25
giugno

Via col Vento torna su HBO Max con lo spiegone antirazzista

Via col vento

Dopo la rimozione con l’accusa di veicolare contenuti razzisti, Via col vento è tornato su , stavolta però accompagnato da due video aggiuntivi che ne discutono e specificano il contesto storico. 

Il primo video introduttivo, per ora fruibile come funzionalità extra, è un contributo di 4.26 minuti della professoressa e studiosa di cinema afroamericana Jacqueline Stewart, la quale spiega al pubblico “perché questo dramma epico del 1939 debba essere visto nella sua forma originale, contestualizzato e discusso“. Il secondo è una registrazione di un’ora riguardante il panel «The Complicated Legacy of Gone With the Wind», moderato dall’autore e storico Donald Bogle nell’ambito del TCM Classic Film Festival del 2019.

Via col Vento rappresenta il Sud anteguerra come un mondo di grazia e bellezza senza riconoscere le brutalità del sistema di schiavitù su cui esso si basava. Il trattamento del film su questo mondo attraverso una lente di nostalgia nega gli orrori della schiavitù, così come i suoi lasciti di disuguaglianza razziale

afferma nel filmato iniziale la professoressa Stewart, stigmatizzando alcuni stereotipi dell’epoca ed evidenziando quella che riteniamo un’ovvietà, ossia che quella pellicola va considerata come un prodotto del proprio tempo, con tutti i limiti del caso. Un film così datato riflette infatti la mentalità, la cultura ed anche i più deprecabili retaggi del momento storico in cui è stato realizzato. Un discorso, questo, che peraltro si dovrebbe applicare a qualsiasi prodotto artistico.

Guardare Via col vento può essere scomodo, persino doloroso. Tuttavia, è importante che i film classici di Hollywood siano disponibili per noi nella loro forma originale per la visione e la discussione

prosegue l’esperta, ricordando che anche i membri del cast nero subirono discriminazioni a causa delle leggi Jim Crow sulla segregazione razziale. In particolare, l’attrice afroamericana Hattie McDaniel, vincitrice dell’Oscar per la sua interpretazione della domestica Mami, non fu autorizzata a presenziare alla premiazione. Siamo d’accordo sull’importanza di denunciare il vergognoso passato affinché non si ripeta, ma riteniamo poco pertinente la scelta di aver imbrigliato lo storico film con dissertazioni e approfondimenti forse più adatti ad altri contesti.

La decisione di HBO Max, tuttavia, non è un unicum. Lo scorso novembre, Disney Plus aveva inserito dei disclaimer in alcuni film d’animazione datati che contenevano “rappresentazioni culturali obsolete“. Tra questi, l’originale Dumbo, Gli Aristogatti, Lilli e il vagabondo e Il libro della giungla: pellicole che hanno accompagnato intere generazioni di fanciulli, fortunatamente (e al di là degli attuali ed improvvisi timori) senza innescare impeti razzisti o discriminatori.

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