Da Palazzo Palladini a Palazzo Montecitorio. Il caso del possibile cambio d’orario per Un Posto al Sole verrà portato all’attenzione della politica e addirittura del premier Draghi: sulla controversa ipotesi televisiva è stata infatti presentata una interrogazione parlamentare da parte del giovane deputato M5S Luigi Iovino. L’esponente pentastellato, in particolare, ha scritto al Parlamento per denunciare il rischio che la soap possa “subire un’inevitabile crisi di ascolti” per “fare spazio all’ennesimo talk politico“.
A schierarsi apertamente contro l’ipotetico spostamento di Un Posto al Sole alle 18.30, in favore di un nuovo programma condotto da Lucia Annunziata, erano stati gli stessi attori protagonisti. E pure Giovanni Minoli, ex direttore di Rai3 nonché ispiratore della popolare soap, aveva definito l’eventualità “una follia, un suicidio”.
In attesa che l’argomento venga affrontato dal CdA di Viale Mazzini (dovrebbe accadere nella seduta del 27 ottobre), il tema è stato preso a cuore dal deputato Iovino.
“La Rai non è un’azienda privata e non può non tener conto del gradimento di tantissimi spettatori fidelizzati alla fiction, né si può rischiare di minare una produzione che da oltre un quarto di secolo rappresenta uno zoccolo duro nel palinsesto di Rai 3, per sostituirla con un talk il cui gradimento non è affatto scontato“
ha dichiarato l’esponente pentastellato, spiegando di sostenere pienamente la linea portata avanti in questi giorni dalle sigle sindacali. Al riguardo Iovino ha proseguito:
“Un’eventuale crisi della fiction rischierebbe di assestare un colpo fatale agli studi Rai di viale Marconi, senza dimenticare quanto, in termini di immagine, ‘Un posto al sole’ impatti da anni positivamente sull’indotto locale, rilanciando il ‘prodotto Napoli’ in termini di attrattività turistica. Elementi di cui il consiglio di amministrazione della Rai non può assolutamente non tenerne conto“.
1. giauz ha scritto:
25 ottobre 2021 alle 16:57