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Giuseppe Zeno è il protagonista assoluto di Tutto per mio Figlio

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

07/11/2022 - 13:35

Giuseppe Zeno è il protagonista assoluto di Tutto per mio Figlio
Giuseppe Zeno
Giuseppe Zeno

Neanche il tempo di salutare ieri sera Domenico, personaggio interpreta in Mina Settembre, che Giuseppe Zeno è nuovamente nel prime time di Rai1, stavolta da protagonista assoluto. Dopo aver preso parte come figura maschile a tante fiction televisive – tra le più recenti anche Come una Madre e Blanca per la Rai e Luce dei Tuoi Occhi e Storia di una Famiglia Perbene per Mediaset – questa sera arriva per lui il film tv Tutto per Mio Figlio, nel quale interpreta un eroe comune, uno di quelli che un tempo hanno fatto la fortuna di Beppe Fiorello e che oggi rappresenta un po’ la sua consacrazione.

Co-prodotto da Rai Fiction e Compagnia Leone Cinematografica, scritto e diretto da Umberto Marino, il film racconta la storia di un padre che, nella Campania di metà anni ’90, sfida la malavita rifiutando di pagare il pizzo, nella speranza di dimostrare e insegnare qualcosa al figlio maggiore, che sta finendo su una brutta strada.

Nel cast, insieme a Zeno, una nutrita schiera di interpreti, tra i quali spiccano Antonia Truppo – che debuttò nel 2005 ne La Squadra e che ha già vinto due David di Donatello come Miglior Attrice non Protagonista – e Tosca D’Aquino. Con loro Giuseppe Pirozzi, Massimiliano Rossi, Roberto De Francesco, Ernesto Mahieux, Bruno Torrisi, Fabio De Caro, Vincenzo Zampa, Nello Mascia, Fabio Galli, Fabio La Fata, Edoardo Guadagno, Peppe Papa, Francesco Sinisi, Mimmo Mancini e Leonardo De Carmine.

Giuseppe Zeno e Antonia Truppo
Giuseppe Zeno e Antonia Truppo

Tutto per mio Figlio: la trama

Raffaele Acampora non è un magistrato, un giornalista o un poliziotto; non è un personaggio importante. Raffaele Acampora è un uomo come tanti. Ha una moglie che ama, Anna, e quattro figli, di cui il più grande, Peppino, ha quattordici anni e come molti ragazzi della sua età comincia a cercare la sua strada nel mondo. Ma non è facile farlo quando vivi in un territorio dove le organizzazioni criminali dettano legge. Raffaele è un allevatore che “fa” i mercati, mestiere che ha ereditato da suo padre. Tutti i giorni si sveglia prima dell’alba e percorre decine di chilometri per vendere gli animali che lui stesso ha allevato. Una vita dura, che però affronta a testa alta con il piglio di chi sa di far bene il suo lavoro. Purtroppo, però, i tentacoli della camorra non risparmiano nemmeno il suo settore. Ogni settimana Raffaele e i suoi colleghi sono vittime del racket criminale, che impone loro il pizzo e vessazioni di ogni tipo. Fino a quando Raffaele decide di ribellarsi. Fonda un sindacato e, con la sua forza d’animo contagiosa, convince i suoi colleghi ad aderirvi. Collabora con la polizia e la magistratura, denuncia, fa nomi. È consapevole del rischio che corre. Sa che Anna e i suoi familiari sono preoccupati per lui, ma ormai non può e non vuole tornare indietro. La camorra cerca in ogni modo di farlo smettere, prima con offerte e poi con minacce e intimidazioni. Ma Raffaele ha detto agli iscritti del sindacato che avrebbe difeso i loro interessi e ha una parola sola: quella che gli detta la coscienza con l’impegno di essere un esempio per Peppino.

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