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settembre

Top Chef 2: i concorrenti

Top Chef 2

Top Chef 2

Top Chef Italia torna stasera con la seconda stagione sul Nove, in prima serata, e porta con sè una variazione sul tema: un giudice in meno ed un concorrente in più. Il poker di chef stellati che nella prima edizione ha decretato la vittoria di Matteo Fronduti sarà composto “solo” da Annie Féolde, Giuliano Baldessari e Mauro Colagreco, facendo a meno dunque di Moreno Credoni. E se lo scorso anno i concorrenti erano quindici, stavolta saranno sedici i talenti della cucina italiana che si sfideranno per dieci prime serate nel tentativo di imporre la propria idea di cucina e aggiudicarsi i 50.000 euro in gettoni d’oro oltre al titolo di secondo Top Chef Italiano. Conosciamoli tutti.

Top Chef 2: chi sono i concorrenti

ANDREA ASTOLFI, 20 anni, Tuscania (VT). Vive Roma
È molto giovane ed è molto sicuro di sé. Convinto delle proprie capacità. Non ha paura di fare la gavetta, di spaccarsi la schiena in cucina perché sa che un giorno i suoi sforzi saranno ripagati e sarà un grande chef. Si avvicina alla cucina per caso, iscrivendosi alla Scuola Alberghiera di Spoleto, poi comincia a collaborare con la Boscolo Etoile Academy a Tuscania e come assistente degli chef docenti. Si definisce uno che viene dalla strada ma che ha trovato nella cucina il suo riscatto ed il suo obiettivo nella vita. Ha molta fame di arrivare e di dimostrare che può diventare il numero uno: “io sono il futuro, sarò il più forte al mondo”.

ANDREA FUGNANESI, 22 anni, Sigillo (PG)
Nonostante la sua giovane età, Andrea ha già lavorato per diverse cucine di importanti hotel 5 stelle, fino ad arrivare orgoglioso accanto allo chef Paolo Bertholier al “Nira Montana” presso La Thuile. Due sono i punti saldi nella vita di Andrea: la cucina e la sua ragazza Diana. In ogni piatto che fa, mette sempre il suo amore per lei. Instancabile stacanovista, per lui la cucina è tutto, affermando “passo più tempo in cucina che con la mia ragazza”. E se non lavora…studia i libri dei grandi chef. Sensibile, perfezionista e amante dell’oriente, Andrea sogna di aprire un winebar per poter costruire il suo futuro insieme alla fidanzata sommelier.

BONETTA DELL’OGLIO, 50 anni, Palermo
Gli ingredienti dei suoi piatti? La Sicilia e tanto amore. Bonetta, mamma solare di tre figli, nasce come restauratrice e riesce ad esprimere le proprie capacità culinarie quando, vent’anni fa, apre un ristorante insieme al suo compagno. Attualmente è una chef itinerante e cerca di portare avanti molti progetti per diffondere i suoi ideali. “La rivoluzione in un chicco”, ad esempio, è un progetto che vuole trasmettere l’importanza della biodiversità e dei grani antichi; mentre “Animali felici” promuove un tipo di allevamento sensibile al rispetto per gli animali. Infatti Bonetta sente di avere una missione: risvegliare la coscienza delle persone per arrivare al benessere tra uomo e natura. Per questo è convinta che la cucina debba andare di pari passo con l’agricoltura, affidandosi alle piccole produzioni. Si definisce una “sicilianista pazza e convinta della sua terra”.

CINZIA FUMAGALLI, 50 anni, Lecco
Una vita dedicata alla cucina, questa è in poche parole Cinzia Fumagalli. Donna dalla personalità esplosiva e dal carattere deciso. Per lei nulla è impossibile. Fin da giovane si costruisce la sua strada da sola, con le proprie mani. E quelle mani l’hanno portata lontano. Una lunga carriera fatta di successi, ma anche di molti momenti difficili, nei quali si è dovuta scontrare con il mondo maschile in cucina, difendendo sempre i diritti delle donne. Ha fatto parte della Federazione Italiana Cuochi, dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani ed è stata insegnante in una scuola alberghiera. In futuro le piacerebbe aprire un suo ristorante molto particolare: il menu cambierebbe ogni giorno a seconda del suo umore e inserirebbe degli ingredienti strani nei piatti tradizionali. Definisce la sua cucina istintiva e metereopatica, ma con basi ben fondate.

CRISTIAN ORSINI, 31 anni, Cori (LT)
Un percorso classico alle spalle fatto di studi e gavetta, dopo aver lavorato anni nel ristorante di famiglia, Cristian decide di partire per l’Australia e la Nuova Zelanda. In seguito alla morte del padre prende le distanze dalla cucina, ma l’incontro con l’esperta della Culinary Nutrition, Chiara Manzi, gli apre gli occhi su un nuovo modo di vedere la cucina e lo avvicina alla “scienza della nutrizione culinaria”. Da quel momento Cristian intraprende un percorso alla ricerca del benessere delle persone, volto ad unire il lavoro dei cuochi a quello dei nutrizionisti. “Faccio cibo bello, buono e che fa bene”, questo è il suo slogan. Pieno di vita e allo stesso tempo meticoloso e dalla mente geometrica, Cristian è ora un consulente e sta avviando un progetto di enogastronomia italiana che intende esportare all’estero come franchising.

