Lacrime e tanta emozione hanno aperto la prima puntata della nuova stagione de Le Iene. L’omaggio a Nadia Toffa ha visto cento iene ’sfilare’ in studio per ricordare la piccola guerriera bresciana. Hanno partecipato a questa speciale reunion i principali volti che hanno fatto la storia del programma di Italia 1: da Simona Ventura a Luciana Littizzetto, da Claudio Bisio a Fabio Volo, dal Trio Medusa a Luca e Paolo, tanto per citarne soltanto alcuni. E, chiaramente, i conduttori attuali, Alessia Marcuzzi e Nicola Savino.
Proprio alla Marcuzzi è toccato l’arduo compito di ricordare Nadia a nome di tutte le iene presenti in studio, in piedi dietro di lei. E lo ha fatto con inevitabile difficoltà:
“Eccoci qui, eccovi qui, grazie. E’ tutto merito suo. Abbiamo pensato mille volte a come cominciare questa prima puntata de Le Iene senza di lei e non ci venivano… Scusate, sono emozionata e non mi verranno le parole questa sera. Ho la voce un po’ rotta e dietro di me ci sono delle persone che conoscevano Nadia molto meglio di me e spero di riuscire a dire le cose giuste e tutto ciò che abbiamo dentro”.
La conduttrice ha così dato il la al discorso-omaggio:
“Abbiamo pensato di fare tante cose ma secondo noi la cosa migliore da fare era proprio quella che vedete adesso, e cioè di stare qua, tutti uniti, tutti insieme. E in qualche modo, lo so che sarà impossibile, festeggiare la vita perché questo è quello che voleva Nadia. Ci diceva sempre così e lei sorrideva sempre, il suo sorriso è quello che vedete lì dietro (indica il led con il ‘faccione’ di Nadia Toffa, ndDM). Lei ce l’aveva proprio naturalmente stampato sulla faccia, era come una cosa genetica. Quindi, anche se proveremo a rifarlo questa sera e ci proveremo in tutti i modi, non sarà mai uguale a quello che vedete la”.
Ha poi proseguito parlando della malattia che ha colpito Nadia:
“Molti di noi non sapevano esattamente che cosa avesse Nadia, molti di voi non lo sapevano, qualcuno sì. Sapevamo tutti che aveva un male molto brutto, però non si sapeva davvero che cosa sarebbe successo, primo perché Nadia non ne aveva parlato con tutti, ne aveva parlato davvero con le persone più strette. A tutti aveva detto di avere un male terribile, il più brutto dei mali, però forse tutti – compresa Nadia – avevamo la speranza che questo momento sarebbe potuto tardare il più possibile, o meglio non arrivare mai. Però, nonostante qualcuno di noi lo sapesse, quando è arrivata la notizia, quando è arrivato il momento, la botta è stata troppo forte. Ed è stata forte anche per voi, per tutti gli abbracci, tutte le carezze che c’avete dato, tutto l’affetto che abbiamo ricevuto e che ha ricevuto la famiglia di Nadia, è stata una cosa gigante. E questo è quello che faceva Nadia, aveva il potere di unire le persone, era come se lei fosse un fluidificante umano, le metteva tutte insieme. E c’ha messo insieme qui stasera. Quindi grazie a voi e a tutto quello che ci avete dato in tutto questo periodo.
Voglio dirvi una cosa, che forse non tutti sanno. Nadia era a conoscenza quasi fin da subito, dopo forse la prima operazione, lei sapeva tutto. Sapeva che il suo cancro, perché lei lo chiamava col suo nome, il cancro, non le avrebbe dato forse più di un anno di vita. Mediamente quel cancro lì lascia vivere sì e no un anno, dodici mesi. E quando lei diceva, anche un po’ giocando, perché si prendeva sempre in giro, “se tu vai su Google e digiti la malattia che ho io, che è capitata a me, l’unica cosa che puoi fare in quel momento, ti manca il respiro e ti gira la testa, ti puoi solo sedere. Perché non c’è altra cosa che tu possa fare in quel momento lì”. E tutti siamo abituati a ricordare Nadia e a vedere nella nostra testa Nadia combattiva, la Nadia delle inchieste, la Nadia che ce la metteva tutta, con la grinta, che lottava con tutta se stessa. Però vi devo dire che anche lei ha pianto, non ve lo ha fatto vedere mai, ma lei ha pianto tanto. Anche Nadia si è dovuta sedere, perché le girava la testa e perché le mancava il respiro”.
