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luglio

Eurovision Song Contest 2022: aperte le candidature per la città italiana ospitante. Ecco i requisiti necessari

Eurovision Song Contest

Le candidature per la selezione della città italiana che ospiterà l’Eurovision Song Contest 2022 sono ufficialmente aperte. E lo resteranno solo per pochi giorni. Da oggi, mercoledì 7 luglio a lunedì 12 luglio (alle ore 24), le città interessate ad offrire i propri spazi alla manifestazione canora europea potranno farsi avanti presentando in un secondo momento alla Rai l’apposita documentazione, che dovrà rispettare dei rigidi parametri stabiliti dall’European Broadcasting Union (EBU), l’ente organizzatore dell’evento.

Grazie al trionfo dei Maneskin a Rotterdam (ottenuto dalla band italiana lo scorso 23 maggio), il nostro Paese è stato designato come località ospitante della prossima edizione dello show, che si terrà nel maggio 2022. Un’investitura che comporta onori e oneri: ora infatti l’Italia dovrà trovare la città più adatta a soddisfare le esigenze di un evento che richiama artisti, delegazioni, giornalisti e pubblico da tutta Europa.

Le città intenzionate a candidarsi dovranno quindi inviare (entro le date indicate) una comunicazione all’indirizzo pec amministratoredelegato@postacertificata.rai.it. Ad esse verrà poi fornito un elenco dettagliato dei requisiti richiesti; successivamente, la selezione avrà luogo tra le città che si saranno dichiarate disponibili ad ospitare ed a supportare l’evento anche attraverso la messa a disposizione di strutture e di contributi economici.

I requisiti principali per ospitare il contest prevedono che la città ospitante debba essere dotata di un aeroporto internazionale che disti non più di 1 ora e 30 minuti da essa e di un’offerta alberghiera di oltre 2mila stanze nelle aree contigue all’evento. Regole altrettanto rigide riguardano l’infrastruttura destinata a ospitare l’Eurovision Song Contest, che dovrà essere al coperto, dotata di aria condizionata secondo gli standard vigenti e ben perimetrabile. Il luogo dovrà inoltre avere una capienza di 8.000 – 10.000 spettatori nella sala principale durante l’evento (che corrisponda al 70% della capienza massima prevista per i normali concerti, prendendo in considerazione le specifiche esigenze per il palco e la produzione di ESC) e dovrà essere dotato di un’area principale che possa ospitare un allestimento con tutti i necessari requisiti per una produzione di alto livello. In altezza, la struttura dovrà avere uno spazio disponibile di circa 18 metri con buone capacità di carico sul tetto e facile accesso al carico.

La struttura logistica intorno all’area principale, inoltre, dovrà essere in grado di supportare le esigenze della produzione con infrastrutture per la sicurezza, un centro stampa per 1.000 giornalisti, un’area per le delegazioni degli artisti che includa i camerini, le strutture per il personale e gli uffici, un’area per l’hospitality e zone con servizi igienici e punti per la vendita di cibo e bevande.

Il luogo indicato nella candidatura – si legge in un comunicato Rai – dovrà infine disporre di aree a raso e di facile accesso, contigue ed integrate nel perimetro dell’infrastruttura per il supporto tecnico-logistico di 5.000 mq. Gli spazi dovranno inoltre essere disponibili in esclusiva agli organizzatori dell’ESC per 6 settimane prima dell’evento, per le 2 settimane dello show e una settimana dopo la fine dell’evento per il disallestimento.

In base a questi parametri si restringe il cerchio delle città che potrebbero passare la selezione e giocarsi la scelta finale. Nei mesi scorsi, sull’onda dell’entusiasmo per la vittoria dei Maneskin, avevano manifestato un chiaro interesse ad ospitare l’evento sia Milano che Roma, ma anche Torino. Tra le città di dimensioni più piccole si erano fatte avanti Pesaro, Reggio Emilia, Verona e Bologna. E persino Sanremo.



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