28
novembre

A Friend of the Family, quando l’orrore della realtà supera la fantasia

A Friend of the Family - Jake Lacy e Hendrix Yancey

A Friend of the Family - Jake Lacy e Hendrix Yancey

Ormai l’universo seriale ha indagato qualunque argomento e riuscire a stupire il pubblico si fa sempre più difficile, così gli autori se ne inventano di ogni sorta, spesso con risultati forzati. Ma nulla a confronto di ciò che ha realizzato Nick Antosca con A Friend of the Family, nuova serie Peacock (disponibile on demand su Sky e NOW) che racconta una storia vera, seppur romanzata per esigenze narrative, e sembra pura fantascienza.

Ad introdurre la serie composta da nove episodi, dei quali ne viene rilasciato uno a settimana, è l’attrice Jan Broberg, vera protagonista della storia narrata, che da bambina fu rapita da un amico di famiglia. L’uomo la circuì, facendole credere di essere stata rapita dagli alieni, e la spinse ad avere rapporti sessuali con lui perchè quello, a suo dire, era l’unico modo per salvare la sua famiglia e la Terra in generale. Una storia già di per sé inquietante, se non fosse che il peggio deve ancora venire: i rapimenti furono ben due e il pedofilo, Robert Berchtold, in tutto scontò solo dieci giorni di carcere.

Come è possibile che dei genitori amorevoli come quelli di Jan abbiano permesso ad un uomo del genere di riavvicinarsi alla figlia, com’è possibile che non lo abbiano denunciato per tempo, lasciandola indifesa e affidando a lei il compito di portare avanti la sua battaglia per la giustizia? La risposta è nella loro assurda ingenuità, nell’ingenuità di un sistema che nel 1974 non era quello di oggi e nel quale gli abitanti di una tranquilla e pacifica cittadina del nord America non arrivavano neanche a concepire l’orrore al quale noi oggi siamo abituati.

Scafato com’è diventato a furia di sentire storie del genere, lo spettatore non può che soffrire impotente nell’assistere ai melliflui tentativi di fascinazione di Berchtold (Jake Lacy), constatando quanto la sua dolcezza forzata, i complimenti continui e le sue arie da grand’uomo facciano breccia facilmente nel cuore della piccola Jan (Hendrix Yancey, sostituita poi da Mckenna Grace), che vede in lui una specie di mito al quale affidarsi. Nonchè in quello dei suoi familiari, in particolare della madre (Anna Paquin), che convince il marito (Colin Hanks) a dare fiducia al loro vicino di casa e non denunciare la prima sparizione della figlia.

L’atmosfera rarefatta del racconto e quel clima quasi onirico, si scontrano con la realtà dei fatti, che consiste in un crimine rimasto impunito fino al suicidio del colpevole, preoccupato all’idea di essere finalmente condannato per le sue azioni. La visione della serie risulta, dunque, ipnotica e angosciante, alla ricerca di un lieto fine che neanche la presenza rassicurante e finalmente consapevole della vera Jan riesce a restituire.

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