Boris Giuliano è stato un poliziotto valoroso che ha pagato con la vita il suo impegno civile e le indagini portate avanti nell’ambiente mafioso. Di lui ha avuto già modo di raccontare Pif nel suo film La mafia uccide solo d’estate, ma Rai Fiction gli dedica ora una miniserie in due puntate che vedrà nei suoi panni l’attore Adriano Giannini. Ecco dunque chi era davvero il protagonista di Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo.

Boris Giuliano: la vera storia

Giorgio Boris Giuliano nacque a Piazza Armerina il 22 ottobre 1930. Visse diversi anni in Libia con la famiglia, perchè suo padre era un sottufficiale della Marina militare, ma gran parte della sua vita si svolse a Messina, dove studiò fino alla laurea e giocò anche nella serie B di pallacanestro.

Nel 1962 cominciò il suo percorso professionale vincendo il concorso in Polizia e diventando ufficiale; su sua richiesta fu assegnato a Palermo ed entrò nella Squadra Mobile, destinato a non lasciarla più e a diventarne dirigente. Nel suo curriculum, oltre ai meriti speciali e ai vari riconoscimenti guadagnati sul campo, anche una specializzazione presso la FBI National Academy.

Il primo caso importante di cui si occupò fu la misteriosa scomparsa del giornalista Mauro De Mauro, impegnato in inchieste politiche e sul traffico di droga; poi ci furono le due valigette cariche di dollari ritrovate all’aeroporto di Palermo, pagamento di una partita di eroina sequestrata a New York; ancora, diverse indagini che lo portarono a concentrarsi sul camorrista Lorenzo Nuvoletta, sul capomafia Giuseppe Di Cristina e sul cognato di Totò Riina, Leoluca Bagarella.

Fu proprio questi a sparargli sette colpi di pistola alle spalle in una caffetteria di Palermo il 21 luglio 1979; nel 1995 Bagarella fu condannato all’ergastolo insieme a Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Francesco Madonia, Giuseppe Calò, Bernardo Brusca, Nenè Geraci e Francesco Spadaro, mandanti del delitto.

Giuliano è stato insignito della Medaglia d’oro al valor civile; a lui sono stati intitolati l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato della sua città natale e il fabbricato di Palermo in cui opera la Squadra Mobile. Il figlio Alessandro è diventato a sua volta funzionario di Polizia, arrestando tra le altre cose il serial killer di Padova Michele Profeta.

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