La primavera televisiva, guardando agli ascolti, ha regalato più dolori che gioie. Se è vero che non tutte le ciambelle vengono col buco, quella di Carlo Conti è certamente una di queste: The Band ha fatto cilecca. Il nuovo show del venerdì sera di Rai 1, nato da un’idea del conduttore toscano che ha voluto porre l’attenzione sul mondo delle band, ha deluso le attese che, per quanto ci riguarda, erano già basse.
L’idea di proporre un format basato sul genere talent show, dove protagonisti sono concorrenti sconosciuti e giudici e tutor sono cantanti e personaggi del mondo dello spettacolo, è roba che si vede ormai da 20 anni e senza chissà quali risultati. La lista di trasmissioni simili che non hanno funzionato o che non sono mai realmente esplose era già piuttosto ricca prima di The Band. L’Italia, lo ribadiamo, non è un Paese per talent inteso come format che trasforma una persona comune in una star; checché se ne dica (male), la storia ha parlato per noi e a farci “fessi” sono più i reality. Non è un caso che l’unico talent che funzioni sia Amici, che per struttura e format è distante dai classici talent show ed è inteso più come scuola (basti pensare alla durata: tra fase iniziale e serale, dura circa 8 mesi), oltre ad ibridarsi con altri generi.
Passi l’idea non originale di proporre l’ennesimo talent show, la vera nota di rilievo – né intonata né stonata, ma dolente – è pensare che con il successo dei Maneskin gli italiani si siano improvvisamente scoperti grandi appassionati di gruppi musicali. La storia della musica italiana la conoscono tutti: siamo un popolo di cantautori e interpreti, con qualche eccezione (dai Ricchi e Poveri ai Pooh) che non ha mai mutato i veri gusti degli italiani. Pensare che potesse farlo The Band era improbabile.
E gli ascolti, come detto, hanno parlato chiaro. Quattro puntate che sono valse a Rai 1 circa 2,4 milioni di spettatori, con appena il 13.7% di share. Questa sera la finale, che per l’occasione trasloca dal Teatro Verdi di Montecatini Terme (dove è stato realizzato The Band) agli studi di Cinecittà, per la proclamazione della band vincitrice e la scelta dei migliori musicisti e vocalist tra tutti i componenti dei gruppi che hanno partecipato al programma.
Se non volete scoprire chi ha vinto, interrompete la lettura di questo articolo.
Dal Palastudio di Cinecittà le 8 band in gara si contendono la vittoria.
STASERA #TheBandRai1 la finale su Rai1 e RaiPlay 😉#20maggio @CarContiRai @GiannaNannini @ManuDolcenera@irene_grandi @rocco_tanica @EnricoNigiotti @FraSarcina @marcomasini64 @giusyferreri @Tiromancino pic.twitter.com/pGo6LZdo8u— Rai1 (@RaiUno) May 20, 2022
***Spoiler sul vincitore di The Band***
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La finale, già registrata, secondo quanto riportato da Blogo, ha visto la vittoria della band Isoladellerose, del tutor Enrico Nigiotti e nota per la partecipazione a Citofonare Rai 2. La band è formata da tre componenti: Federico Proietti (voce, chitarra), Andrea Zanobi (basso) e Iacopo Volpini (batteria).
1. Marco3.0 ha scritto:
20 maggio 2022 alle 18:30