Il discorso di Alessia è continuato con il racconto di come Nadia ha affrontato il cancro:
“Che cosa ha deciso di fare quella guerriera lì?! Quella guerriera lì ha deciso di combatterlo a modo suo. Ha deciso che non gliela doveva dare vinta, che lei doveva andare avanti, sorridere. Aveva paura, perché aveva tanta paura e le persone che la conoscono bene lo sanno. Però non gliela voleva proprio dare vinta, quindi ha continuato a lavorare e soprattutto ha continuato a non vergognarsi. Perché a volte si pensa che uno che ha una malattia dice “ma forse devo vergognarmi di quello che mi succede”. “Ma che colpa è? Non hai colpa di niente se ti ammali, quindi non ti devi vergognare di niente”, continuava a ripeterlo. Infatti andava in giro con la sua parrucca un po’ strampalata e ogni tanto diceva “e adesso se arriva un colpo di vento e mi casca?”. Poi entrava in studio, quando zoppicava un po’, quando era gonfia di medicinali, e diceva “a me non importa niente, io vado così”. Una volta, tra l’altro, dei fan troppo calorosi l’hanno abbracciata ed è successo veramente che la parrucca le è cascata giù. E lei ha detto “ma che vergogna c’è?”. Poi lei ha deciso di affrontarlo così, ovviamente questo era il suo modo, perché Nadia era così, ma c’ha tenuto a ricordare che in quasi tutte le famiglie italiane c’è qualcuno che combatte contro questo mostro e questa malattia e lo fa con coraggio, con dignità, con grande forza”.
Rivolgendosi a tutti i conduttori e gli inviati de Le Iene alle sue spalle, la Marcuzzi ha aggiunto:
“Lei diceva sempre che non conta quanto vivi ma come vivi. E lei ha vinto perché ha vissuto come voleva. Nadia ha fatto nella vita quello che lei ha sempre voluto fare. E questo grazie a voi, perché Nadia voleva fare la iena fin da quando era studentessa. E lei voleva indossare questa giacca qua e questa cravatta qua fin da quando era piccola e voleva essere voi. Voi siete il motivo per cui Nadia è entrata nei nostri cuori. E secondo me, lo so che adesso dico una cosa un po’ strana, secondo me lei ci sta guardando adesso e sta ridendo e sta dicendo “ma guardate questi minchi*ni”".
Le ultime parole sono invece rivolte direttamente a Nadia:
“Io non lo so se ci sei, io non lo so, secondo me sì. E secondo me tu sei emozionata e ci stai guardando. E questo è merito tuo perché tu sei una ragazza magica, tu ci hai riunito tutti qui, ci hai riempito i cuori. Quindi noi ti ringraziamo e secondo me tu adesso ci stai guardando da qualche parte. Quindi ti salutiamo tutti”.
Con l’applauso di tutte le iene, è stato lanciato il video inedito di Nadia Toffa, registrato il 21 dicembre 2018 (otto mesi prima della morte, avvenuta lo scorso 13 agosto), in cui annuncia di voler essere ripresa in alcuni incontri speciali, con amici, familiari e colleghi, per dirsi – e soprattutto sentirsi dire – cose mai dette. Un ultimo progetto, più che un ultimo saluto.
Infine, due curiosità sulla reunion: la prima è l’abbraccio tra Simona Ventura e Alessia Marcuzzi, che sembra seppellire ogni ‘ascia di guerra’ tra le due; la seconda è l’assenza di Ilary Blasi, inizialmente annunciata tra le cento iene.
Nadia, senza di te nulla sarà più come prima. Ecco il nostro omaggio per te, splendida guerriera. #LeIene pic.twitter.com/qcAkdbdFIK
— Mediaset Play (@MediasetPlay) October 1, 2019
1. teoz ha scritto:
2 ottobre 2019 alle 09:56