Romina preoccupata per la diretta del concerto con Al Bano
Al Bano e Romina, ancora insieme. Il 29 maggio Romina canterà di nuovo con Al Bano e il concerto all’Arena di Verona andrà in diretta su Rai1. Cosa ne pensa la diretta interessata? Al programma di Rai Radio2 “Un Giorno da Pecora”, Romina ha spiegato: “Si, sono felice, a parte il fatto che andrà in diretta, senza rete”. E che problema le dà? “Mi mette un po’ di timore”. Lei si è chiesta più volte perché la gente ami lei e Al Bano ancora così tanto. “Si, non avrei immaginato che le persone avessero voglia di vederci ancora oggi, dopo tanto tempo”. Come fa ancora a ’sopportare’ Al Bano? “Perché ci vediamo una volta ogni tanto”, ha risposto la Power a Radio2.
Baudo si racconta al Grand Hotel Chiambretti
“Grand Hotel Chiambretti” celebra in anteprima il compleanno di uno dei padri della televisione italiana, Pippo Baudo, che racconta aneddoti della sua vita privata e professionale alla vigilia dei suo 80 anni.
Baudo ricorda di quando, nel 1987, decise di allontanarsi dalla televisione e di lasciare temporaneamente Mediaset e racconta: “Ero stato assunto con un contratto che mi dava la qualifica di direttore artistico e la cosa non fu gradita a nessuno: da Ricci, a Costanzo, fino a Corrado. Mi appoggiarono soltanto Raimondo e Sandra e Mike Bongiorno con il quale ebbi un bellissimo colloquio. Come ho potuto pensare che questi colossi di Mediaset si mettessero sotto la mia direzione artistica? Oggi posso dire di essere stato un cretino, un cretino di talento, ma un cretino”.
Il conduttore prosegue ripercorrendo l’attentato mafioso che distrusse la sua casa:
“Si trattò di un regolamento di conti mafioso nei miei confronti. Avevo fatto una celebrazione del giudice Chinnici a Taormina parlando male della mafia e ci fu questa vendetta. Mi costò cara questa cosa”.
Si prosegue, poi, ricordando uno storico programma di Baudo “Uno su cento” durante il quale veniva eletto il personaggio più noto, bravo, simpatico di una determinata categoria e, in una puntata, vinse Alberto Sordi davanti ad Andreotti e a Muccioli. Chiambretti chiede chi oggi potrebbe rientrare in questa triade:
“Al primo posto ci sarebbe ancora Sordi perché rappresenta perfettamente l’italiano medio con le sue cadute di gusto e i suoi pressapochismi. Lascerei Muccioli perché ha fondato San Patrignano che è una realtà eccezionale. Se dovessimo fare una classifica odierna Renzi ci sta d’obbligo anche perché se non ce lo metto io ci si mette lui da solo”.
E parlando di allenatori di calcio confessa: “Io sono più allegriano che contiano… Conte è stato un ottimo allenatore, poi ha lasciato la Juventus dopo 3 anni in maniera molto improvvisa senza giustificare questo suo abbandono, dimenticando quello che la Juve ha fatto per lui che aveva passato delle vicissitudini come allenatore, delle inchieste che sono state fatte su partite truccate e vendute. Mi ricordo quando stava nel gabbiotto dello stadio perché non poteva allenare in panchina. Avrebbe perciò dovuto dimostrare più gratitudine nei confronti del club. Quando è arrivato Allegri tutti pensavano che non sarebbe riuscito a ripetere le gesta di Conte, invece ha fatto un miracolo. È un grande allenatore”.
1. marco de santis ha scritto:
22 maggio 2015 alle 22:19