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Canzone Segreta, ma qual è il senso?

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

15/03/2021 - 15:49

Canzone Segreta, ma qual è il senso?

Serena Rossi - Canzone Segreta
Serena Rossi - Canzone Segreta

Canzone Segreta, a differenza di tanti show del recente passato di Rai 1, ha una sua struttura chiara, immediatamente percepibile. C’è un meccanismo che si ripete più volte durante la puntata: c’è un ospite che siede su una poltrona bianca per ripercorrere i momenti importanti della sua vita e della sua carriera per arrivare, tra una sorpresa e l’altra, alla canzone segreta finale. Hanno bussato addirittura agli “amici” francesi per averlo (il format originale è La Chanson Secrète), e il programma ha goduto di un battage pubblicitario (promo orrendo) e un budget decisamente importanti. Ma la forma definita, se è vero, come è vero, che aiuta, non è sufficiente a riempire la ‘gabbia’: servono contenuti. E i contenuti a Canzone Segreta latitano: la resa, tra il patinato e il paludato, è deludente e le tante premesse non riescono a dare un reale senso allo show condotto da Serena Rossi.

L’ospite arriva, preoccupato da non si sa cosa, si siede sulla poltrona bianca a lui riservata, guarda un paio di immagini/filmati che lo riguardano, ascolta la testimonianza di persone a lui care (a mo’ di intervista da talk pomeridiano) e assiste all’esibizione live della sua canzone del cuore, cantata da un amico o una persona speciale. Fine. E, manco a dirlo, quell’emozione tanto sbandierata non arriva minimamente a casa. Il telespettatore non ha modo di immedesimarsi nelle storie né tantomeno di capirci qualcosa. La famigerata canzone segreta, poi, nemmeno viene più di tanto spiegata; dunque, che si canti un brano piuttosto che un altro poco cambia. Solo l’ospite sa. Forse.

Il contorno, poi, è tutto inutile. La Rossi ricorda che i protagonisti dello show sono isolati in camerini segreti (che nessuno vede), non possono ascoltare o vedere niente né parlarsi tra loro finché non sono chiamati sul palco. Ma perché? Qual è il senso? Se Carlo Conti viene a conoscenza della canzone preferita di Luca Argentero (tanto per citare due dei protagonisti della premiere di venerdì), quale piano salterebbe? In tutto ciò, che già basterebbe per porre almeno rimedio a tanta agonia, ogni ospite viene anticipato dal noioso filmato sulle prove della sorpresa a sua insaputa, svelando anzitempo protagonisti e canzone che lo riguardano. Insomma, il pubblico già sa in partenza cosa e chi andrà a vedere e ad ascoltare.

Capitolo a parte per Serena Rossi, che si è buttata in questa avventura perché il chiodo fisso della conduzione ce l’ha e ce l’ha sempre avuto. Occhio, però, a non esagerare (già nel 2017 ci fu l’infelice Celebration in coppia con Neri Marcorè nel sabato sera di Rai 1 e nel 2018 il poco fortunato show di Real Time Da Qui a un Anno), in particolare in questo momento in cui la carriera di attrice ha raggiunto l’apice e il grande pubblico con Mina Settembre. Perché puoi essere brava quanto vuoi (e lei lo è), ma gestire un emotainment è complicato soprattutto quando mancano le emozioni.

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7 commenti su "Canzone Segreta, ma qual è il senso?"

  1. giuseppe guerrieri dice:

    buonasera, credo che la nuova trasmissione condotta dalla signora Serena Rossi sia veramente banale e priva di contenuto. quando le persone vogliono fare tanti ruoli deludono solamente. si chiede di non sperperare soldi ma investirli in trasmissioni culturari o buoni film . saluti

  2. Ho visto solo pochi minuti della trasmissione che mi sembra una cosa vista e rivista. Un incrocio tra Carramba, C'è posta per te, Il treno dei desideri e così via. Anche io preferisco la Rossi come attrice che come conduttrice. Però non concordo su una cosa dell'articolo: a me il promo piaceva e lasciava intendere a qualcosa di più originale rispetto al solito show sui sentimenti.

  3. La trasmissione è debole, la bravura di Serena Rossi è frenata da un format molto statico, tutto si basa sul personaggio di turno e non tutti hanno una loro forza di attrazione. Ma per quanto riguarda il senso non concordo affatto, è il senso di una qualsiasi altra trasmissione. C'è un senso forse nel vedere cosa fanno venti dementi praticamente sconosciuti in una casa per 6 mesi?

  4. Come sempre non sono d’accordo con il punto di vista di chi ha scritto l’articolo. A me sembra uno spettacolo ben costruito e davvero strutturato. Le emozioni arrivano in tutta la loro forza a casa. Credo che il problema fondamentalmente sia un altro. Ovvero il target di riferimento della rete. Molte volte chi non apprezza i programmi di Raiuno e perché vorrebbe sull’ammiraglia Rai un tipo di programma che mai potranno essere trasmessi e su Raiuno. Programmi con caratteristiche tipiche di Canale cinque mai potranno trovare accoglimento su Raiuno. È un dato da cui non si può prescindere. Il fatto poi che il pubblico di Raiuno Abbia ben accolto il programma di Serena Rossi dimostra che probabilmente il Target tipico della rete è assolutamente in linea con questo tipo di programmi che hanno una struttura ben precisa e che vanno ad incontrare esattamente il gusto della platea di Raiuno.

  5. Bella recensione. Purtroppo l'elemento emotivo che dovrebbe essere il centro del programma, non arriva proprio al telespettatore. Lei la preferisco nei panni d'attrice, dove interpreta ad esempio Mina Settembre. Tolti i panni di, quando è lei stessa, la trovo troppo piena di se, a tratti antipatica come sul palco di Sanremo (mia opinione ovviamente). La prima puntata ha avuto un seguito complice anche l'effetto novità. Potrebbe calare nelle prossime. ps. Segnalo nella versione originale francese, la poltrona con C e S (che richiama per l'appunto il titolo del programma).

  6. Che brutto programma , noioso.Lei e` brava cmq.

  7. Ha lo stesso senso di Uomini e Donne, Live non è la D'urso, GFVIP, L'isola dei Famosi, C'E'posta per te, se lei trova un senso a questi programmi lo troverà sicuramente anche per Canzone segreta saluti