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ottobre

Rapporto Auditel-Censis: gli smartphone hanno superato i televisori. 5,7 milioni di italiani guardano la tv su schermi diversi

rapporto auditel censis

Presentazione del Rapporto Auditel-Censis

Presentato a Roma, alla Camera dei Deputati, il secondo Rapporto Auditel-Censis che racconta, tramite la Ricerca di Base Auditel (intervista nelle loro case 20.000 famiglie in 7 wave annuali, per un totale che supera i 41.000 individui), come sta cambiando la parte più intima della società italiana, quella delle famiglie, delle convivenze reali e del sistema di relazioni tra i componenti delle stesse. E racconta anche verso quali dotazioni tecnologiche si orientano le scelte famigliari e individuali e come si stanno riarticolando i consumi audiovisivi. 

Quattro sono le maggiori evidenze che emergono dal secondo Rapporto Auditel-Censis: 1) la spinta dei minori all’acquisizione e al consumo di media; 2) la marcia verso la modernità degli over 65; 3) la forte digitalizzazione delle famiglie straniere; 4) l’avanzata della Smart TV (che emerge con forza dalla prima mappatura delle dotazioni digitali degli italiani).

La spinta dei minori

I dati relativi alle dotazioni famigliari e alle fruizioni individuali di device tecnologici indicano con chiarezza che avere un minore in casa significa avere una forte spinta all’acquisizione e al consumo di media e tecnologie. Quando poi la presenza di almeno un minore si combina con condizioni socio economiche favorevoli, i comportamenti di consumo diventano addirittura anticipatori della società che verrà: è il caso delle 742.000 famiglie pioniere del cambiamento, che rappresentano il 3% delle famiglie italiane e che raddoppiano o, addirittura, triplicano le dotazioni e le fruizioni del resto del Paese. I dati indicano anche che ci sono alcune tipologie di nuclei famigliari al momento più indietro, ma che stanno facendo passi da gigante per annullare il digital divide: tra questi, senza dubbio, gli over 65.

Over 65 in marcia verso la modernità

L’universo delle famiglie di over 65 è un mondo complesso e variegato all’interno del quale c’è un segmento rilevante che sta lentamente, ma decisamente, marciando verso l’innovazione. Si tratta di oltre 2 milioni 800.000 famiglie di longevi che hanno due o più componenti e che, addirittura, sono mediamente più ricche della media delle famiglie italiane. In queste famiglie aumentano tutti gli schermi per il consumo di contenuti TV e web: nell’ultimo anno crescono gli apparecchi televisivi – in controtendenza con quanto avviene nel resto del Paese – e aumentano, più della media, computer fissi e portatili, tablet, connessioni ad internet.

Cittadini stranieri alla scoperta del mondo digitale

Sono oltre cinque milioni e rappresentano l’8,7% della popolazione residente, sono mediamente più giovani degli italiani, hanno un lavoro, hanno case da arredare e figli minori da far crescere. È questo il mix di cui sono portatori i cittadini stranieri che risiedono regolarmente in Italia. E che appare particolarmente favorevole alla crescita delle dotazioni e dei consumi avanzati di tecnologie e di informazione. Una crescita che oggi è frenata dal livello socio economico basso o medio basso di questi nuclei famigliari, che comunque si sono dotati di un paniere di tecnologie capace di rispondere al bisogno fondamentale di relazionarsi con i connazionali e con il Paese di origine. Tale paniere comprende sempre il cellulare/smartphone e la possibilità di collegarsi ad internet. Considerando la rapidità con cui i cittadini stranieri tendono ad assorbire i comportamenti di consumo degli italiani – e la progressione nella piramide sociale che, nella stragrande maggioranza dei casi, li attende in Italia – è probabile che nei prossimi anni saranno loro a rappresentare i nuovi consumer di programmi televisivi e di tecnologie.

112 milioni di device (e la Smart TV avanza)

Nel 2018 i device sono complessivamente 112 milioni, in crescita rispetto al 2017 di oltre mezzo milione. Ogni famiglia ha una media di 4,6 device a disposizione. Si tratta di un andamento che non è uniforme e che vede due grandi vincitori: 1) gli smartphone, che sono 43 milioni e 600.000 e che quest’anno superano, per la prima volta, gli apparecchi TV (sono 42 milioni e 300.000); 2) le Smart TV e i dispositivi esterni che permettono di collegare al web un teleschermo tradizionale sono 10 milioni e 400.000, di cui 6 milioni e 500.000 connessi, con una crescita del 20,6% rispetto al 2017. 5 milioni e 700.000 italiani, pari al 9,7% della popolazione di età superiore ai quattro anni, guardano programmi televisivi live o on demand su schermi diversi dalla televisione, collegandosi a device fissi o mobili. È un valore che cresce negli anni, e che vede come protagonisti soprattutto i minori e i millennials.

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