Innanzitutto le certezze: poteva andare peggio. Bring the noise, il nuovo quiz show dedicato alla musica che ha debuttato ieri sera su Italia 1 con la conduzione di Alvin, (clicca qui per gli ascolti) si è rivelato nel complesso un prodotto ben confezionato e a tratti anche divertente. Peccato che di nuovo, ahinoi, ci sia stato veramente poco. Se non addirittura nulla.
Eppure la veste era buona: fotografia, scenografia, grafica e band in studio fanno tanto “show della TV americana”. Ma la forma, purtroppo, non basta. In sostanza abbiamo assistito a un Furore 2.0, con forti tracce di Stasera tutto è possibile, ma anche l’ombra di Lip Sync Battle, a tratti un reboot di Sarabanda e, perché no, una versione da studio di Singing in the car. Portare novità in questo genere di programmi, va detto, non era impresa facile. E Bring The Noise, effettivamente, non ha fatto altro che prendere gli elementi buoni di altre trasmissioni musicali per condensarli in un prodotto che tutto era, fuorchè innovativo. Ma a questo punto la domanda è una: ne sentivamo davvero il bisogno?
Forse no, anzi, forse sì: Bring the noise è riuscito a strappare qualche sorriso, e ridere -si sa- non fa mai male. A fare la parte del leone tuttavia sono stati i concorrenti, una variegata squadra di vip che ha tenuto in piedi lo spettacolo formando un gruppo divertente e pronto a mettersi in gioco (non ce ne voglia Alvin, padrone di casa senza infamia e senza lode).
Risate, dunque. Ma fino a un certo punto: dopo la prima mezz’ora (siamo buoni, facciamo dopo la prima ora), il programma è diventato ripetitivo e a tratti noioso: basti pensare che verso la fine della serata, addirittura, sono stati riproposti gli stessi giochi di inizio puntata. Troppo difficile tirare fuori dal cilindro l’idea per qualche altra manche? Pare di sì. Del resto, un programma già in partenza troppo simile ad altri show, non poteva che terminare copiando se stesso!
Bring the noise è rimandato alla prossima settimana: voto discreto, non stupisce nè delude. E, almeno per ora, nemmeno si fa ricordare.
1. xxxxx ha scritto:
29 settembre 2016 alle 11:54