Gerardo Greco parte dalla strada. Da un racconto che si ripropone di approfondire la realtà ‘da marciapiede’. W l’Italia, il nuovo talk show che il giornalista condurrà da stasera in prime time su Rete4, darà spazio ad alcuni interrogativi suggeriti proprio dalla stringente attualità e dagli spunti offerti dagli inviati. A poche ore dal debutto ce lo ha anticipato lo stesso Greco, che dal 10 settembre scorso ha anche avviato il nuovo corso del Tg4 da lui diretto.
Gerardo, hai definito W l’Italia un “reality emozionale”: che significa?
Vuol dire che molta realtà viene portata dentro lo studio anche in maniera emotiva, muovendo sentimenti, cuori e anime. E’ qualcosa che ci tocca nel profondo. Poi tutto questo racconto quotidiano della strada che noi faremo – e che è una lunga narrazione – ci porterà ad una serie di domande che porremo ai politici, agli economisti. Tutto parte dalla strada, da tutto ciò che trovi consumando la suola delle scarpe: hai sempre una realtà davanti che devi raccontare. Secondo me le prime serate italiane di questo periodo devono essere molto ancorate alla realtà che non ci risparmia nulla, dal crollo dal ponte di Genova in poi…
Un tempo si diceva che chi andava nelle piazze faceva informazione populista, ma non credo sia il tuo caso…
No, un conto sono le piazze che c’erano e si riempivano, un altro sono le strade che ci sono sempre state. Le strade sono le storie che ti vai a cercare. La nostra prima storia, ad esempio, è proprio una storia di strada. C’è una nostra inviata marocchina che si è finta migrante e si è consegnata ad un’organizzazione di mercanti di uomini e ha passato il confine correndo tra l’altro una serie di rischi considerevoli. Lei ci racconterà come questa realtà sia proprio dietro l’angolo.
Qual è la prima cosa a cui hai messo mano come nuovo direttore del Tg4?
La narrazione. Per me il giornale è uno solo, comincia e finisce dando una unità. E’ il racconto dell’Italia e della giornata, non sono tante notizie spezzettate e sparpagliate in un giornale ma è un racconto unico che ha un inizio e una fine, un capo e una coda e una domanda del giorno. Tu quindi devi partire da Orban oggi fino ad arrivare alle nuove rivelazioni sui reali d’Inghilterra però capendo che in realtà è sempre tutto in uno stesso grande racconto che noi come Tg4 facciamo e di cui i telespettatori si devono fidare.
Le rubriche a margine del Tg serale rimarranno?
Sì sì.
1. aleimpe ha scritto:
13 settembre 2018 alle 13:04