FABIANA SCARICA, 28 anni, Vico Equense (NA)
Cuore di mamma e mani da cuoca. Fabiana, napoletana orgogliosa delle proprie origini, si avvicina all’arte culinaria appena quindicenne, quando inizia a preparare le prime pappe per la figlia appena nata. L’amore per la bimba le fa scoprire l’amore per la cucina e le fa capire quanto cucinare e nutrire siano un gesto di responsabilità. Si iscrive alla scuola Alma, lavora al Quisisana, alla Torre del Saracino e da Don Alfonso. Nel 2015 apre il proprio ristorante “Villa Chiara”, dedicandolo alla figlia, dove propone una cucina essenziale, solare e stagionale. I riconoscimenti arrivano subito e le soddisfazioni sono tante, ma Fabiana non si sente mai arrivata. Per lei c’è sempre qualcosa da imparare ancora, perché se si vogliono raggiungere certi livelli, bisogna alzare l’asticella.

FEDERICA ATZERI, 24 anni, Cagliari
Dietro la sua timidezza e il suo viso angelico, Federica Atzeri, 24 anni sarda, nasconde una forte determinazione e l’amore per la sua terra. Da bambina si fingeva malata per poter saltare la scuola e restare a casa a cucinare. Decisa a trasformare questa sua passione in professione, Federica frequenta prima la scuola Alberghiera e poi l’Accademia dello Chef Stellato Roberto Petza che la prende subito in brigata e la porta con sé ad Expo. Attualmente lavora da “Lucitta”, ristorante della chef Clelia Bandini ad Arbatax. Sogna di fare ancora tante esperienze: aprire un suo ristorante a Km 0 sulle montagne, possedere un food truck gourmet con cui girare e dimostrare così che anche le ragazze carine possono essere delle brave cuoche.

FRANCESCO GERMANI, 39 anni, Milano
Laureato in scienze motorie, Francesco affianca sempre agli studi il lavoro nei diversi ristoranti di famiglia dove nasce la sua passione. Dopo la morte del padre decide di aprire il suo ristorante “la maniera di Carlo”, dedicando il nome al padre scomparso. Detesta la standardizzazione e definisce la propria cucina fresca, colorata e naturale. Dice di aver creato un ristorante a sua immagine e somiglianza e molto personale, affermando: “Il punto forte della mia cucina sono io”. Ha lavorato con Pietro Leemann al Joia e con Enrico Bartolini. Francesco sembra perciò avere tutte le carte in regola per diventare un grande chef: grande tecnica, grande professionalità e grande rispetto per la cucina.

GIUSEPPE CANNILLO, 29 anni, di Corato (BA) ma vive ad Arese (MI)
Giuseppe dice di essere stato salvato dalla cucina. Una serie di sfortune nella sua vita culminano infatti nel fallimento del suo ristorante nel quale credeva molto. Ritrovatosi improvvisamente senza più nulla, Giuseppe si sente perso, ma la forza per rialzarsi la trova nella sua più grande passione. “La cucina è la mia luce in fondo al tunnel” afferma. Dalla Puglia si trasferisce ad Arese, si rimbocca le maniche e decide di riprendere in mano la sua vita cominciando a fare due lavori. Giuseppe non ha paura di mettersi in gioco e di rischiare per seguire i propri sogni e nonostante la sua strada sia ancora in salita, è riuscito a dimostrare prima di tutti a se stesso che l’amore per la cucina può farti risorgere dalle tue ceneri.

LUCA NATALINI, 28 anni, Borgo a Buggiano (PT). Vive a Nettuno (RM)
Donne e cucina. Sono queste per Luca Natalini, accento toscano e faccia simpatica, la massima espressione della bellezza nella vita. Altamente ambizioso, dopo essersi diplomato alla scuola Alma decide di inseguire il suo sogno fino in Russia, dove lavora cinque giorni a settimana, volando poi di nuovo in Italia per gestire il suo ristorante “La Taverna di Bacco” a Nettuno. Molto attento all’estetica dei suoi piatti, l’arte scorre nel suo sangue: è infatti nipote di un noto pittore. È arrivato tra i 10 finalisti del concorso Barilla 2016 e S. Pellegrino Young Chef 2016 (in Russia) e 2017 (in Italia). Come si vede da grande? Un vero business man della cucina, tra catene di ristoranti, stelle e un ufficio sull’ Empire State Building.

MAJDA NABAOUI, 22 anni, Modena
Sguardo magnetico e origini marocchine. Majda arriva in Italia all’età di 10 anni e fin da bambina ama guardare programmi di cucina e cucinare con la mamma che le trasmette questa passione. Per inseguire il suo sogno decide di trasferirsi a Parigi e poi in Iran, nonostante la sua famiglia sia contraria. La sua determinazione riesce ad aprirle le porte di molte cucine prestigiose, dandole la possibilità di appassionarsi alla pasticceria. In ogni suo piatto c’è sempre un ingrediente del Marocco per richiamare i sapori e i ricordi della sua infanzia. Al momento lavora in un importante ristorante francese ed il suo sogno nel cassetto è aprire un proprio ristorante con la mamma.

