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CIAO DARWIN 2016, POLEMICA PER I CASTING: “CERCANO RAZZISTI E OMOFOBI”

di Giovanni Rossi

21/01/2016 - 11:51

CIAO DARWIN 2016, POLEMICA PER I CASTING: “CERCANO RAZZISTI E OMOFOBI”

Ciao Darwin - una locandina per i casting

Non è certo una novità: fin dalla sua nascita Ciao Darwin ha contrapposto diverse categorie di persone, non mancando a volte di suscitare polemiche. Il sale del programma: la sfida tra gruppi di persone con caratteristiche opposte e l’obiettivo finale di trovare l’uomo e la donna del terzo millennio.
La nuova edizione sta per partire, Paolo Bonolis ha lasciato la conduzione del preserale Avanti un altro per dedicarsi proprio a Ciao Darwin che dovrebbe tornare a marzo dopo anni di silenzio. Ma il programma sta già facendo discutere, ancora prima della partenza. Oggetto del contendere i casting, e una netta presa di posizione da parte di un assessore regionale. Si tratta di Monica Cerutti, assessore alle pari opportunità, diritti civili e immigrazione della regione Piemonte, che ha deciso di dire la sua tramite un post pubblicato sul suo sito internet in seguito a dei provini “discutibili” che si sono tenuti a Torino il 12 gennaio.

“AAA cercasi uomini o donne “contrarie all’integrazione degli stranieri in Italia” e “contro i diritti delle unioni gay“. Scrive la Cerutti, riassumendo poi senza mezzi termini che Ciao Darwin nei suoi casting ha cercato “razzisti e omofobi“.

Probabilmente l’intenzione della produzione è quindi quella di realizzare una puntata in cui contrapporre persone pro e contro integrazione degli stranieri, e un’altra pro e contro unioni gay o qualcosa del genere. “Si tratta di un vero e proprio schiaffo al rispetto delle persone e dei diritti di tutti e tutte”, continua l’assessore. È inaccettabile che in un momento come questo ci siano programmi televisivi che vogliono alimentare xenofobia e omofobia. I media devono assumersi la responsabilità che hanno sulle spalle.

E poi richiama il ruolo divulgativo che ancora oggi il mezzo televisivo detiene: “Ci sono milioni di persone che purtroppo affidano la propria informazione e formazione esclusivamente alla televisione ed è impensabile che questa parli loro attraverso stereotipi, populismi e strumentalizzazioni“.

Fa dunque sapere che segnalerà il caso all’UNAR, ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, perché “Le istituzioni non possono continuare a predicare nel deserto”. Sulla pagina Facebook del programma ci sono diversi post che annunciano i casting. Tra i tanti anche uno in cui nel dettaglio si chiede: “Sapresti dire cosa rappresenta il gay pride?”. Facile pensare che possa proprio essere associato ai provini in discussione…

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13 commenti su "CIAO DARWIN 2016, POLEMICA PER I CASTING: “CERCANO RAZZISTI E OMOFOBI”"

  1. *Ciao Perdonate l'errore di ortografia, scrivere con il cellulare non è semplice!

  2. Chi avesse visto le puntate delle scorse edizioni di Caio Darwin che avevano come tema gay vs. etero, sa benissimo che tutto si fa in quel programma fuorché promuovere l'omofobia, quindi lo stesso si può prevedere per l'immigrazione. Non credo quindi che ci sia neanche da porsi il problema, è solo la classica tendenza dell'italiano medio di voler per forza esprimere una posizione politica anche dove non se ne sente assolutamente il bisogno. E poi ribadisco il concetto che essere contro i matrimoni gay non è omofobia (altrimenti gli omosessuali che sono contro i matrimoni gay avrebbero la fobia di se stessi?), così come essere a favore di posizioni più rigide sull'immigrazione non è razzismo (altrimenti cosa bisognerebbe dire di paesi come gli Stati Uniti, il Canada, l'Australia, e molti altri, che attuano rigidi controlli su chiunque entri nel loro paese?). Immischiare il voto alle donne e il matrimonio per i neri non c'entra assolutamente niente: quando queste leggi non c'erano ancora, questo era dovuto al fatto che si ritenevano donne e neri come esseri inferiori (e si trattava quindi sì di razzismo). Non credo che che chi prende posizioni contro i matrimoni gay ritenga gli omosessuali persone inferiori.

  3. Non è una questione di volgarità o diversità di idee: qui si tratta di promozione del razzismo. Cosa direste se facessero una puntata "Sei contro il diritto di voto alle donne?" o "Sei contro il diritto dei neri di sposarsi?"... Stessa identica questione, stesso identico territorio. Non si tratta di cattivo gusto, ma di promozione di idee razziste e profondamente errate!