La nottata a stelle e strisce entra nella storia. Prima il testa a testa, poi il distacco progressivo e infine la vittoria: Donald Trump è il nuovo Presidente degli Stati Uniti. La corsa verso la Casa Bianca più imprevedibile di sempre ci ha tenuti incollati al piccolo schermo sino all’alba. L’ex boss di The Apprentice ha spiazzato tutti. Le emittenti italiane hanno seguito l’evento a modo loro, con lo sguardo rivolto oltreoceano ma senza perdere l’inclinazione a un certo provincialismo poco lungimirante, squarciato poi all’alba dai dati definitivi. Vogliam far gli americani, ma siam nati in Italì.
Del resto, per settimane i media italici (seguendo una tendenza diffusa anche all’estero) hanno raccontato la situazione americana con chiavi di lettura che sono state sconfessate dal risultato elettorale. Per questo la vittoria di Trump ha colto i commentatori di sorpresa, mostrando la loro incapacità – salvo rare eccezioni – di anticipare e interpretare quanto stava per accadere.
Nella notte elettorale, Porta a Porta si è presentata al pubblico con un parterre molto nutrito di ospiti: la sovrapposizione delle voci, unita a giri di opinioni abbastanza prolissi, ha però tolto agilità alla diretta. Il programma di Rai1 ci è parso un po’ ingessato rispetto alle esigenze di uno spoglio elettorale caratterizzato da ritmi febbrili. A Linea Notte, invece, è apparsa Marisa Laurito tra i commentatori della politica estera: una presenza a dir poco sorprendente.
Più vivace la maratona di Enrico Mentana, se non altro per l’autocompiaciuto sfoggio di verve da parte del conduttore e per le reazioni degli analisti in studio. Di fronte ai dati che davano in vantaggio Trump, Marco Damilano e Corrado Formigli sono caduti nello sconforto: lo sguardo incredulo, i volti impietriti. Come avvenuto su altre reti, anche su La7 la lunga notte è stata un alternarsi di considerazioni, di dati e di collegamenti, ma anche di parole spese per ingannare il tempo.
Bene le dirette delle reti all news – RaiNews, Tgcom24 e SkyTg24 – ma nulla a che vedere con i ritmi serrati e le grafiche accattivanti delle emittenti straniere, alle quali abbiamo necessariamente dato un occhio per avere notizie più complete.
Da oggi inizieranno intere trasmissioni dedicate all’inaspettato risultato americano. Fiumi di parole e analisi a freddo. Attendiamo al varco i tele-opinionisti che ci avevano presentato Trump come un designato perdente e i corrispondenti da New York (ci riferiamo a Giovanna Botteri, ad esempio, ma non solo a lei) che raccontavano un’America diversa dalla realtà, quella che abbiamo scoperto stamane.
1. R102 ha scritto:
9 novembre 2016 alle 10:19