi all’Ariston potrebbero essere scroscianti.

Verso cult: Bocche piene di falsità che nutre il mondo, mani prive di dignità votate a Dio.

Giorgia – Parole dette male 6 1/2

Giorgia fa Giorgia e la fa bene senza però stupire. Sa come valorizzare un brano dalle venature blues, più complicato per il pubblico cantare la canzone.

Verso cult: Non sei più ricordo, sei un’allucinazione.

Collazio – Non mi va 6 1/2

Canzone movimentata, allegra, candidata al ‘Premio Tik Tok’.

Verso cult: Mi piace la tua bocca e La Spada nella Roccia, Mi chiamano Artù all’università.

Ariete – Mare di guai 7-

Ariete propone sonorità alle quali ci aveva abituati con un pizzico di ritmo, frutto della collaborazione con Dardust. Progetto coerente che non avrà difficoltà ad attecchire.

Verso cult: Di quel giardino che ho dentro annaffiavo il cemento.

Coma_Cose  – L’addio 7-

I Coma_Cose cantano l’addio con leggiadria, dando profondità e leggerezza. Le loro voci si sposano ma la canzone è canticchiabile al 70%.

Verso cult: Davanti al mio cuore c’è una ringhiera, sul tuo che è sempre stato uno strapiombo lo sai che mi è piaciuto anche caderci.

Mara Sattei – Duemilaminuti 7

Mara Sattei affronta una prova di maturità: il tema della violenza sulle donne senza cedere in pietismi o in lacrimoni. La musica vince sul testo. Tema attuale, Damiano dei Maneskin e il fratello Thasup come autori, sostegni importanti; il suo nome è da tener d’occhio.

Verso cult: Poi sei scappato e hai rubato tutta la mia voce.

Marco Mengoni – Due vite 7

Marco Mengoni si diletta nella sua comfort zone con un brano lento che racchiude diverse sfumature nel testo. Sulla scia del blasone, può tranquillamente finire sul podio.

Verso cult: Il caffè col limone contro l’hangover.

Shari – Egoista 7+

Dopo un po’ di collaborazioni, questa potrebbe essere la svolta di Shari che propone un brano lontano dalla tradizione, rivolto sia ad un ipotetico lui che ad un’ipotetica lei. Lei gioca a fare la maledetta, in una canzone un po’ “sgualcita” in cui è facile intravedere lo zampino di Salmo.

Verso cult: Forse vorrei solo qualcuno per poi fargli del male.

Lazza – Cenere 7+

Il mix Lazza/Dardust ha dato vita ad una canzone che si balla senza, tuttavia, scadere nella banalità o schivare l’emozione. Il podio di Spotify è già suo.

Verso cult: Ormai nemmeno facciamo l’amore, direi che piuttosto facciamo l’odio.

Rosa Chemical – Made in Italy 7 1/2

Rosa Chemical promette di dare una svegliata all’Ariston, trasgressivo ma a pelle più onesto di Achille Lauro. E’ audace, esplicito senza artifici o retorica.

Verso cult: Io voglio una vita come Vasco, stringere la mano a Celentano, Ti voglio nuda col calzino bianco.

Colapesce Dimartino – Splash 8

Splash è un tuffo negli anni 80, un po’ Battiato un po’ Musica Leggerissima. Ha un ritornello che ti rimane, una bella energia e un significato. Combo perfetta.

Verso cult: Preferisco il rumore del mare a quello delle metro affollate / ma che mare ma che mare come stronzi galleggiare.

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