Una decisione che gli ha cambiato la vita ma che poteva essere fatale. Tra le storie più difficili e toccanti del Grande Fratello Vip 2021 c’è quella del modello egiziano Samy Youssef. A 15 anni, all’insaputa della madre e delle sorelle, ha scelto di venire in Italia per aiutare la famiglia che viveva in povertà nelle lontane campagne d’Egitto. Era ancora un bambino di 10 anni quando ha dovuto a malincuore abbandonare la scuola per mettersi a lavorare duramente come carpentiere, al posto di suo padre impossibilito per un serio problema di salute. In assenza del denaro necessario, è stato proprio suo padre a garantire con la vita il pagamento del sofferto viaggio in mare che ha portato Samy sul suolo italiano.
L’arrivo a Catania per miracolo
Nove giorni ammassato su un barcone, senza cibo e con poca acqua, per arrivare a Catania e, quando la meta sembrava raggiunta, il destino gli riserva l’ennesima beffa. Il gommone, che doveva condurli alla riva, si buca e i tanti viaggiatori in cerca di speranza devono tuffarsi in mare per arrivare a destinazione. Il problema è che Samy non sapeva nuotare e rischia seriamente di affogare. Trasportato dalla corrente e dalle onde, riesce però ad arrivare alla riva, vivo per miracolo. Giunto a Catania, la polizia del posto, in quanto minorenne, lo conduce in una casa famiglia.
La prima vera doccia della sua vita a 15 anni
Lì, l’egiziano ha potuto provare per la prima volta l’ebrezza di una vera e propria doccia:
“In casa famiglia sono rimasto un giorno solo. Il tempo di andare là e farmi una doccia. Che poi la doccia è un modo di dire. Da dove sono io, non ho mai fatto la doccia. C’era solo un pentolone (…) Non sapevo né mettere l’acqua calda, né fredda“.
L’arrivo a Roma
Dopo la doccia, Samy decide di seguire il sogno di andare a Roma, città che conosceva grazie a Francesco Totti e al Colosseo. Il viaggio non è semplice quando non hai un soldo in tasca: prende un treno alle sei del mattino ma ogni volta i controllori lo facevano scendere “perché non avevo il biglietto“, Youssef è andato avanti così per ore, senza conoscere la lingua italiana e parlando, non venendo compreso, l’arabo. Giunto alla stazione Termini della Capitale, un uomo – che, per fortuna, conosceva la sua lingua – nota il suo disagio e lo aiuta, dandogli del cibo e ospitalità per un giorno. Dopodiché va in una caserma e accadono un po’ di cose:
“Sono andato poi nella caserma da solo. (ha proseguito Samy mentre si raccontava ad Aldo Montano, ndDM). Non parlavo italiano. E lì nella caserma mi indicavano delle cose. Solo che non capivo quello che mi dicevano e sono scoppiato a piangere disperato, davanti alla polizia. Mi hanno preso, mi hanno portato da un’altra parte e poi lì sono stato in una casa famiglia, a Roma, per due mesi. Solo che volevano mettermi in prova, per veder un attimo come ti comporti, come non ti comporti ecc… Solo che io chiedevo lavoro, chiedevo lavoro, chiedevo lavoro… e a una certa c’era questa casa famiglia, a Tarquinia, perché comunque ero minorenne e non potevo stare da solo. Quando m’hanno trasferito là a Tarquinia, in quella casa famiglia… lì è nata tutta la mia vita“.
Il primo lavoro a 300 euro al mese a Tarquinia e gli aiuti alla famiglia
Ospitato nella struttura di Tarquinia per un anno e mezzo, Samy ha studiato a Civitavecchia per raggiungere un titolo di studio che avesse valore in Italia (la licenza media), ed ha iniziato a lavorare in un ristorante. Da un contratto stagionale, dove prendeva soltanto 300 euro al mese, è diventato così un dipendente a tempo indeterminato. Finché, a 17 anni, ha avuto la possibilità di autogestirsi – senza educatore – per responsabilizzarsi, visto che alla maggiore età avrebbe dovuto comunque lasciare la casa famiglia. Ha iniziato poi a vivere con una famiglia, conosciuta tramite il ristorante, che si era affezionata a lui. A 22 anni, quasi per caso, è arrivata l’occasione per lui di fare il modello. Impiego che gli ha dato modo di viaggiare e trasferirsi a Milano, dove per sua stessa ammissione “mi si è aperto il mondo“. In tutti questi anni, da quando si trova in Italia, non ha mai smesso di aiutare economicamente i suoi cari consentendo alla madre, molto debilitata, di smettere di lavorare e alle sorelle di proseguire gli studi.
Samy (qui il profilo Instagram) è attualmente in nomination con Amedeo e Nicola (qui le votazioni).
Samy ha vissuto una vita molto difficile, profondamente segnata da esperienze che nessuno dovrebbe vivere. Dal desiderio di una vita migliore all'aver visto la morte in faccia. #GFVIP pic.twitter.com/DI5MCra4rK
— Grande Fratello (@GrandeFratello) October 8, 2021