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dicembre

LA SETTIMA PORTA: CECCHI PAONE DIVULGATORE POP, TRA NEUROSCIENZE E OROSCOPI

Alessandro Cecchi Paone, La settima porta

La settima porta è stata aperta ieri sera, spalancandosi su uno spazio gradevole e dallo stile popolare, che ha riportato la divulgazione scientifica in prima serata su Rete4. Una mossa azzeccata, anche per riequilibrare il palinsesto del canale rispetto ad una prevalenza di appuntamenti d’attualità politica e di cronaca. Caratterizzato da una discreta fattura e da un linguaggio adatto a tutti, il nuovo programma ha avuto il merito di unire il format giusto al conduttore giusto.

Con La settima porta, infatti, Alessandro Cecchi Paone è tornato a fare ciò che meglio gli riesce: il divulgatore scientifico. Dopo anni trascorsi a fare il concorrente di reality, l’opinionista, l’ateo di professione e il paladino dei diritti civili, finalmente il giornalista si è riappropriato di un ruolo in grado di esaltare le sue doti televisive. Con un linguaggio chiaro ed un ritmo vivace, Cecchi Paone ha degnamente indossato i panni del divulgatore pop.

Il conduttore ha aperto la trasmissione parlando di animali e ospitando in studio alcuni amici a quattro zampe. Poi si è parlato di neuroscienze e di nuove tecnologie, anche con l’aiuto di alcuni brevi documentari targati Bbc. Positivi i contributi di Vincenzo Venuto e di Carolina Rey. Il biologo si è emozionato per un incontro ravvicinato con le orche, mentre la giovane inviata ha raggiunto la ‘wonder woman’ Ilaria Molinari, campionessa di apnea. I due bucano il video: perché non coinvolgerli, all’occorrenza, anche in studio?

La chiave scelta per aprire La settima porta è stata quella giusta: il conduttore, infatti, ha lanciato una sorta di ‘tg delle buone notizie’, disseminando la puntata di comunicazioni positive riguardo ai temi affrontati. Validi i contenuti e gli spunti offerti, ma attenzione al montaggio non sempre impeccabile. La narrazione pop proposta dal programma ha alternato momenti più alti, con nozioni di anatomia umana e di neuroscienze, a situazioni decisamente meno concettuali. E inaspettate.

Sul finale, Cecchi Paone ha ad esempio aperto un talk sullo studio delle stelle. Tenersi forte: da una parte, la giovane allieva di Margherita Hack e il matematico Odifreddi, dall’altra Enrica Bonaccorti e due astrologi (parterre curioso, non c’è che dire). Tra una battuta e l’altra, non è mancato il momento oroscopo, che forse si sarebbe potuto evitare.

A fronte di una durata forse eccessiva – oltre tre ore – il programma ha superato la prova del debutto.

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2 Commenti dei lettori »

1. enzo ha scritto:

1 dicembre 2016 alle 13:23

Programma bello, interessante e ben fatto!
peccato gli ascolti , non merita quel dato auditel ma molto dippiù, speriamo che il pubblico si abitui e che diventi un appuntamento fisso della rete come QC e QG.
Se bisogna cercate difetti , ovviamente la durata eccessiva (come avviene per il terzo indizio) a mio parere devono finire alle 23:30.



2. catone ha scritto:

5 dicembre 2016 alle 22:58

MAGNIFICO PROGRAMMA, ARGOMENTI TRATTATI AFFASCINANTI GRAZIE ALLA CONDUZIONE DI ALESSANDRO CECCHI PAONE ma… POSSIBILE CHE IL FONDO MUSICALE DEBBA ESSERE SEMPRE,PER TUTTA LA DURATA DEL PROGRAMMA, DI UN VOLUME COSI’ ESAGERATAMENTE ALTO TALE DA DISTURBARE E RENDERE INCOMPRENSIBILE LA MAGGIOR PARTE DEI COMMENTI DEL CONDUTTORE ?



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