MARCO FAILLA, 29 anni, Vittoria (RG)
Per Marco lo stile è fondamentale sia nel look che nei piatti: “mi piace essere abbinato, anche nella cucina!”. Siciliano, cortese, raffinato, Marco inizia a lavorare come cameriere all’età di 13 anni, dopo la scomparsa della madre. È dovuto crescere velocemente, perdendo molte cose della propria adolescenza. Infatti mentre i suoi compagni la sera uscivano a divertirsi, lui lavorava a testa bassa. È il prezzo da pagare se si vuole diventare uno chef e Marco lo sa bene. I risultati dei suoi sforzi arrivano presto e a 21 anni è il più giovane capo partita di un ristorante a 5 stelle a Ragusa. Dopo un’esperienza lavorativa a Parigi, Marco decide di tornare nella sua Sicilia e sposarsi. Ora lavora a Vittoria in un Resort a 4 stelle.

MASSIMO BIALE, 51 anni, Camponogara (VE). Vive a Roma
Cucinare e volare possono sembrare due mondi distanti, ma non per Massimo Biale. Maresciallo e chef dell’Aeronautica militare, Massimo è riuscito ad unire le due passioni della sua vita nel lavoro. Proviene da una famiglia che ha uno stretto legame con la cucina e già a cinque anni dà una mano alla nonna a fare le frittelle. A 17 anni prova un concorso per entrare in Aeronautica come Sottoufficiale e si classifica primo. Diventa così Controllore di volo e sfoga la sua passione sfrenata per la cucina cucinando per tutti i colleghi. In parallelo alla carriera militare aiuta gli amici chef in cucina, iniziando come lavapiatti fino a partecipare personalmente ad alcuni concorsi. Un giorno il Capo di Stato Maggiore dell’aeronautica Italiana scopre che un suo sottoposto ha la passione per la cucina e che ha partecipato a diversi concorsi, chiede così a Massimo di realizzare una cena di prova per un’autorità estera. Per Massimo è l’occasione che aspettava da tempo per raggiungere il suo sogno e diventare cuoco dell’aeronautica.

MATTEO PUCCIO, 38 anni, Terni
Matteo studia prima giurisprudenza alla Luiss, poi psicologia ma non ha mai ottenuto la Laurea perché la sua vera passione è sempre stata la cucina. Durante l’università parte per Londra e inizia a lavorare come lavapiatti in un ristorante dove capisce che il suo talento può diventare un mestiere. Ha lavorato in Russia ed ha girato il mondo sulle navi come Chef Relais Chateaux. Possiede un ristorante a Terni con altri 2 soci, AI FUSION KITCHEN, un format che intende esportare all’estero. E’ stato infatti concepito senza fuochi né canna fumaria per poter aprire ovunque. Insegna inoltre alla scuola del Gambero Rosso e in un altro istituto “la casa dello chef ” a Roma. Sicuro delle proprie capacità, perfezionista, ama parlare e si definisce uno Chef manager moderno d’assalto.

MICHELE ELIA, 34 anni, Trani (BAT)
Pugliese, introverso e silenzioso, lui è uno che parla con i piatti. La sua passione è nata giocando in cucina con la mamma e la nonna. A 12 anni decide di voler fare il cuoco e si iscrive all’alberghiero pregando i prof di fare meno ore di matematica e più ore di cucina. Lavora come capo partita ai primi piatti da Don Alfonso 1890 e poi a Dublino in un ristorante di un hotel a 5 stelle. Nove anni fa apre il suo ristorante “Il diavoletto epicureo” a Trani, nel quale lavora da solo ed è un vero e proprio tuttofare. Per questo viene soprannominato “lo nzembellicchio”, perché in cucina è dappertutto. La sua seconda passione è la micromagia e mentre serve i propri piatti ama sorprendere i clienti con giochi di prestigio.

VICTOIRE GOULOUBI, 36 anni, Sesto San Giovanni (MI)
Una donna forte e combattiva dal passato difficile. La sua profonda passione per la cucina nasce durante la guerra in Congo quando prepara da mangiare per i suoi 19 fratelli. Non ancora ventenne arriva in Italia piena di sogni e speranze, studia Giurisprudenza, ma abbandona presto gli studi iscrivendosi ad una scuola di cucina. Inizia così il suo lungo percorso in diversi ristoranti prestigiosi fino a diventare Executive Chef a soli 25 anni. Il suo talento innegabile viene notato subito da giornalisti ed esperti del settore: il suo nome risulta tra gli chef emergenti nel 2015 e la sua cucina viene definita da Bottura “biodiversamente contaminata”. Mamma single, attualmente Executive Chef dell’hotel “Mirtillo Rosso” di Alagna, Victoire porta avanti la sua idea di integrazione in cucina che sappia unire diverse culture culinarie.

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