
19
marzo
Eduardo Scarpetta, tu puo’ fa’ l’americano

Carosello Carosone - Eduardo Scarpetta
Ogni qualvolta si legge un cognome famoso, si storce il naso con sospetto. Eppure provenire da una stirpe di artisti può, in alcuni casi, offrire due doni: il talento innato e l’esperienza sul campo, che fa imparare le basi e la disciplina fin da bambini. Eduardo Scarpetta, protagonista ieri sera su Rai 1 di Carosello Carosone, ha dimostrato di averli entrambi e a quel cognome così importante, che non ha eguali nel teatro napoletano e non solo, rende onore.
La sua recitazione così intensa il pubblico l’aveva già apprezzata ne L’Amica Geniale, in cui interpreta l’appassionato Pasquale Peluso, ma erano poche scene in un racconto corale articolato e complesso. Nei circa cento minuti del film tv, invece, lui c’è quasi sempre e lì la sua presenza scenica esplode, tira fuori tutta la propria carica, diventando quasi prepotente. Quasi. Perchè l’attore, nonostante la giovane età, non tende a prevaricare mai e, sebbene protagonista, lascia spazio ai colleghi e valorizza anche loro, dando prova di saper lavorare in gruppo, come il palcoscenico richiede.
La tecnica, dunque, c’è tutta, ma quel che più conta è l’emozione sincera che Scarpetta sa trasmettere, con la sua interpretazione semplice, naturale, senza affettazione che non ha nulla da invidiare ai divi americani di un tempo. E’ senz’altro uno dei più promettenti interpreti della nuova generazione italiana e aspettiamo a questo punto di vederlo in un ruolo diverso, non per forza legato alla napoletanità (perchè sì, l’accento si è sentito, ma era voluto e necessario ai suoi personaggi). Un ruolo brillante, drammatico o – perchè no? - anche romantico: lo sguardo che il suo Renato Carosone ha lanciato ieri a Lita, quando ha accolto lei e suo figlio nella propria vita dicendole “Avevo un figlio e non lo sapevo” non è di quelli facili da dimenticare.


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