1
febbraio

Sanremo 2018: nelle canzoni tanto amore e nostalgia

Sanremo 2018

Sanremo 2018

Possiamo tirare un sospiro di sollievo: l’amore c’è. Quantomeno al Festival di Sanremo 2018, dato che la parola “amore” è presente nei testi dei big in gara ben 19 volte per un totale di otto canzoni, quelle di Annalisa, Zilli, Caccamo, Barbarossa – che usa anche “amato” e “amati” – Gazzè, Canzian, The Kolors e Fogli/Facchinetti. E se a loro aggiungiamo la Vanoni, con Bungaro e Pacifico, che cantano proprio come Imparare ad Amarsi e perdonarsi, le “quote cuori” all’Ariston sono salve. Il romanticismo vince ancora una volta, dunque, anche se spesso è legato ad un‘intima inquietudine, al bisogno di aggrapparsi ai sentimenti per non perdersi nel caos della quotidianità.

Sanremo 2018: le canzoni d’amore

Di rapporti di coppia canta Annalisa, reduce dalla fine di una storia e dunque un po’ amara nel constatare ne Il Mondo prima di te che “siamo due radici che si dividono per continuare a crescere“; ne canta Luca Barbarossa in Passame er sale, con una commovente ballata in romanesco che celebra l’amore che resiste al tempo che avanza e ai problemi che incombono; Giovanni Caccamo che va oltre il tempo con le note di un amore etereo ed Eterno e Noemi, che disegna una storia fatta di attimi intensi e rubati ai quali non si può rinunciare e chiede al suo uomo lontano Non smettere mai di cercarmi.

Romantico e disperato il canto delle Vibrazioni, quello di un uomo Così sbagliato che ha paura di se stesso e chiede conforto e comprensione al proprio amore; nostalgico e poetico Mario Biondi in Ritrovarti, proprio come Max Gazzè, che ne La Leggenda di Cristalda e Pizzomunno narra l’amore osteggiato dalla cattiveria delle sirene, ovvero delle tentazioni. Ai The Kolors spetta invece l’amore frizzante stile Frida, visto come una sfida che val sempre la pena combattere anche se non è “mai mai mai” per sempre. Ma la vera chicca sta nel brano cantato da Ron, Almeno Pensami, un brano postumo di Lucio Dalla che racconta l’amore non corrisposto ed innocente, che ricorda la delicatezza della sua Canzone.

I Pooh, sebbene divisi in due schieramenti, hanno un intento comune, quello di celebrare il tempo che passa e le cose che cambiano: Roby Facchinetti e Riccardo Fogli lo faranno con un tono nostalgico, cantando ne Il Segreto del tempo di vecchi amori e del tentativo di “scappare dalla vertigine dell’età“, mentre Red Canzian lo fa con orgoglio e sicumera, sentendosi un “testimone del tempo” che ne ha viste di tutte i colori in Ognuno ha il suo racconto.

Sanremo 2018: le canzoni socialmente impegnate

All’Ariston ci sarà anche l’immancabile spazio per il sociale: Diodato e Roy Pacy Adesso vogliono infatti sfuggire al mondo fatto di social, schermi ed apparenza per “vivere tutto per davvero senza rincorrere un altro miraggio“, mentre Ermal Meta e Fabrizio Moro rispondono con un coraggioso ed ostinato “Non mi avete fatto niente” a chi semina morte in giro per il mondo con bombe e terrorismo. Renzo Rubino affronta invece in Custodire il problema dei genitori separati a cui il figlio dice “per una volta parlatevi e fatelo pianissimo“, mentre Nina Zilli non resiste al richiamo femminista elogiando la figura della donna come già fatto dalla collega Noemi qualche anno fa e da Paola Turci nella passata edizione del Festival, e canta che “donna siete tutti” in Senza appartenere.

Il tema del lavoro viene affrontato invece in due brani ma con punti vista e registri del tutto opposti: Enzo Avitabile e Peppe Servillo con la precarietà degli umili ne Il Coraggio di ogni giorno mentre Lo Stato sociale con la proposta di abbandonare ritmi ed impegni e vivere Una Vita in vacanza, piuttosto che vivere per lavorare. Il loro sogno è poi quello di non avere tra i piedi “nessuno che rompe i coglioni“.

Chiudono il cerchio due testi diversi, i più originali: quello spirituale dei Decibel, con la loro Lettera dal Duca David Bowie, scomparso e ormai fuori dalle piccolezze del mondo, e quello autoreferenziale di Elio e le Storie Tese, che con Arrivedorci celebrano la fine (vera?) della loro carriera musicale.

Sanremo 2018: i dialetti

Se i The Kolors e Mario Biondi canteranno in italiano, diversamente da quello che fanno di solito, a portare strofe in inglese ci penseranno i Decibel, mentre due saranno i dialetti cantati sul palco dell’Ariston: il romanesco di Barbarossa e il napoletano di Avitabile e Servillo.

[TUTTO SUL FESTIVAL DI SANREMO]

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,



Articoli che potrebbero interessarti


Giulia Casieri
Sanremo Giovani: video e testo di «Come Stai» di Giulia Casieri


I Decibel
Sanremo 2018, canzoni: il testo di «Lettera dal Duca» dei Decibel


Max Gazzè
Sanremo 2018, canzoni: il testo de «La leggenda di Cristalda e Pizzomunno» di Max Gazzè


The Kolors
Sanremo 2018, canzoni: il testo di «Frida (mai, mai, mai)» dei The Kolors

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.